Ardea, mamma e figlio sfrattati: ora dormono in tenda sotto il Comune

Ardea – Continua la protesta della mamma sfrattata con il figlio da uno degli appartamenti demoliti nel complesso immobiliare delle Salzare. La donna, nei giorni scorsi, si era accampata davanti all’ingresso del Comune dormendo in macchina (leggi qui). Ora spunta una tenda per poter meglio riposare.

Del resto, ci dice il figlio, “è impossibile continuare a dormire in una piccola auto come la Panda primo modello. Le difficoltà aumentano, specialmente di notte per fare i bisogni. E la sera, restare isolati dopo la chiusura della sede comunale è ancora più triste”.

Purtroppo per loro non sembrano esserci possibilità di trovare un alloggio. Case libere non ci sono fanno sapere dall’Assessorato. E poi ci sono le graduatorie da rispettare. Eppure, quanto sta accadendo ad Ardea, paese alle porte di Roma, dove una famiglia è costretta a dormire in tenda sotto al Comune perché demolendo il complesso non si è pensato a una soluzione alternativa per le persone non è certo un bel biglietto da visita.

Al momento, dicono mamma e figlio, “nessuno è venuto a farci visita dei servizi sociali, ma se c’erano due cani abbandonati sarebbero corsi tutti. Questo è vergognoso. Neanche il sindaco si è accorto della tenda altrimenti si sarebbe fermato, visto che la popolazione lo ritiene un uomo di buon cuore. Ma nessuno sembra interessarsi a noi”.

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