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Mondiali di Basket, impresa Italia con la Serbia: quarti di finale però ancora incerti

1 settembre 2023 | 15:11
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Mondiali di Basket, impresa Italia con la Serbia: quarti di finale però ancora incerti

Le prossime partite per decretare il passaggio del turno. Intanto gli Azzurri fanno una splendida partita

E’ una impresa quella che ha realizzato l’Italia ai Mondiali di Basket con la gigante Serbia, tuttavia ancora battuta dagli Azzurri, anche dopo il Torneo di Atene (78-76). La Nazionale di Pozzecco gioca un match straordinario di grande carattere e di resilienza. Non è certa la qualifica ai quarti di finale ancora. Dipenderà dal risultato che farà la Repubblica Dominicana con Porto Rico, stasera alle 20. Come dipenderà dai risultati delle partita delle gare del 3 settembre prossimo (Italia con lo stesso Portorico e la Serbia con la Repubblica Dominicana).

E’ stato scritto intanto un altro strepitoso capitolo del Team Azzurro guidato da Coach Pozzecco, che aggiunge in carnéé la partita numero 18 con la Serbia. Certifica la personalità della squadra questa importante vittoria.

L’Italia tornerà in campo allora il 3 settembre contro il Portorico (ore 10.00 italiane, Rai Due, Sky Sport Summer, Now, DAZN). Serve una vittoria per volare ai quarti.

Il miglior marcatore è stato uno scintillante Simone Fontecchio, che con 30 punti scrive il suo nuovo career high in Nazionale dopo i 26 punti di Italia-Grecia all’EuroBasket 2022 e Italia-Brasile a Shenzhen pochi giorni fa. In doppia cifra anche Marco Spissu (14) e un superbo Gigi Datome, 10 punti nella sua gara numero 199.

Interviste, il racconto della partita, dati statistici e tabellino (fip.it)

Così il CT Gianmarco Pozzecco: “Sono orgoglioso di questi ragazzi. Non mollano mai e insieme ci hanno regalato un’altra serata indimenticabile. Non è stato semplice perchè la Serbia è un top team e il loro basket è sempre di alto livello. Lo dico spesso e lo ripeto, questo gruppo è incredibile”.

MVP indiscusso Simone Fontecchio (30 punti, 7 rimbalzi e 3 assist): “Siamo feliccissimi per la vittoria. Abbiamo fatto un grande lavoro di squadra soprattutto nel terzo quarto quando eravamo sotto di 16 punti dimostrando di non mollare mai. Questa è una delle serate più belle per me in Nazionale ma spero che valga il passaggio ai quarti. Cosa posso dire di Datome? Gigi è una leggenda e la partita di stasera è per lui una ciliegina sulla torta di una carriera invidiabile. E’ il nostro Capitano, il nostro esempio e il nostro leader”.

Difesa. Tanta difesa. Tosta e fatta bene. E in attacco, fatta salva qualche palla persa di troppo, ci sono le triple di Spissu, Tonut e Melli. Volano via così i primi 7 minuti di un Italia-Serbia dal livello fisico altissimo e dall’intensità incredibile. Come detto, tolta la ruggine dei primissimi minuti, gli Azzurri martellano il canestro serbo. Dopo il gioco da 4 di Dobric arriva quello di Spissu, che dalla lunetta segna il +10 Italia (20-10). Stessa storia per la tripla di Guduric, subito imitata ancora dal playmaker Azzurro numero 0, caldissimo e già in doppia cifra prima della fine del quarto (10). I liberi di Dobric accorciano ed è un peccato per la conclusione finale di Pajola che meriterebbe miglior fortuna. Prima sirena sul 23-19. L’inizio del secondo quarto ha ancora la faccia del playmaker numero 54, che prima guadagna sfondamento da Petrusev e poi realizza due liberi dopo il fallo di Avramovic. Arriva però il break serbo, che con le triple di Davidovac, Avramovic e Marinkovic si prende il primo vantaggio del match (25-29 e 10-0). Passata la bufera, l’Italia si riorganizza e con la tripla di Fontecchio (4/6 in precedenza dalla lunetta) e quella di Pajola ripassa in vantaggio 35-31 al 16esimo. Match tostissimo, che arriva all’intervallo con quella che di solito è la specialità della casa di Bogdanovic: tripla impensabile sulla sirena. Punitiva per una bella Italia che chiude sotto di 2 i primi 20 minuti (40-42).

L’avvio di secondo tempo coincide con il momento di maggiore difficoltà degli Azzurri, che incassano un parziale di 13-2 che manda avanti la Serbia 55-42. Fontecchio interrompe la striscia avversaria ma la tripa di Nikola Jovic apre la ferita (60-44). Notte fonda? No, c’è ancora una lucina, quella dei 7 punti consecutivi del solito Fontecchio, che rianima l’Italia (60-51) a due minuti dalla fine del terzo periodo. Da luce fioca a faro abbagliante: l’Italia si riaccende improvvisamente volando sulle ali di Datome, che brucia la retina serba con 8 punti (due triple in fila) per il nuovo -3 (59-62) a 10 dalla fine. Il Capitano inaugura anche l’ultimo quarto ed è -1 (61-62). Match completamente riaperto anche se il quinto fallo fischiato a Ricci complica le cose. Tocca di nuovo a Fontecchio, che a 5 minuti dal termine eguaglia il suo career high in Azzurro (lo ritoccherà poco dopo) con due canestri di pura classe: 26 per lui e 69-65. Manca una vita, ma l’Italia è frizzante e Severini si concede il lusso di una tripla molto più che pesantissima (72-67). Si gioca sui nervi e sui dettagli e il canestro convalidato a Spissu è manna per gli Azzurri (76-71). Guduric piazza una tripla che spaventa ma Fontecchio è caldissimo e alla sirena esplode la gioia. La terza in tre gare ufficiali contro la Serbia negli ultimi tre anni. In attesa di Repubblica Dominicana-Portorico.

Italia-Serbia 78-76 (23-19, 17-23, 19-20, 19-14)

Italia: Spissu* 14 (2/4, 3/4), Tonut* 3 (0/5, 1/2), Melli* 8 (2/7, 1/1), Fontecchio* 30 (9/11, 2/4), Ricci (0/2, 0/1), Spagnolo ne, Polonara* 3 (1/6), Diouf, Severini 3 (1/1 da tre), Procida, Pajola 7 (1/1, 1/2), Datome 10 (2/3, 2/6). All: Pozzecco

Serbia: Petrusev (0/1), Jovic N.* 5 (0/1, 1/5), Bogdanovic* 18 (3/3, 1/13), Marinkovic 3 (1/1 da tre), Dobric* 15 (2/6, 1/4), Ristic ne, Guduric 8 (1/3, 2/2), Jovic S.* 4 (2/2, 0/2), Davidovac 2 (1/2, 0/1), Simanic ne, Avramovic 7 (2/4, 1/3), Milutinov* 14 (3/5). All: Pesic

Tiri da due Ita 17/39, Ser 14/27; Tiri da tre Ita 11/21, Ser 7/31; Tiri liberi Ita 11/15, Ser 27/32. Rimbalzi Ita 36 (Fontecchio 7), Ser 34 (Milutinov 12). Assist Ita 19 (Pajola 6), Ser 15 (Bogdanovic 4).

Usciti 5 falli: Ricci (Italia)

Arbitri: Antonio Conde (Spagna), Luis Castillo (Spagna), Martin Vulic (Croazia)

Spettatori: 3.200

(foto@fip.it/MarcoBrondi)

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