Roma-Lido, ipotesi capolinea a Magliana

Ostia – Chiusura momentanea delle stazioni Basilica San Paolo e Piramide, con Magliana che diventerebbe il nuovo capolinea  E’ questa l’ipotesi che – temporaneamente – rivoluzionerebbe la Roma-Lido: obiettivo darle una nuova linfa vitale, per iniziare a lasciarsi alle spalle le continue mattinate (o meglio, giornate) di passione che causa a qualche migliaio di pendolari. Proprio negli scorsi giorni è stato prorogato l’orario estivo, con la frequenza dei treni che rimane a 22 minuti. Un lasso di tempo inaccettabile dovuto – soprattutto – ai pochissimi treni attualmente in circolazione, ovvero solo 4.

L’ipotetica soluzione del capolinea a Magliana è emersa nell’incontro di venerdì scorso in Regione, tra una delegazione congiunta dei Comitati Pendolari Roma Ostia e Roma Nord con l’amministratore unico di Astral, Antonio Mallamo e lo staff aziendale. Presente all’incontro anche l’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità Fabrizio Ghera.

La temporanea chiusura delle stazioni non sarebbe una novità: già nel 2021 la Roma-Lido (all’epoca sotto Atac) venne limitata alla tratta Lido centro – Eur Magliana, tagliando fuori ben 5 stazioni . E proprio questo “rischio” sarebbe riemerso, secondo quanto ha detto a ilfaroonline.it il presidente del Comitato pendolari Roma-Lido, Maurizio Messina: “L’alternativa era chiudere dopo Magliana, quindi dopo Basilica San Paolo e Piramide o dopo Lido Centro, così come accadde due anni fa. Noi abbiamo detto che preferiremmo la prima opzione, in quanto a Magliana si avrebbe la possibilità di utilizzare la Metro B. Altrimenti i residenti del X Municipio, in particolare di Ostia, sarebbero enormemente penalizzati“.

Il perchè di tutto questo? La mancanza di treni. Come anticipato, attualmente i treni a disposizione della Metromare sono solamente 4, più altri 2 di “riserva“. Motivo per cui secondo Messina ed il Comitato, da anni, affermano che una soluzione possibile sarebbe spostare 2 treni della Metro A (che attualmente ne gode di 30) alla Roma-Lido. Per la prima sarebbe una minima riduzione, mentre per la Metromare significherebbe implimentare del 50% il proprio organico.

Essendo – come anticipato – al momento solo un’ipotesi, parlare di eventuali tempi è decisamente prematuro. Ma aldilà di quello che verrà deciso, obiettivo dovrà essere ridare dignità non solo a migliaia di studenti e lavoratori, ma anche il servizio in se, fondamentale per collegare Roma al suo mare.

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