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Nuovo testamento di Berlusconi: “Firmato in Colombia”

10 ottobre 2023 | 10:03
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Nuovo testamento di Berlusconi: “Firmato in Colombia”

Il nuovo testamento è stato depositato a Napoli. L’avvocato Grimaldi: “Formalizzata diffida ai figli dell’ex leader di Forza Italia”

Milano – A cinque mesi dalla morte (leggi qui) e dall’apertura del testamento del leader di Forza Italia (leggi qui), spunta un nuovo testamento di Silvio Berlusconi. Il testamento speciale, che sarebbe stato sottoscritto dal Cav in Colombia, “è stato depositato presso un Notaio italiano del distretto notarile di Napoli, il giorno 3 ottobre corrente, conferendogli piena validità per la legge italiana”, spiega in una nota l’avvocato Erich Grimaldi del Foro di Napoli, in qualità di legale e di procuratore generale del legatario torinese in Colombia, Marco Di Nunzio.

Grimaldi spiega anche di aver “provveduto, dopo la pubblicazione, come da norma di legge, a formalizzare una diffida, concernente detti legati, alle residenze anagrafiche di ciascuno dei cinque figli della famiglia del Cavaliere, chiedendo l’immediata immissione nel possesso dei beni”.

“Il testamento – prosegue -, che è stato anche apostillato dalla Cancelleria del ministero degli Esteri della Colombia, difatti, contiene indicazioni secondo le quali il legatario, signor Marco Di Nunzio, avrebbe diritto ad una parte dell’eredità del Cavaliere ovvero il 2% delle azioni Fininvest, 26 milioni di euro, il 100% delle azioni delle società proprietarie delle ville ad Antigua nelle Antille, la nave Principessa Vai Vai Bandiera Monaco Yacht e tutte le imbarcazioni, navi e natanti”.

“Il documento notarile colombiano, stipulato il 21 settembre 2021 nello studio del notaio Jimenez Najera Margarita Rosa a Barrio Espinal, in Colombia – sottolinea l’avvocato Grimaldi -, è divenuto quindi valido a tutti gli effetti e dovrà essere ufficialmente considerato e inserito obbligatoriamente nella pratica successoria di Silvio Berlusconi. A notifica avvenuta, i legati testamentari saranno, di certo, sottoposti al vaglio della famiglia del Cavaliere, del notaio Roveda e dello stesso Comitato direttivo della società Fininvest, in considerazione anche del 2 per cento delle azioni della relativa società quotata in borsa, assegnatogli da Berlusconi in sede testamentaria”. (fonte Adnkronos)