Incendio di Tivoli, la Procura indaga sulle cause. E il Papa prega per le vittime

10 dicembre 2023 | 19:02
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Incendio di Tivoli, la Procura indaga sulle cause. E il Papa prega per le vittime

I magistrati vogliono vederci chiaro sull’impianto antincendio dell’ospedale

Tivoli, 10 dicembre 2023 – Accertamenti in corso, disposti dalla procura di Tivoli, sull’impianto antincendio dell’ospedale San Giovanni Evangelista in cui venerdì sera è scoppiato un incendio che ha provocato la morte di 3 persone e il trasferimento dei pazienti in altri nosocomi della regione. Una delle ipotesi è che il rogo sia partito dal cumulo di rifiuti fuori dall’edificio investendo prima i piani seminterrati e arrivando poi al pronto soccorso. A condurre le indagini sono polizia e vigili del fuoco, coordinati dal procuratore Francesco Menditto.

Oncologia operativa da domani a Colleferro

In relazione alla chiusura dell’Ospedale San Giovanni Evangelista di Tivoli, si comunica che la Uoc di Oncologia sarà operativa da domani, 11 dicembre, dalle 14.30 presso il Day Hospital Oncologico dell’Ospedale Parodi Delfino di Colleferro. I pazienti con visite programmate per il giorno, lunedì 11 dicembre, sono stati tutti avvisati telefonicamente“. Lo comunica la Regione Lazio.

“Inoltre, giornalmente verranno contatti tutti i pazienti al fine di garantire nei tempi previsti il programma terapeutico, le visite oncologiche verranno effettuate presso l’ospedale Angelucci di Subiaco e attraverso il Recup verranno contattati tutti i pazienti per programmare le visite di follow-up. Da domani – prosegue la nota – verranno garantite tutte le prime visite oncologiche. I pazienti possono contattare la UOC di Oncologia all’indirizzo mail: dhoncologico.tivoli@aslroma5.it e al numero telefonico 3312698918 attivo dalle ore 8 alle ore 20.00″.

Il punto sulle indagini

I primi rilievi hanno permesso di appurare alcuni elementi cardine per la ricostruzione. Le fiamme all’ospedale San Giovanni Evangelista sono partite dall’esterno, dal retro della struttura, come ha spiegato il procuratore capo Francesco Menditto parlando dell’incendio nella struttura sanitaria.

Le vittime sono 3 anziani pazienti: un uomo di 86 anni e due donne, una di 84 anni e l’altra di 86 anni. Due delle vittime secondo quanto si è appreso sono morte durante le operazioni di soccorso, mentre la terza persona è morta durante il trasporto. “Nessuno è morto tra le fiamme”, ha spiegato Menditto. Lunedì è in programma l’autopsia che fornirà ulteriori indicazioni.

Delle tre vittime una era ricoverata in medicina di urgenza e due in medicina generale“, ha aggiunto il procuratore, spiegando che “alcune aree di interesse per le indagini sono state sequestrate”.

Sulla vicenda è stato aperto un fascicolo a carico di ignoti per omicidio colposo plurimo e incendio colposo. Le indagini sono condotte dalla polizia e coordinate dalla procura di Tivoli. Sul posto si sono recati carabinieri, polizia e la scientifica per i rilievi. Saranno acquisite anche le telecamere per far luce su quanto accaduto.

Sulla vicenda è stato aperto un fascicolo a carico di ignoti per omicidio colposo plurimo e incendio colposo. Le indagini sono condotte dalla polizia e coordinate dalla procura di Tivoli. Sul posto si sono recati carabinieri, polizia e la scientifica per i rilievi. Saranno acquisite anche le telecamere per far luce su quanto accaduto.

Le cause del rogo

Il rogo, che ha coinvolto anche i rifiuti stoccati, si è poi propagato all’interno interessando il pronto soccorso, con il fumo che ha invaso il nosocomio. “Abbiamo acquisito numerose immagini dall’impianto di videosorveglianza – ha spiegato il procuratore Menditto – da cui abbiamo un quadro chiaro su quanto accaduto e che ci permettono di escludere al momento il dolo“. “La città è ferita. Faremo tutto quanto è necessario per fare chiarezza. L’intervento dei soccorritori è stato tempestivo”, ha detto il procuratore, evidenziando che la macchina post-rogo si è attivata prontamente.

Il sistema antincendio

“Cercheremo di capire quali sono le cause e trovare le soluzioni”, aveva detto anche il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, giunto sul posto. Alla domanda se il sistema antincendio abbia funzionato, Rocca ha spiegato: “Dobbiamo capire quello che è accaduto e come si sono propagate le fiamme. La polizia scientifica darà l’esito e le valutazioni per capire quale sia la natura e cosa sia successo“.

I rifiuti speciali

“E’ partita una fiamma. Bisognerà capire come e esattamente da dove. Probabilmente da un’area che sta sotto, dove ci sono i rifiuti speciali. Bisognerà capire cosa è successo esattamente. Ora stanno visionando le immagini e stanno facendo indagini”, ha detto Giorgio Giulio Santonocito, direttore generale della Asl Roma 5, accendendo i riflettori su una porzione del quadro. “Tutto l’ospedale è sotto sequestro, perché le indagini sono a 360 gradi. Bisogna ora aspettare l’esito delle indagini”.

Riunione per riorganizzazione dell’ospedale

A Tivoli – secondo quanto apprende l’Adnkronos – è andata in scena una riunione tra dirigenti e personale sanitario per decidere la riorganizzazione, negli altri presidi della Asl Roma 5, di quanti operavano all’interno dell’ospedale “San Giovanni Evangelista”. Nello stesso incontro sarà deciso anche come verranno riprogrammati le visite e gli interventi medici che erano originariamente previsti nel presidio tiburtino.

Lunedì o martedì lutto cittadino

Il sindaco di Tivoli, Giuseppe Proietti, ha annunciato che domani o dopodomani sarà istituito il lutto cittadino in memoria delle tre persone che hanno perso la vita durante l’incendio.

Il Papa: “Prego per le vittime”

Assicuro la mia preghiera per le vittime dell’incendio avvenuto nell’ospedale di Tivoli“. Lo ha detto Papa Francesco all’Angelus in piazza San Pietro.

“Quelle di Papa Francesco sono parole commoventi. Siamo estremamente grati al pontefice per la sua vicinanza, come fa sempre quando si verificano eventi di questo genere”. Lo ha detto, commosso, all’Adnkronos il sindaco di Tivoli Giuseppe Proietti, commentando le parole del Papa all’Angelus di oggi, che ha espresso vicinanza alle vittime dell’incendio dell’ospedale Tivoli. “La nostra comunità ha una storia antica, che spesso si è identificata con la Storia della Chiesa. La particolare partecipazione personale di Papa Francesco commuove“, ha aggiunto Proietti.

“Sono profondamento grato per le parole che il Papa ha voluto pronunciare all’Angelus. E penso di esprimere anche i sentimenti di gratitudine da parte dei famigliari delle vittime”. Lo ha detto, all’Adnkronos, il vescovo della Diocesi di Tivoli e Palestrina Monsignor Mauro Parmeggiani commentando le parole di Papa Francesco, che oggi durante l’Angelus ha voluto ricordare le vittime dell’incendio dell’ospedale tiburtino.

“È il segno, come sempre, di un Papa attento ai momenti di difficoltà della gente. Il mio sentimento è quello della profonda riconoscenza e gratitudine per Papa Francesco per questo segno di attenzione”, ha aggiunto Mons. Parmeggiani.

“Gli infermieri si fanno onore nell’emergenza”

“Sentiamo parlare ancora di eroi per gli infermieri e i sanitari che si sono prodigati nella notte terribile dell’ospedale San Giovanni di Tivoli. Molti sono accorsi  anche da casa senza obbligo alcuno di farlo: ebbene complimenti a loro, ai loro colleghi medici, ai vigili del fuoco e alle forze dell’ordine, a tutti i soccorritori. Ancora una volta, nell’emergenza, gli infermieri si fanno onore. Ma, ancora una volta, vogliamo ripeterlo, non si tratta di fare retorica sugli eroi, ma di prendere atto che questo è il giusto comportamento e il quotidiano lavoro di chi ha scelto la difesa della vita come professione. Che merita forse, lo diciamo a bassa voce in questa occasione, una maggiore considerazione”. E’ quanto si legge in un comunicato stampa dell’Ordine degli Infermieri di Roma.