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Romanità pura, Mourinho rompe il silenzio e cita Cicerone: “Il silenzio è una delle grandi arti della conversazione”

11 dicembre 2023 | 16:54
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Romanità pura, Mourinho rompe il silenzio e cita Cicerone: “Il silenzio è una delle grandi arti della conversazione”

Il tecnico giallorosso “parla” con un post sui social del match Roma-Fiorentina e ringrazia i tifosi

Roma, 11 dicembre 2023 – Partita sentita, sofferta, agitata… All’indomani di Roma-Fiorentina, terminata 1-1 all’Olimpico (leggi qui), la tensione alle stelle che ha chiuso il match ancora non si è “spenta”. Accuse e risse sfiorate si sono scatenate al triplice fischio dopo quella che si direbbe una partita “elettrica”.

Troppi gli episodi in cui in nervi sono saltati, non solo ai giocatori in campo ma anche sulle panchine: il più infuriato? Di certo JoséMuorinho costretto a giocare in 9, dopo l’espulsione di Zalewski (autore di un fallo ingenuo), quella di Lukaku (sì, la sua era un’entrataccia)  poi il rigore negato. D’altronde, la posta in gioco era molto alta: Roma e Fiorentina non si stavano contendendo soltanto la vittoria, ma i tre punti erano fondamentali per puntare al 4°posto.

L’arbitro fischia e la rabbia sale: il tecnico giallorosso annuncia il silenzio stampa (leggi qui) e si rifiuta di parlare ai microfoni. Eppure, oggi Mou ha rotto il silenzio con un post su Instagram: Il silenzio è una delle grandi arti della conversazione secondo Marco Tullio Cicerone, vecchia saggezza romana”.

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Un post condiviso da Jose Mourinho (@josemourinho)

Il post è stato pubblicato insieme a quattro foto, ognuna con didascalia: la frase di Cicerone è a commento di quella dell’intervento di Kayode su Zalewski. Nella prima foto il mister dice a Burdisso “i fratelli sono sempre i fratelli”; nella seconda ringrazia la curva sud per lo striscione “Gli occhi inebriati di giallorosso, l’anima pervasa dal romanismo… José Mourinho romanista a vita“; l’ultima contiene il bigliettino consegnato al raccattapalle e da consegnare a Rui Patricio commentando “questo ero io 50 anni fa. Ben fatto, ragazzo”.

Questo spirito da condottiero, da “romanista vero” che soffre e lotta insieme alla squadra e insieme ai suoi tifosi e ciò che fa di Mourinho uno dei allenatori più amati dai giallorossi. Tra le polemiche e le contestazioni di chi non lo vorrebbe più, la storia è sempre la stessa: José o si ama o si odia. Ma di certo sta lasciando un segno indelebile nella storia dell’As Roma. E noi ci crediamo… andiamo avanti e sogniamo, con la lupa sopra al petto al grido “Io di amarti non la smetto”.

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