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Omicidio Fiorenza Rancilio: il figlio in silenzio davanti al Gip

16 dicembre 2023 | 17:02
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Omicidio Fiorenza Rancilio: il figlio in silenzio davanti al Gip

L’udienza di convalida si è svolta all’ospedale Policlinico, dove il 35enne è ricoverato nel reparto di psichiatria

Milano, 16 dicembre 2023 – Guido Rancilio, fermato con l’accusa di omicidio della madre Fiorenza (leggi qui), si è avvalso della facoltà di non rispondere davanti al Giudice per le Indagini Preeliminari di Milano Giulio Fanales. L’udienza di convalida, alla presenza del difensore, l’avvocato Francesco Isolabella, si è svolta all’ospedale Policlinico dove il 35enne è ricoverato nel reparto di psichiatria da mercoledì scorso. Il giudice si è riservato sulla richiesta della custodia cautelare in carcere avanzata dalla pm Ilaria Perinu.

Le indagini

Dopo il ritrovamento del cadavere, la Procura di Milano ha avviato le indagini e, all’indomani dall’accaduto, aveva inoltrato all’ufficio Gip la richiesta di convalida del fermo e di custodia cautelare in carcere per il 35enne.  Pochi minuti prima della mezzanotte del 13 dicembre, i carabinieri della Compagnia Duomo hanno sottoposto a fermo di polizia giudiziaria il figlio di Fiorenza. L’uomo attualmente si trova ancora ricoverato, in stato di choc, al Policlinico,piantonato in stato di fermo dai militari dell’Arma.

La richiesta di convalida, tiene conto che l’accusato, ora piantonato al Policlinico, ha un percorso ‘privato’ rispetto ai suoi disturbi psichici, ma non esistono ricoveri in strutture che possano rappresentare un precedente. Spetterà quindi al giudice e al difensore, capire modi e tempi per un’eventuale perizia psichiatrica. Il 35enne, in stato confusionale, è stato subito portato in ospedale senza essere ascoltato né dalla pm, né dai carabinieri del Nucleo Investigativo che indagano sul delitto. Sul corpo della vittima, trovata con una profonda ferita alla testa, sarà eseguita l’autopsia.

Al momento, non risulta agli inquirenti che il 35enne l’avesse già aggredita in passato. Stando a quanto riportato dal Corriere della Sera, Fiorenza avrebbe confessato a dei conoscenti di “aver paura del figlio”, in quanto sarebbe stato protagonista di alcune “crisi” ed esplosioni di violenza. (fonte: Adnkronos)

(fonte: Adnkronos)

Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.

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