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Mondiali Nuoto di Fondo, Acerenza è bronzo nei 5 km: “Ripaga del podio mancato nella 10”

7 febbraio 2024 | 15:39
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Mondiali Nuoto di Fondo, Acerenza è bronzo nei 5 km: “Ripaga del podio mancato nella 10”

Nella competizione femminile Gabrielleschi e Pozzobon lontane dal podio

Doha, 7 febbraio 2024 – Il nuoto di fondo azzurro prosegue le conquiste ai Mondiali di Doha. Nella gara della 5 km di questa mattina, Domenico Acerenza ha conquistato il bronzo alle spalle della coppia francese Logan Fontaine, primo in 51’29″3, e Marc Antoine Olivier, secondo a +0″3. Dopo le tre carte olimpiche, ecco arrivare un podio importante per l’Italia: “Ci ho provato; alla fine mi sono sentito tirare fuori. Ho dato tutto, il bronzo ripaga il podio mancato nella dieci chilometri. Rispetto alla prova olimpica siamo partiti troppo forte, ma me l’aspettavo. E’ la mia prima medaglia individuale iridata di questo campionato però stavolta c’è mancato poco per vincere. Siamo competitivi e abbiamo margini di miglioramento. La staffetta, a prescindere da chi sarà schierato, sarà molto competitiva. Le squadre che ambiscono al podio sono molte e, alle tradizionali, si aggiungono Australia e Francia”. Ha dichiarato Acerenza come riporta federnuoto.it.

Gregorio Paltrinieri ha staccato la quinta posizione: “Mi dispiace perché era una gara in cui stavo bene. L’arrivo è stato complicato. Nel finale mi sono trovato fermo, con contatti da verificare. Non riuscivo più a nuotare. Volevo stare lì davanti per poi chiudere da protagonista. Mi sono trovato improvvisamente in mezzo a tanto traffico e non ho potuto esprimermi al meglio”. Ha detto l’Azzurro come prosegue federnuoto.it. La prossima settimana Greg sarà impegnato nelle gare di nuoto in piscina con i 1500 e gli 800 stile libero.

Domani mattina dalle 10,30 si svolgerà la gara del Team Event 4×1500. La squadra che parteciperà sarà decisa in queste ore.

Il racconto delle gare  (federnuoto.it)

La 5 km Maschile. L’olimpinico Wellbrock fa l’andatura e gli azzurri tallonano a meno di un’incollatura. Attacchi e controattacchi con il campione della dieci chilometri Kristof Rasovsky che si inserisce ai 2.5 km con la cuffia verde in testa. Paltrinieri si insinua al suo fianco. Ai 3.2 km rompe gli indugi il campionissimo di Carpi che gira in testa al secondo round spaccando il gruppo in due dove si individua anche l’altra cuffia nera di Acerenza. Wellbrock non ci sta, apre una nuova via nella volatona stile piscina e si affianca impostando un’altra rotta. Dietro di lui il francese Olivier. A un chilometro dalla fine si sflia l’olimpionico tedesco e Paltrinieri mena le danze con Olvier a fianco e Acerenza terzo. La tattica italiana sembra giusta. All’ultima boa la coppia francese prende spazio e scalza Paltrinieri dalla scia ideale. Fontaine, già argento a Gwangju, stringe verso il cono. Acerenza spala l’acqua con delle bracciate possenti, ma i francesi se ne accorgono e con Olivier provano a braccarlo e chiuderlo. Fontaine si sfila in solitaro e precede al tocco il compagno di nazionale; Acerenza è terzo. Nel frattempo Paltrinieri aveva provato a trovare il pertugio giusto per infilarsi, ma era stato stoppato da Rasovzky in maniera evidentemente irregolare. Finiscono entrambi fuori dal podio.

La 5 km Femminile. Tre giri del quadrilatero con acqua a 19 gradi e sole splendete, poco vento. Intorno le navi da crociera che attraccano al porto qatarino e sullo sfondo lo Stadio di calcio 974 che prende il nome dal prefisso internazionale del Qatar, nonché dal numero di container utilizzati per costruire la sua struttura: vale a dire le scale, i chioschi, i bagni e parte del suo profilo esterno.

Pronti via e parte la campionessa Sharon Van Rouwendaal. Nuotata leggera a basse frequenze per l’olandese volante che traina il gruppo dall’alto della sua classe e potenza. L’australiana Chelsea Gubecka – che da qualificata olimpica come argento iridato aveva saltato la doppia distanza – tiene il passo e si mette ai piedi. Al primo giro passa avanti la baby statunitense Katie Grimes appena 18enne che si divide tra piscina e acque libere con già cinque medaglie iridate in bacheca ma senza quella più preziosa. Per le azzurre gara coperta in scia alle prime; Gabbrielleschi è quinta e Pozzobon tredicesima ma a soli sei secondi dalla prima.

A metà percorso un po’ di problemi alla boa di virata crea selezione per la sua forma ad angolo: ne approfittano le azzurre con Gabbrielleschi che si attacca alla Grimes al secondo posto, mentre Pozzobon è dietro alla spagnola Valdes e all’australiana Gubecka. Van Rouwendaal scivola per un pochi metri al sesto posto, ma subito torna su con attaccate americana e australiana. Comincia la tiratona. Le azzurre si sfilacciano, ma resistono. A più di un chilometro all’arrivo il forcing micidiale della Gubecka sgrana il gruppo. Cunha prova a resistere appena dietro con Gabbrielleschi a fianco. Pozzobon perde il treno. L’ottima la spagnola De Valdes tenta di ricucire la lunghezza prodotta dall’australiana. La pluricampionessa verdeoro, bronzo lo scorso anno in Giappone, non demorde e vuole fortemente il gran finale. Si sgancia. Gabbrielleschi perde il contatto. Nella guerra tra bracciate pesanti, la spunta la Van Rouwendaal sulla Grimes e la Cunha. Azzurre fuori dal podio.

Foto Giorgio Perottino e Andrea Masini DBM