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Assoluti Primaverili di Nuoto, è favola Curtis: la giovane azzurra vola alle Olimpiadi

8 marzo 2024 | 20:41
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Assoluti Primaverili di Nuoto, è favola Curtis: la giovane azzurra vola alle Olimpiadi
Assoluti Primaverili di Nuoto, è favola Curtis: la giovane azzurra vola alle Olimpiadi
Assoluti Primaverili di Nuoto, è favola Curtis: la giovane azzurra vola alle Olimpiadi

L’atleta diciassettenne: “Sono incredula del mio risultato”

Riccione, 8 marzo 2024 – Agli Assoluti Primaverili di Nuoto a Riccione è favola Sara Curtis. La giovane campionessa, dopo aver conquistato il record italiano nei 100 stile libero, della categoria Cadetti, che apparteneva a Federica Pellegrini (nella giornata di ieri) con l’argento nazionale senior al collo (leggi qui), oggi ha replicato un altro successo personale.

La diciassettenne piemontese (CS Roero) ha siglato il miglior tempo nei 50 stile libero in batteria. E il tempo di 24”56 la porta alle Olimpiadi di Parigi, con pass individuale. Ma non è terminata la strepitosa giornata di Sara. Nella serata di oggi, ha ottenuto il titolo italiano in specialità e lo ha fatto ancora nuotando anche al di sotto del limite olimpico (24”63, la seconda prestazione italiana all-time). Migliora il record nazionale, che apparteneva a Silvia Di Pietro avuto nel 2022 (24”73): “Sono contenta di questo successo e ovviamente del tempo – racconta Curtis, che frequenta l’istituto Turistico al Cravetta di Marconi a Savigliano – Diciamo che il record di questa mattina era un po’ inaspettato. Pensavo di poter andare forte ma non a questi livelli. Sono felicissima e ancora incredula per quanto avvenuto”. Ha detto Sara Curtis, come riporta federnuoto.it.

La velocista piemontese ha preceduto Chiara Tarantino (Fiamme Gialle/In Sport Rane Rosse) in 25″14 e Costanza Cocconcelli (Fiamme Gialle/NC Azzurra 91) terza in 25″23.

Il racconto delle gare – federnuoto.it

RAGAINI ALL-IN. Fuochi d’artificio incredibili nel finale con un formidabile Alessandro Ragaini che si prende tutto ciò che era sul banco: pass olimpico, titolo, record italiano cadetti che ritocca l’1’46″56 di Marco De Tullio del 2020, e juniores che cancella l’1’47″12 che ha stabilito in batteria. Il 16enne marchigiano – tesserato per Carabinieri e Team Marche – vola in 1’45″83 che vale ovviamente il primato personale (prec. 1’47″24), portandolo al quarto posto tra i performer italiani. Questi i passaggi di Ragaini ogni cinquanta metri: 25″17, 51″66, 1’81″81 con un ultimo ritorno in 27″02. Secondo è il primatista italiano (1’45″67) Filippo Megli che ha prestato al compagno Alessandro la cuffia prima dello start. Il 28enne fiorentino – tesserato per Carabinieri e RN Florentia, allievo di Paolo Palchetti – chiude in 1’46″50 ma può comunque sorridere, per essersi garantito la qualificazione olimpica nella staffetta dopo l’1’45″91 nella prima frazione della 4×200 sl dei Carabinieri nella serata di mercoledì. “Non ho veramente parole per quanto accaduto questa sera – racconta Ragaini, allenato da Alessandro Cavalletti e argento ai Mondiali juniores di Netanya 2023 – Non pensavo di poter nuotare un tempo del genere e di battere Filippo che in questi giorni è andato fortissimo. Sono cresciuto molto dopo la convocazione con la Nazionale assoluta per i Mondiali di Doha: le mie motivazioni sono aumentate. Dedico questo traguardo a tutta la mia famiglia, al mio allenatore e ai miei amici. Io amo da sempre questo sport che ho iniziato quando avevo cinque anni”. Sorride anche Megli: “Sono felice per Alessandro che si merita la vittoria e la qualificazione olimpica. E’ veramente un bravo ragazzo e gli ho dato la cuffia anche per questo motivo. Io non ho rimpianti, forse ho accusato un po’ stanchezza ma va benissimo così. Ritorno da Riccione con un’altra rinnovata fiducia, dopo anni non semplici”. Sul gradino più basso del podio sale Giovanni Caserta (Esercito/In Sport Rane Rosse) con il primato personale in 1’46″88 (precedente 1’47″84).

LE ALTRE FINALI. Apertura di pomeriggio con il successo di un veloce Alberto Razzetti, impegnato in gare non sue come molti big azzurri già certi della qualificazione olimpica, che si impone nei 100 farfalla con il primato personale che si traduce in tempo d’eccellenza e a nove decimi dal pass olimpico (51″2) dopo quelli in tasca nei 200 e nei 200 e 400 misti. Il 24enne di Lavagna – tesserato per Fiamme Gialle e Genova Nuoto My Sport, dalla primavera del 2021 allenato da Stefano Franceschi e argento nella doppia distanza ai Mondiali di Doha – tocca in 52″06 (prec. 52″27), con un eccellente ritorno in 27″60 e sale al sesto posto tra i performer italiani. “Non sono completamente soddisfatto, perché nella 4×100 mista il 100 mi era venuto meglio – confessa Razzo – Si tratta però di un bel titolo, in una disciplina che in vasca lunga non nuoto spesso”. Sul podio anche il toscano Edoardo Valsecchi (RN Florentia) in 52″29 e il ragusano ma friulano d’adozione Lorenzo Gargani (Cus Udine), vincitore nei 50, terzo in 52″38.
Un paio di stagioni vissute al di sotto delle sue enormi potenzialità. Gli Assoluti primaverili rilanciano le ambizioni di una bravissima Erika Francesca Gaetani che ribalta i pronostici e si impone nei 100 dorso, grazie uno spaventoso sprint negli ultimi venti metri. La 20enne salentina – tesserata per Carabinieri e In Sport, seguita da Daniele Di Nizio – nuota il primato personale in 1’00″58, ritocca l’1’00″65 siglato nel 2021 a Roma per il titolo europeo juniores e sale all’ottavo posto tra le performer italiane. Battute la campionessa continentale in carica e primatista italiana (58″92) Margherita Panziera (Fiamme Gialle/CC Aniene) in 1’00″60 e Federica Toma (Carabinieri/In Sport Rane Rosse) in 1’01″04. “Non mi aspettavo di vincere questa finale e di superare Margherita – afferma Gaetani – Ho ritrovato la serenità che avevo perduto nell’ultimo periodo. Continuerò a lavorare per migliorare ulteriormente”.
Non ci sono stravolgimenti ma grandi tempi nei 200 dorso. Bello il ritorno del primatista italiano (1’56″29) Matteo Restivo che rimette la corona nella sua gara, tornando a scendere sotto l’1’57 e non troppo lontano dal limite per Parigi (1’56″3). Il 30enne friuliano ma da anni residente a Firenze – tesserato per RN Florentia, preparato da Paolo Palchetti e bronzo europeo a Glasgow 2018 – chiude in 1’56″83, precedendo il diciassettene lombardo Matteo Venini (In Sport Rane Rosse) secondo con il personale in 1’58″22 (precedente 2’00″07 in batteria) e Lorenzo Mora (Fiamme Rosse/VVFF Modena) in 1’58″71. “Il tempo ci sta ma speravo di nuotare mezzo secondo in meno – spiega Restivo, laureato in Medicina e Chirurgia e primo sportivo italiano a vaccinarsi contro il Covid – La momentanea squalifica, poi annullata, ricevuta in batteria mi ha tolto un po’ di energie nervose. E’ un peccato perché mi sento in forma, malgrado con la professione di medico il tempo che sto dedicando al nuoto non è più quello di prima. A giugno proverò a nuotare al Settecolli il crono per le Olimpiadi”. Da sottolineare in finale B l’assolo di Thomas Ceccon (Fiamme Oro/Leosport) in 1’57″12, con un passaggio in 1’26″11, tre decimi sotto al record italiano, ai centocinquanta metri. Sboccia finalmente il talento di Paola Borrelli che vola nei 200 farfalla per il primo titolo assoluto, non sarà l’unico, della sua carriera. La 17enne meneghina e bronzo iridato juniores a Netanya 2023 – tesserata per In Sport Rane Rosse, allieva di Riccardo Bianchessi – timbra un super primato personale in 2’09″11, demolendo il 2’10″46 siglato in batteria (precedente 2’10″60). “Un titolo che mi consente di entrare definitivamente nel mondo dei “big” – spiega Borrelli che sale dal dodicesimo all’ottavo posto tra le performer italiane – Ho lavorato tanto per vincere oggi pomeriggio: non è un punto d’arrivo per la mia carriera. Adesso avrò uno slancio maggiore. Da Netanya ho avuto un crescendo di risultati, dopo un periodo complicato a causa di alcuni problemi ad un ginocchio”. Sul podio salgono anche Roberta Piano Del Balzo (Caravaggio SV) in 2’09″97 e Antonella Crispino (Esercito/Assonuoto Club Caserta) in 2’10″19.Il suo tecnico Marco Pedoja lo sta spronando dalla scorsa estate a raddoppiare lo sforzo, intravedendo spazi e prospettive in ottica Los Angeles 2028 se non addirittura Parigi 2024. Nicolò Martinenghi è fuoriclasse dalla solidità mentale e fisica incredibilie, ed ecco che il titolo nei 200 rana potrebbe rappresentare un bivio importante della sua già strepitosa carriera. Il 24enne campione di Varese – tesserato per CC Aniene, argento iridato a Doha nei 50 e 100 e alle Olimpiadi di Tokyo bronzo nei 100 rana e in staffetta – annichilisce la concorrenza con il primato personale in 2’10″09 (passaggi 29″19, 1’02″70, 1’36″12), che abbassa il 2’10″19 siglato quasi quattro anni fa a Riccione. “Faccio finta di non essere stanco ma lo sono molto. Non sono abituato ai 200 che nuoto, perché mi divertono molto – racconta sorridente Tete – Vorrei allenarli di più ma inizio ad essere vecchio. I miei Assoluti terminano stasera. Fin dalla prossima settimana inizierò la preparazione in vista delle Olimpiadi”. Alle spalle del campione azzurro Christian Mantegazza (Team Trezzo) in 2’12″12 e un buon Alessandro Fusco (Fiamme Gialle/CC Aniene) in 2’12″47.

Foto Giorgio Scala e Andrea Masini / DBM