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Il “caso” Mancini e cori razzisti biancocelesti: cosa sta succedendo dopo il derby della polemica

11 aprile 2024 | 12:50
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Il “caso” Mancini e cori razzisti biancocelesti: cosa sta succedendo dopo il derby della polemica

Hanno tenuto banco per tutta la settimana le polemiche sulla bandiera biancoceleste con il topo sventolata dal difensore giallorosso, ma intanto la Curva Nord rischierebbe la chiusura

Roma, 10 aprile 2024 – Coreografie, cori, bandiere al vento, un clima che non si respira in tutte le partite.. parliamo della  sfida in campo fra le due eterne rivali e il derby, si sa, è la partita più attesa e più accesa della Capitale. Questa volta, però, ad accendersi non sono stati solo gli animi dei tifosi: da giorni una polemica si è scatenata sul comportamento del giocatore giallorosso Gianluca Mancini nel post partita. Dopo il fischio d’inizio i giallorossi sono rientrati in campo per andare a festeggiare con i loro tifosi sotto la Curva Sud in quella che è stata una grande festa dopo che la Roma ha battuto la Lazio per 1 a 0 allo Stadio Olimpico (leggi qui), riprendendosi la stracittadina.

Ed è lì che è stato compiuto il “misfatto”: in preda all’entusiasmo Mancini ha preso una bandiera passatagli dai tifosi con i colori biancocelesti e un topo nero disegnato sopra (leggi qui), accompagnata dalla scritta “Anti-Lazio”. Non possiamo negare che sia un comportamento anti-sportivo, ma gli sfottò e le prese in giro durante i derby non sono una novità, da entrambe le parti.

Un’esultanza un po’ esuberante, che ha fatto impazzire i tifosi giallorossi, ma che è costata cara al numero 23: il Giudice sportivo della Serie A ha deciso di sanzionare il giocatore con una multa da 5mila euro “per avere sventolato un vessillo offensivo nei confronti della tifoseria della squadra avversaria”, si legge nel comunicato di Mastrandrea.  Quello che è stato un semplice sfottò è diventato, purtroppo, un vero e proprio “caso” che ha tenuto banco per tutta la settimana.

La colletta dei tifosi della Roma

La multa la paghiamo noi“: è il messaggio forte e chiaro dei tifosi giallorossi ai quali non è andata già la decisione di “punire” il loro difensore per quella che hanno definito una “goliardia” e un “becero sfottò”.

“Si invitano i tifosi romanisti che si rispecchiano in quello che ha fatto Mancini a versare un’offerta libera per arrivare all’importo di cui sopra per pagargli la multa – si legge nel testo che accompagna la raccolta fondi lanciata su Gofoundme -. Qualora il nostro Mancio non voglia o non possa ricevere l’importo che raccoglieremo, l’intera somma verrà data in beneficenza, come già fatto in passato per le mascherine con il logo ASR (per chi non si dovesse ricordare, l’intero ricavato venne devoluto al Bambin Gesù e ad un’altra associazione di volontariato sociale)”.

Un gesto molto simbolico, questo, che ha colpito Gianluca Mancini che ha risposto così sui suoi canali social: “Cari tifosi, ho letto della raccolta fondi per pagare la multa che mi è stata inflitta. Ancora una volta ho sentito forte la vostra vicinanza, in campo e fuori. Ovviamente ne sosterrò io le spese, ma mi piacerebbe che parte della somma raccolta con tanta partecipazione venga distribuita a “La locanda dei girasoli”, una splendida realtà che ho avuto modo di conoscere recentemente a Trigoria”.

Una storia a lieto fine, quindi, che ha trasformato la colletta un’opera di beneficenza.

Cori razzisti contro Lukaku e Abraham

Alla questione “Mancini”, però, va ad affiancarsi quella, più delicata, dei cori razzisti dei tifosi biancocelesti contro Abraham e Lukaku che sarebbero stati registrati dagli ispettori federali durante il derby. E qui la situazione si fa più seria perché la Curva Nord era già a rischio chiusura: a questo episodio ce ne sarebbe un altro precedente  della semifinale di Coppa Italia contro la Juventus verso McKennie. Ma non è stata ancora rilasciata nessuna dichiarazione ufficiale

Ora, sottolineando sempre che in campo il comportamento anti-sportivo non deve essere tollerato, sembra che faccia quasi più “scalpore” una bandiera sventolata davanti ai propri tifosi, che episodi di discriminazione razziale come questo che avvengono, purtroppo, troppo spesso. La cultura del rispetto deve essere la regola all’interno degli stati e fuori, ma intanto quello che rimarrà di questo derby è l’esultanza di Mancini: un bel ricordo per la tifoseria giallorossa, un po’ amaro per quella biancoceleste.

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