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Porto turistico di Fiumicino: asta deserta, il prezzo si abbassa ancora

15 luglio 2021 | 18:23
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Porto turistico di Fiumicino: asta deserta, il prezzo si abbassa ancora

E’ andata ancora una volta deserta l’asta per la vendita della concessione demaniale dell’ex Porto della Concordia.

Fiumicino – E’ andata deserta l’asta per la vendita della concessione demaniale del Porto turistico di Fiumicino, come ci ha fatto sapere il Liquidatore Giudiziario responsabile della procedura, avvocato Lorenzo Monacchia, interpellato dalla nostra redazione.

Si ripete ancora una volta lo scenario che si era presentato nel precedente tentativo di vendita, quello del 9 marzo scorso.

Un nulla di fatto quindi anche ieri, 14 luglio, nonostante il ramo d’azienda della Iniziative Portuali Porto Romano, i 90 anni di concessione, i manufatti e le opere relative all’ex porto turistico della Concordia, siano andati in vendita con un prezzo ulteriormente ribassato.

Una cifra che sembrerebbe destinata a scendere ancora.

I Tavoli del Porto: “Una sfiancante corsa al ribasso”

“Un sfiancante corsa al ribasso che finirà per svendere nel prossimo futuro il simbolo della città più caro ai fiumicinesi” – commenta così la notizia dell’asta deserta il comitato i Tavoli del Porto.

“Intanto lo spettro della variazione crocieristica al progetto di porto turistico rimane pressante in una corsa al tempo in cui il comitato Tavoli del Porto, composto da circa 30 associazioni e comitati del territorio di Fiumicino e non, chiede a gran voce di essere ricevuto in Regione presentando formale richiesta di audizione alla VI commissione per i Lavori Pubblici per chiedere chiarimenti e portare le proprie osservazioni su quella che sarà la sorte di un progetto di porto pensato, follemente, a poche centinaia di metri dal futuro porto commerciale che vorrebbe avere funzioni analoghe.

C’è’ una nuova opportunità per un’iniziativa politica che le istituzioni devono prendere per decidere le sorti dell’area del vecchio faro che non può essere lasciata ad una decisione dei tribunali.

Dobbiamo ribadire la necessità che Comune e Regione si oppongano alla realizzazione dei porti croceristici in modo da allontanare lo spettro dell’acquisto della società IP a prezzo scontato da parte della Royal Caribbean”.

Cosa succede quando un’asta va deserta?

Con un’asta deserta cosa succede? La legge italiana prevede che vengano effettuati successivi ribassi per rendere più appetibile l’offerta. Il giudice fissa una nuova data per un ulteriore “esperimento di vendita” e, in base all’articolo 591 del codice di procedura civile, può indicare un ribasso del prezzo base d’asta.

La legge prevede anche che, dopo il quarto tentativo, il tribunale possa stabilire una base di partenza inferiore fino al 50% rispetto alla valutazione iniziale. Il ribasso fino al 25% per il secondo esperimento di vendita e fino al 50% a partire dal quinto non è però automatico, ma viene valutato dal tribunale sulla base delle circostanze specifiche.

Inoltre il Giudice, secondo l’art. 164 bis , può annullare il procedimento se si verificano troppi ribassi e se il prezzo si discosta molto dagli standard del mercato. Una decisione di  presa per impedire agli speculatori di aggiudicarsi beni a prezzi davvero irrisori.