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Fiumicino, D’Intino e Severini: “Commissione Politiche Sociali, ritardi e omissioni inaccettabili”

30 gennaio 2019 | 06:31
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Fiumicino, D’Intino e Severini: “Commissione Politiche Sociali, ritardi e omissioni inaccettabili”

“Porteremo in Commissione trasparenza la difficoltà di visionare atti amministrativi e la mancanza di democrazia”

Fiumicino – “Da 4 settimana la Commissione Politiche sociali non riesce a discutere lo stesso ordine del giorno, in quanto il confronto è impossibile per l’assenza dell’assessore competente, del dirigente e del funzionario.

Un ritardo e una disattenzione inaccettabili, in considerazione dell’importanza sociale dei temi in discussione, primo tra tutti quello del bando sui cosiddetti ‘gravissimi'”. Lo afferma una nota a firma dei consiglieri di minoranza, Vincenzo D’Intino e Roberto Severini.

Per l’ennesima volta la Commissione si è aperta in maniera molto polemica, tra lo sconcerto anche dei membri di maggioranza, senza poter avviare una seria discussione.

Ancor più grave ciò che è accaduto alla fine della Commissione. Si è presentata l’assessore Annamaria Anselmi, affermando come il bando sui “gravissimi”, in lavorazione da agosto 2018 ma mai discusso né analizzato dalla Commissione, sia già alla firma del dirigente Asl, bypassando di fatto l’organismo comunale preposto all’analisi.

Poi la solita litania sulla mancanza di fondi, sui lavori fatti in costante emergenza; giustificazioni che, guardando come sono state gestite le risorse in Bilancio, fa più rabbia che altro.

Poi l’assurda considerazione che la responsabilità della mancanza di dialogo sia colpa del Presidente della Commissione, reo di non relazionarsi correttamente con l’assessorato, come se il dare risposte ai membri di una Commissione sui temi in discussione passasse non per un dovere istituzionale ma per i buoni rapporti individuali.

Ciò che diventa evidente, osservando questa situazione, è la distanza tra la parte politica e la parte tecnico- dirigenziale in seno al Comune, l’incrinatura all’interno della stessa maggioranza sul modus operandi utilizzato ormai di frequente e la carenza di democrazia vista l’impossibilità di discutere concretamente sui problemi della città.

E questo problema – concludono i consiglieri – la prossima settimana sarà portato in Commissione Trasparenza“.