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Roma vs Brescia, le pagelle de Il Faro online: Smalling insuperabile, Mancini piede raffinato

24 novembre 2019 | 22:35
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Roma vs Brescia, le pagelle de Il Faro online: Smalling insuperabile, Mancini piede raffinato

Infastidito dai troppi errori nell’ultimo passaggio, Fonseca chiede più aggressività e concretezza e nel secondo tempo la Roma annienta il Brescia

Roma – Tris della Roma al Brescia e vittoria per 3-0 dei giallorossi all’Olimpico (leggi qui). I capitolini, dopo un primo tempo equilibrato, si scatenano nella ripresa andando a segno in successione con Smalling, Mancini e Dzeko. Successo importante per la squadra di Fonseca che sale a 25 punti mentre il Brescia resta ultimo a 7 punti.

TRIPLICE FISCHIO! ?

Nel secondo tempo cambiamo marcia e ne facciamo tre!

⚽️ Smalling
⚽️ Mancini
⚽️ Dzeko

DAJE ROMA! ?❤️#ASRoma ? #RomaBresciapic.twitter.com/B1yN8JjCXz

— AS Roma (@OfficialASRoma) November 24, 2019

I voti

Pau Lopez, 7 – Vola al 34’ sul tiro a mezza altezza di Ndoj e devia con la mano di richiamo. L’aiuta la fortuna, invece, sullo scadere del primo tempo, perché Donnarumma è impreciso di testa e sbaglia un gol quasi fatto. Si ripete al 68’ quando devia sopra la traversa un tiro di Martella, mentre all’87’ il gol di Ayè è annullato per un tocco di braccio. Fa bene il suo lavoro.

Alessandro Florenzi, 6 – Si vede che ha voglia di dimostrare al mister che può dare il suo contributo in campo, anche se questo lo porta a sbagliare la misura di qualche passaggio. Al 19’ trova un ottimo traversone, smanacciato da Joronen sui piedi di Pellegrini e poi sprecato da Kluivert. Prende confidenza con il passare dei minuti e al 32’ si fa trovare in area avversaria, dove aggancia una palla spiovente accarezzandola con il piede, si gira su se stesso e trova il passaggio per Veretout. Nel secondo tempo continua a correre molto: al 73’ chiude con una diagonale perfetta anticipando gli attaccanti avversari e pochi minuti dopo si scatena sulla fascia, un attimo prima di lasciare il posto a Santon e la fascia di capitano a Dzeko. Bello rivederlo in campo.

Gianluca Mancini, 7,5 – Inizia con un paio di interventi ruvidi sugli attaccanti bresciani, quasi a voler mettere subito le cose in chiaro. Poi continua a dominare l’area giallorossa, pur con qualche svista per fortuna senza conseguenze. La sua prestazione cresce nel secondo tempo e culmina nel bellissimo gol del raddoppio: al 57’ raccoglie l’assist di testa di Smalling e di prima gira al volo con un mezzo pallonetto, insaccando all’incrocio dei pali e l’Olimpico ha avuto un brivido. Pochi minuti dopo, recupera un pallone senza fallo, avanza in verticale e lancia un passaggio filtrante per Dzeko. Piedi raffinati.

Chris Smalling, 8 – Che cosa dire di un difensore attento e insuperabile in difesa, ma autore di un gol e due assist? I corner da destra sono indirizzati tutti sulla sua testa e lui sa cosa farne. Al 49’ devia di testa in rete, con una deviazione ininfluente di Cistana. Poi al 57’ raccoglie il lungo lancio di Kluivert e lo trasforma in oro per Mancini. Infine, di nuovo su corner, al 66’ serve l’assist decisivo a Dzeko per il 3-0. Smalling Ovation.

Aleksandar Kolarov, 6,5 – Il gioco si sviluppa sul suo lato e lui si fa trovare pronto, correndo come un treno sulla fascia sinistra. Duetta con Veretout e Kluivert, crossa per Dzeko, prova a liberarsi in area dribblando gli avversari. Al 34’ si scatena in un solitario coast to coast, senza che gli avversari riescano a fermarlo, tranne Bisoli che devia il suo tiro sull’esterno della rete. Al 42’ è prezioso in difesa, perché sventa un pericoloso cross, pur essendo stretto tra due avversari. Nel secondo tempo cala un po’. Molto motivato.

Amadou Diawara, 7,5 – Si abbassa tra i centrali difensivi giallorossi per prendere la palla e impostare la manovra. In attacco, detta i tempi e smista la palla a destra e sinistra con continui cambi campo. Aggredisce gli avversari per spezzare le linee di passaggio. Metronomo.

Jordan Veretout, 7,5 – Si nota la nuova posizione disegnata per lui da Fonseca, accanto a Kolarov e più vicino all’area di attacco. Inizia con un errore difensivo, un retropassaggio troppo corto che mette in difficoltà Lopez, ma poi sfodera la solita grinta e personalità. Il meglio arriva nel secondo tempo, quando diventa devastante nei recuperi difensivi e si fa trovare sempre al posto giusto nel momento giusto. Tenta anche il tiro ma è troppo debole. Fa notizia quando sbaglia.

Nicolò Zaniolo, 6 – Ingrana un po’ in ritardo: solo al 41’ cerca la linea di fondo per crossare sui compagni ma il tiro viene deviato da Romulo. Al 45’ porta a spasso i due difensori incollati su di lui e di esterno sventaglia su Kolarov, mettendolo in condizione di arrivare da solo in area, anche se il serbo tarda a mettere la palla a terra e l’occasione svanisce. Al 63’ è l’unico a farsi trovare pronto su una respinta di Joronen, ma il gol è annullato perché la palla recuperata da Pellegrini era uscita. All’80’, mentre è già in corso la sua sostituzione, si fa ammonire per un battibecco con Romulo: diffidato, salterà la delicata trasferta di Verona. Si è spremuto troppo con la nazionale.

Lorenzo Pellegrini, 6,5 – Generoso, molto dinamico ma un po’ impreciso: al 6’ sbaglia il passaggio filtrante per Zaniolo, al 13’ decide l’imbucata per Kluivert nonostante la densità al centro dell’area e non vede Florenzi e Dzeko liberi. Sui corner non è efficace quanto Veretout e Kolarov, ma poi aggiusta la mira, perché piazza la palla con i giri precisi sulla testa di Smalling sia al 49’ per il gol del vantaggio, sia al 66’ quando il risultato è fissato sul 3-0. Esce al 71’, sostituito da Ünder. Evidenziatore.

Justin Kluivert, 6,5 – Nel primo tempo finisce spesso nel traffico, forse non riesce a trovare la posizione, dopo che Fonseca gli ha rosicchiato spazio per avvicinare Veretout alla zona di attacco. Si distingue per alcuni recuperi difensivi, ma il suo ruolo – ogni tanto lui lo dimentica – sarebbe un altro. Al 52’ è bene imbeccato da Veretout ma come al solito si piace troppo e non vede ben quattro compagni in area, sprecando così un contropiede prezioso per raddoppiare subito dopo il vantaggio. Brillante ma poco concreto.

Edin Dzeko, 7 – Un po’ legnoso nel primo tempo, si intestardisce in dribbling senza futuro, oppure si fa regolarmente anticipare. Quando la Roma decolla trova più spazio e si fa trovare pronto per segnare il suo nome sul tabellino dei marcatori: al 66’, Pellegrini dal corner trova la torre di Smalling che lancia di testa su Torregrossa, la palla resta lì e Dzeko la mette dentro. Al 79’ ci riprova con un tiro potente, ma Joronen si supera e para. All’81’ potrebbe perfino segnare una doppietta, ma il gol è annullato per un fuorigioco millimetrico. Non ancora al meglio.

Cengiz Ünder, 6 – Subentrato a Pellegrini, si produce subito in un paio di recuperi difensivi. Poi comincia a riacquisire confidenza con la porta avversaria: al 77’ supera abbondantemente la traversa con un lancio a metà tra tiro e cross, mentre all’89’ lascia partire uno dei suoi deliziosi sinistri a giro, di poco alto. Quasi ci siamo?

Davide Santon, SV – Nulla da segnalare, sicuramente inferiore ai compagni per qualità e tecnica. Riserva.

Diego Perotti, SV – Dà il cambio a Zaniolo a dieci minuti dalla fine, ma non riesce a incidere. All’83’ si esibisce in uno slalom senza finalizzazione. Ancora da aspettare.

Paulo Fonseca, 8 – Evidentemente negli spogliatoi sa come farsi sentire dalla squadra, perché non è la prima volta che i giallorossi tornano in campo trasformati nella seconda frazione di gioco. Infastidito dai troppi errori nell’ultimo passaggio, chiede più aggressività e concretezza e nel secondo tempo la Roma annienta il Brescia. Costruttori di sogni.

(Il Faro online)