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Ardea, la replica di Savarese: “Ho fotografato una realtà scomoda per molti: l’evasione fiscale”

Il Sindaco: "Ringrazio tutti quei cittadini onesti che, nonostante le innegabili difficoltà, non si sottraggono al loro dovere civico; sono la speranza e la vera forza di questa città”

Ardea – È arrivata la risposta del sindaco di Ardea, Mario Savarese, ai consiglieri di opposizione che nei giorni scorsi hanno accusato il primo cittadino di aver offeso i cittadini nelle sue dichiarazioni precedenti riguardo l’evasione fiscale (leggi qui).

Il Sindaco ha risposto attraverso una lunga nota sulla sua pagina Facebook: “Ardea è una città ‘potenzialmente ricca’ e ne spiego il motivo – scrive Savarese -. La quasi totalità degli ottomila comuni italiani è amministrata grazie alle risorse proprie che derivano dai tributi locali. Sono solo le tasse incamerate dai cittadini a finanziare le spese correnti.

L’assistenza resa agli anziani, ai disabili, alle persone indigenti, le spese per la scuola primaria e l’assistenza scolastica, il mantenimento della cosa pubblica come strade, giardini, edifici pubblici e ancora servizi per l’illuminazione, le fognature, l’acqua potabile, la raccolta dei rifiuti, e poi le spese per il personale e la polizia locale, sono tutte attività finanziate esclusivamente con le entrate economiche derivanti da tasse e tributi. […]”

“Accusarmi oggi di offendere i cittadini nel momento in cui semplicemente ‘fotografo’ una realtà che certamente è scomoda per molti, – risponde il Sindaco alle recenti critiche mosse dall’opposizione – può indignare, certo, ma l’indignazione dovrebbe essere rivolta a coloro che, sottraendosi al dovere civico, provocano la sofferenza degli onesti. Ci sono consiglieri di opposizione, oggi, che mi accusano apertamente di offendere i cittadini per la mia azione di denuncia contro l’evasione fiscale. […] Di certo non dimostrano responsabilità né intelligenza politica nell’addossare al sindaco le colpe perpetrate nel cinquantennio di storia di questo comune. Non è un’opera d’arte quella che vi rappresento ma è la fotografia di una realtà che è giusto conoscere”.

Savarese spiega quindi in dettaglio la situazione in cui versa il Comune: “È l’Imu l’entrata fondamentale per il comune attraverso le quali si finanziano le spese. Ecco la situazione. Questa tassa è dovuta da tutti i cittadini proprietari di immobili. Mi soffermerò esclusivamente, per semplicità, sugli immobili adibiti ad abitazione privata. Sono 49.281 le abitazioni regolarmente accatastate ad Ardea; il loro valore fiscale complessivo ammonta a oltre cinque miliardi di euro.

L’Imu non è dovuta per l’abitazione principale dove comunemente vive e soggiorna un nucleo familiare, seppur composto da un solo componente; sono poco più di 24.000 le famiglie di Ardea. Supponendo che ciascuna di queste occupi un immobile, restano oltre 25.000 abitazioni da cui l’ente dovrebbe incassare la tassa. Mediamente il valore tassabile di una casa ad Ardea è di circa 110.000 euro, il che ci porta a calcolare un incasso teorico per l’ente di oltre 27 milioni di euro ai quali aggiungere la quota che lo stato dovrebbe riconoscere all’ente quale ristoro per l’abolizione della tassa sull’abitazione principale: questa cifra dovrebbe essere di poco superiore ai 10 milioni di euro.

Per la sola Imu Ardea dovrebbe incassare, dunque, circa 37 milioni. Quanto realmente incassa il comune di Ardea? Poco più di 15 milioni di euro. Mancano all’appello 22 milioni che, se incamerati, farebbero di Ardea la città più ricca del litorale”.

“È un delitto denunciare questa situazione? Per taluni si; per quanto mi riguarda dovrebbero essere proprio costoro i primi a vergognarsi – conclude Savarese – Sarà cura di quest’amministrazione rendere edotta la cittadinanza sulle azioni messe in atto per contrastare questo intollerabile fenomeno. Un nuovo dirigente, nuovo personale e un software integrato in grado di far emergere situazioni illecite ci mettono oggi in grado di iniziare un’azione di recupero che porterà finalmente giustizia. Ringrazio ora tutti quei cittadini onesti che, nonostante le innegabili difficoltà, non si sottraggono al loro dovere civico; sono la speranza e la vera forza di questa città”.

(Il Faro online)