Inarcassa, Antonello Palmieri: “Basta pensioni indecorose, persino inferiori al reddito di cittadinanza”

5 marzo 2020 | 15:59
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Inarcassa, Antonello Palmieri: “Basta pensioni indecorose, persino inferiori al reddito di cittadinanza”

Alla vigilia delle elezioni per il rinnovo del direttivo Inarcassa, j’accuse di Antonello Palmieri sul trattamento degli iscritti. Il caso limite

Roma – “Ci sono pensionati Inarcassa che percepiscono un indennizzo mensile inferiore a quello del Reddito di Cittadinanza”. E’ pesante il j’accuse di Antonello Palmieri, noto architetto, docente universitario e presidente di Roma Nuova, contro i vertici Inarcassa.

Com’è noto, Inarcassa è un’associazione che svolge funzioni delicate al servizio di ingegneri ed architetti: tra i suoi compiti, oltre all’erogazione delle pensioni agli iscritti, anche il sostegno economico nei casi di inabilità temporanea, nell’avvio di start up, nell’espansione di studi professionali, nell’aggiornamento e nella formazione continua.

Inarcassa conta circa 160.000 iscritti, di cui la metà circa under 40 ed eroga pensioni a 14.000 persone. Nei giorni del 16, 17,18,19 e 20 marzo prossimo si svolgeranno le elezioni per il rinnovo dei consiglieri delegati.

Antonello Palmieri, che è tra i candidati, in questa intervista ha indicato quali iniziative l’Inarcassa deve intraprendere per fronteggiare la profonda crisi occupazionale del settore. In questo articolo, poi, ha fatto il quadro della situazione attuale. “La crisi è profondissima ed è arrivata a toccare molti colleghi professionisti. Parliamo di una crisi del lavoro che non ha risparmiato nessuno. Tantomeno la categoria degli architetti, che è fra le più colpite in assoluto – riassume Palmieri –  Inarcassa che fa? Invece di agevolare l’esercizio della professione, la Cassa di previdenza assoggetta gli architetti a un regime di pagamento dei contributi e a sanzioni pecuniarie, a prescindere dalle difficoltà di incasso dovute alla perdurante crisi economica, peraltro senza possibilità di compensazione con i crediti fiscali maturati”.

Antonello Palmieri, presidente di Roma Nuova

L’ultima incongruenza scoperta da Antonello Palmieri è la diffusione di trattamenti pensionistici che non rispettano la dignità dell’associato. Inferiori addirittura al Reddito di Cittadinanza o alla pensione minima dell’Inps, misure pensate per garantire una vita dignitosa a chi non ha avuto la fortuna di trovare un’occupazione continuativa e altre forme di sussistenza.Tra i compiti di Inarcassa – commenta Palmieri – dovrebbe esserci quello della solidarietà professionale ovvero di forme di erogazioni pensionistiche minime che rispettino la dignità della persona e garantiscano livelli economici di sussistenza”.  

Il caso limite è rappresentato da un professionista di 89 anni che percepisce una pensione lorda annuale di 1146,7 euro che, detratte le tasse, ammonta a 56,28 euro al mese. Un indennizzo che si può definire davvero trattamento pensionistico? “Anche se l’importo corrisposto fosse il risultato di un calcolo privo di errori – risponde Palmieri – dovrebbe essere fissata una base minima di decenza per dei professionisti che hanno speso una vita nella professione per poi vedersi trattati in quiescenza ben al di sotto del cosiddetto reddito di cittadinanza, ampiamente dispensato oggi, senza una base economica logica.”