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Ostia, caso di covid-19: chiusa la caserma della Polizia locale

18 aprile 2020 | 10:17
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Ostia, caso di covid-19: chiusa la caserma della Polizia locale

Chiusa la caserma del gruppo Roma X Mare della Polizia locale per un caso di covid-19. L’allarme tra gli agenti in servizio

Ostia – Un caso di covid-19 costringe la Polizia locale a chiudere la caserma “Stefano Calcioli” del gruppo Roma X Mare. Ansia tra gli agenti e necessità di effettuare una profonda sanificazione negli uffici di via Capo delle Armi.

L’allarme è scattato ieri, venerdì 17 aprile, intorno alle ore 18,00. Un agente è stato trovato positivo al coronavirus e con lievi sintomi. Peraltro avrebbe già contagiato la compagna. Da quel momento è arrivato l’ordine di sgomberare la caserma “Stefano Calcioli” di via Capo delle Armi. E’ qui, infatti, che opera l’agente trovato malato di covid-19. Il Comando del gruppo Roma X Mare ha disposto che si effettuino solo i servizi esterni in attesa che si proceda alla sanificazione dei locali, prevista nelle prossime ore. Predisposta anche la sanificazione delle vetture di servizio. Resta aperto solo l’Ufficio personale. Chiusa anche la Sala operativa.

Tra i 260 operatori del gruppo Roma X Mare, si è diffusa immediatamente la preoccupazione del contagio. Gli agenti chiedono di essere subito sottoposti agli accertamenti medico-clinici del caso, quindi ad effettuare i tamponi per l’individuazione dell’eventuale infezione.

Appena due giorni fa la Cisl (leggi qui) aveva denunciato i ritardi nella mancanza di attività cliniche da parte dell’amministrazione a tutela della salute degli agenti e l’Ugl aveva segnalato l’iniziativa autofinanziata dagli operatori del gruppo SPE per effettuare l’analisi sierologica. Stamattina, in tutta rapidità, una ventina di operatori sarà sottoposto a tampone presso il drive-in istituito dalla Asl Roma 3 a Casal Bernocchi (leggi qui).

Digitando sulla scritta arancione puoi acquistare mascherine al prezzo più conveniente oppure gel igienizzante per mani (da borsa o da viaggio).  Prodotte in Italia queste mascherinehanno il filtro rimovibile a cinque strati di carbone attivo.

Anche altri gruppi di Roma della Polizia locale sono stati interessati da analoghi episodi nei giorni scorsi. A Tuscolano, dove la caserma è stata chiusa quattro giorno, al GIT (Gruppo Intervento Traffico) tre giorni, e a Torri.

LA LEGA: ATTIVARSI A TUTELA DELLA SALUTE DEGLI OPERATORI

Monica Picca, capogruppo della Lega, e il consigliere dello stesso partito Luca Mantuano, hanno inviato subito un ordine del giorno al X Municipio nel quale “premesso che per morfologia e delicatezza del lavoro prestato, la polizia locale è particolarmente esposta sul fronte delle azioni di contrasto e che le organizzazioni sindacali già nelle settimane scorse avevano presentato note, lettere e addirittura diffide legali al fine di sensibilizzare la amministrazione affinché la stessa dotasse di ogni strumento di protezione il personale e sottoponesse il personale stesso a uno screening epidemiologico ex ante. Che la operatività della polizia locale è fondamentale per il territorio municipale e avviene anche a contatto con la cittadinanza, ad esempio durante i controlli nei quali c’è sempre uno scambio tra mani dei fogli di autocertificazione, risultando la essenzialità di una chiara tutela del personale operante che finisce per riflettersi anche sulla salute stessa della cittadinanza. Tutto ciò premesso: si esprime la assoluta solidarietà e vicinanza all’operatore risultato positivo. Si impegna il Presidente e la giunta a mettere in campo tutte le azioni volte ad effettuare una completa, efficace sanificazione del plesso e dei mezzi di servizio. Inoltre di dotare tutto il personale dei DPI previsti dalla legge. Di sottoporre a indagine epidemiologica tutto il personale del Comando X Mare. Di attivarsi per dare ogni genere di assistenza possibile al personale risultante positivo“.