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Conte, Cardillo Cupo e Taddeo a caccia della sintesi perfetta per Formia2021

22 marzo 2021 | 14:54
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Conte, Cardillo Cupo e Taddeo a caccia della sintesi perfetta per Formia2021

Terreno fertile per il dialogo tra le parti sono stati i temi da affrontare in virtù di un possibile programma elettorale di coalizione

Formia – Dopo attese e rinvii, il centrodestra di Formia ha avviato un primo tentativo di dialogo al proprio interno in vista delle prossime comunali.

Un tentativo che vede come protagonisti da una parte, il candidato sindaco Gianfranco Conte (attualmente sostenuto dalla sua lista civica “Formia ConTe”), l’ex consigliere di FI (già indicato da Fazzone come candidato sindaco del partito) Gianluca Taddeo e dall’ex consigliere di FdI Pasquale Cardillo Cupo.

Un incontro il loro figlio anche del silenzio stampa che i colleghi della Lega gli hanno “regalato” come risposta agli invocati tentativi di unità del centrodestra (la Lega starebbe puntando ad avere un proprio candidato sindaco all’interno della maxi coalizione di cui fanno parte anche l’Udc e la lista civica “Ripartiamo con voi”).

A caccia delle sintesi perfetta: si parte dai temi

Un incontro “lungo” come lo hanno definito gli stessi protagonisti, che, al momento, sembra lontano dal trovare subito una soluzione che possa mettere tutti d’accordo. Specialmente su un punto: il nome del candidato sindaco.

Sul tema, infatti, l’onorevole Conte, che ha inaugurato il suo primo point elettorale proprio il giorno dell’ultimo consiglio comunale dell’era Villa, ha più volte detto di non essere interessato a ricorrere alle primarie, anche a costo di dover correre da solo.

Affermazione questa che non sembrerebbe lasciare spiragli in merito a un passo di lato, da compiere in nome di una coalizione che potrebbe dare più possibilità di vittoria. Allo stesso modo, Conte si è detto fin da subito disposto al dialogo, dichiarando, all’apertura del suo secondo point elettorale: “Ho bisogno dell’aiuto di tutti. Ma non solo per vincere. Prima ancora bisogna lavorare per avere una squadra coesa e un programma preciso, per affrontare insieme i problemi della città rimasti inevasi.”

Destinato a fare un passo di lato, invece, sembrerebbe l’ex consigliere di FI, Gianluca Taddeo, sebbene il senatore di Fondi, Claudio Fazzone l’abbia già indicato come il volto del partito per questa corsa elettorale.

E per quanto riguarda FdI? La sua sembrerebbe una posizione statica, della serie: per prendere una posizione chiara e netta, in merito al nome del candidato sindaco, attenderà l’evolversi di questi tentativi di dialogo. Poi si vedrà (per ora, sembrerebbe da escludere che l’avvocato Cardillo Cupo tenti un bis, complice il voto disgiunto che l’ha penalizzato al ballottaggio del 2018).

Ma se da è escludere che, per il momento, l’intesa sia già bella che servita, di che cosa avranno parlato Conte, Taddeo e Cardillo Cupo? Terreno fertile per il dialogo tra le partisono stati i temi da affrontare in virtù di un possibile programma elettorale di coalizione.

Abbiamo condiviso la necessità di rilanciare in maniera rapida e determinata l’azione politica cittadina, garantendo alla città sviluppo e crescita con competenza e serietà. Per questo – hanno spiegato-, stiamo coinvolgendo associazioni di categoria, cittadini e professionisti per la redazione di un programma che sia unitario, condiviso e concreto, con opere da realizzare senza compromessi e senza tentennamenti, così da procedere con lealtà – una volta al governo cittadino – secondo gli impegni presi con i cittadini.”

Per raggiungere questo primo grande obiettivo, tutti e tre hanno affermato di voler provare a buttare giù una bozza del programma elettorale attraverso “incontri specifici su ogni singolo tema e con le rispettive professionalità di ogni gruppo, nel rispetto dei tempi che il particolare momento sanitario impone.”

Ma quali saranno i principali temi di cui discuteranno Conte, Taddeo e Cardillo Cupo? A esprimersi, ai tempi dell’annuncio della sua candidatura, è stato l’onorevole Conte, affermando: “Per rilanciare la città, dovremmo ripartire proprio dagli asset, in primis il nostro patrimonio archeologico, passando per i servizi e il commercio. Settori su cui bisognerà investire per ridare a Formia la centralità che le spetta all’interno del comprensorio del Golfo.

Come bisognerà mettere a posto la macchina amministrativa, aumentando la produttività degli uffici, migliorando i servizi ed evitando gli errori del passato (destra contro sinistra). E, certamente, bisognerà affrontare le ferite della pandemia.”

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