Ostia, caos monopattini: parcheggio selvaggio alla stazione Lido Centro

Ostia – Fin dal loro esordio sulle strade di tutta Italia, i monopattini elettrici si sono posti l’obiettivo di rivoluzionare la mobilità cittadina ed offrire una valida alternativa a quella “tradizionale”: automobili, motociclette, motorini e via dicendo.

Uno scopo senz’altro nobile, che ha fra le sue prime e più importanti conseguenze un’importante riduzione dell’inquinamento dell’aria, specie in città grandi e trafficate come Roma o Milano.

Proprio in quest’ottica, negli ultimi mesi si sono moltiplicate le ordinanze e le collaborazioni delle amministrazioni comunali italiane con appositi servizi di sharing: con aziende, cioè, che mettono a disposizione una serie di veicoli che possono essere noleggiati tramite una semplice app sullo smartphone.

Ma se, da una parte, la loro sostenibilità è già stata messa in discussione da alcuni studi (fra i quali spicca quello dell’azienda Arcadis, secondo cui i monopattini inquinerebbero, tutto sommato, più di un’auto o persino di un treno), dall’altra è divenuta sempre più impellente la necessità di regolamentarne l’utilizzo in maniera stringente e di garantire l’effettivo rispetto delle norme attualmente vigenti.

Ad oggi, infatti, i monopattini vengono sostanzialmente equiparati alle biciclette, e le regole per la loro circolazione sono le stesse (leggi qui). Per quel che riguarda la sosta, al termine del servizio i veicoli devono essere condotti a mano e posizionati in prossimità delle rastrelliere per biciclette o negli stalli riservati ai ciclomotori e motocicli e in tutte le aree consentite dal Codice della Strada per la sosta dei velocipedi.

A questo proposito, è bene sottolineare che il Codice della Strada consente sì alle biciclette – e quindi anche ai monopattini – di sostare, in mancanza di apposite attrezzature di parcheggio, sui marciapiedi ed all’interno delle aree pedonali, ma a patto che il mezzo in sosta non rechi “intralcio ai pedoni ed in particolare ai disabili lungo le loro traiettorie di transito preferenziali”.

Condizione che alla stazione di Lido Centro, a Ostia, non sembra però essere rispettata. Ogni mattina, infatti, il marciapiede è invaso dai monopattini elettrici: alcuni ben allineati e “in disparte” (per quanto possibile), altri decisamente meno.

Mentre i cittadini più coscienziosi tentano di sistemarli in maniera da non creare intralcio ai pedoni, infatti, altri sembrano non porsi proprio il problema, abbandonandoli di fronte agli ingressi della stazione, di fatto in mezzo al marciapiede, costringendo i pedoni (anche quelli con disabilità) a fare lo slalom fra l’uno e l’altro.

Tolta la mancanza di senno di alcuni (che pure andrebbe sanzionata come previsto dal Codice della Strada: servirebbero, quindi, più controlli e più multe), resta un considerevole problema… strutturale: la grande quantità di veicoli, difatti, crea un inevitabile sovraffollamento, col risultato che il marciapiede si riduce in maniera significativa. Un aspetto di non poco conto, specie in prossimità dell’uscita di una delle fermate più importanti e affollate della Roma-Lido.

Nonostante i tentativi di chi cerca di occupare meno spazio possibile, dunque, l’assenza di un’apposita area di sosta, magari fuori dai confini del marciapiede, finisce comunque per creare dei disagi destinati – vista l’inarrestabile diffusione di questi mezzi – ad aumentare esponenzialmente.

Le regole, l’abbiamo visto, ci sono. A questo punto, però, è importante garantirne e verificarne il rispetto e, soprattutto, la fattibilità: se il marciapiede è uno e i monopattini cento, sarebbe forse saggio iniziare a pensare di progettare – come già fatto al centro di Roma (leggi qui) – uno spazio apposito, un’area parcheggio dedicata che possa finalmente far convivere pacificamente e mettere d’accordo tutti, “monopattinisti” e non.

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