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Omicidio a Tor San Lorenzo, focus sulla famiglia di via del Pettirosso

30 settembre 2021 | 11:59
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Omicidio a Tor San Lorenzo, focus sulla famiglia di via del Pettirosso

Gli inquirenti sono chiamati a fare luce sulla vicenda che ha lasciato la cittadina sgomenta

Ardea è sgomenta dalla notizia della morte di Graziella Bartolotta, la 68enne vedova che viveva in una villetta in via del Pettirosso nel residence “Verdemare” sul lungomare di Tor San Lorenzo.

Una notizia tragica che si è aggravata, ieri, quando è arrivata la decisione della Procura della Repubblica di Velletri iscrivere nel registro degli indagati il figlio della donna, Fabrizio Rocchi (leggi qui).

L’uomo, un giardiniere, viveva nella viletta insieme alla mamma e ha raccontato agli inquirenti di aver fatto questa scelta per starle vicino, aiutarla “perché cadeva spesso”.

Ma Graziella era aiutata anche da Loredana, la badante che ha fatto la macabra scoperta. Era lei che accudiva la 68enne che deambulava con un girello. Loredana la lavava, le cucinava, le stava accanto nel corso della giornata. D’altro canto Fabrizio Rocchi faceva il giardiniere e ha riferito agli investigatori che il giorno in cui la mamma è morta lui si trovava all’Infernetto per un lavoro, quando gli è arrivata la telefonata della badante che lo avvertiva di aver trovato la mamma morta, in un lago di sangue.

Insomma restano tanti i lati oscuri della vicenda. Fatti che gli inquirenti sono chiamati a chiarire, magari servendosi anche delle riprese della telecamera che si trova all’interno del residence, fuori dalla villetta nella quale si è consumato quello che gli investigatori ritengono sia stato un omicidio.

I Carabinieri intervenuti nell’immediatezza dei fatti sono chiamati a dare risposte su quanto accaduto. Risposte su quel giardiniere che si era premurato di creare una pagina facebook con la quale pubblicizzare la sua attività di “Progettazione, realizzazione manutenzione di giardini classici e zen ; privati, condomini consorzi ; posa in opera, prato pronto, impianti di irrigazione e illuminazione. Preventivi e sopralluoghi gratuiti”.

“Un uomo all’apparenza riservato, tranquillo” hanno detto i vicini. Un uomo sposato e con due figli, di 3 e 6 anni, sul cui coinvolgimento nella morte della 68enne potrebbero arrivare risposte a breve, a seguito dell’esame autoptico che la Procura disporrà sulla salma della donna.

Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.

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