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Mondiali, Pellacani-Santoro coppia d’argento nel sincro misto: “Ultrafelici” foto

Barelli: “Motivo di orgoglio le medaglie vinte a Budapest”.

Budapest – Un capolavoro figlio della sfrontatezza, del coraggio e dell’affiatamento. Matteo Santoro e Chiara Pellacani, trentacinque anni in due, proseguono a scrivere altre pagine di storia per l’Italtuffi e, dopo il titolo europeo del 2021, si prendono sempre alla Duna Area uno strepitoso argento dai 3 metri sincro.

Una gara straordinaria dei due azzurri, per lucidità e solidità, che chiudono con il punteggio di 293.55. L’oro va ai cinesi Zifeng Zhu e Shan Lin con 324.15, il bronzo con un’ultma routine strepitosa è dei britannici James Heatly e Grace Reid con 287.61. Strepitosa la gara degli azzurri che, dopo due obbligatori in sicurezza e chiusi al sesto posto, recuperano quattro posizioni  con un doppio salto mortale e mezzo avanti con un avvitamento carpiato praticamente perfetto (69.30); sono secondi e ci restano con un triplo salto mortale e mezzo avanti carpiato (69.75)  fantastico per sincronismo e tenuta (due corpi in uno) e con un un doppio salto mortale e mezzo indietro carpiato (65.70) che li fa volare sul secondo gradino del podio e nella storia.

Le dichiarazioni di Paolo Barelli, presidente della Federnuoto

“Le straordinarie medaglie di Gregorio Paltrinieri e Domenico Acerenza e, pochi minuti fa, di Chiara Pellacani e del giovanissimo Matteo Santoro, che compirà 16 anni a ottobre, portano la Federazione Italiana Nuoto a 20 medaglie: traguardo che ci riempie di orgoglio – sottolinea il presidente Paolo Barelli – Il mondiale prosegue con tante soddisfazioni; essere saliti sul podio anche con il settore tuffi, che desideriamo riportare velocemente ai fasti dell’era Cagnotto, è motivo di soddisfazione e premia gli sforzi compiuti dalla federazione. Il nostro mantra è lavoro, lavoro e lavoro”.

Come fratelli. Chiara e Matteo sono un tutto si considerano come fratelli perchè si conoscono praticamente fin dalla nascita. Tutti e due romani di Roma, cresciuti nella stessa società e allenati dagli stessi allenatori dalle giovanili ad oggi: Alice Palmieri,  Domenico Rinaldi, Tommaso e Nicola Marconi. Insomma sembrano nati, come sostiene Tommaso Marconi, “per saltare insieme” e così è. Santoro, sedici anni da compiere ad ottobre, diventa il più giovane italiano medagliato della storia dei tuffi italiana; per Pellacani, anche lei al debutto su un podio mondiale e vent’anni da festeggiare il 12 settembre probabilmente negli Usa dove si è trasferita da ottobre per studiare, si tratta di una conferma a livelli d’eccellenza dopo il quarto posto dal metro qualche ora prima e le cinque medaglie europee a Budapest 2021.

Le emozioni di Chiara e Matteo. “Sono contentissima, non ho parole per quanto abbiamo fatto – spiega Pellacani – E’ un’emozione incredibile e inaspettata. Tra me e Matteo c’è un’affinata incredibile: ci conosciamo da quando eravamo piccolissimi e forse questo ci aiuta anche in gara. Adesso  mi riposo un giorno e poi penserò ai 3 metri”. Commosso Santoro: “Sul podio non sapevo se piangere o ridere. Non sono riuscito a trattenermi e alla fine è scesa qualche lacrima. Vedere Chiara vicino a me sul podio mi riempie di gioia, per me è una sorella e le voglio tanto bene. Il mio Mondiale finisce qui, ma non mi fermo: ci sono gli Europei nella mia città”. (federnuoto.it)

Foto di Giorgio Perottino/DBM

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