Papa Francesco in viaggio per il Kazakistan. Obiettivo: religioni in dialogo per la pace

13 settembre 2022 | 07:15
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Papa Francesco in viaggio per il Kazakistan. Obiettivo: religioni in dialogo per la pace

Il decollo dall’aeroporto di Fiumicino poco dopo le 7. L’arrivo a Nur-Sultan, dove si svolgerà il Congresso internazionale dei capi religiosi, è previsto alle 17:45 (le 13:45 in Italia). Grande assente il patriarca Kirill

Città del Vaticano – Al via il 38mo Viaggio Apostolico internazionale di Papa Francesco. Come da programma, il Volo Papale è decollato questa mattina poco dopo le 7 dall’aeroporto di Fiumicino alla volta di Nur-Sultan (un tempo Astana), capitale del Kazakistan. Una tre giorni nel cuore dell’Asia per partecipare al VII Congresso dei capi delle religioni mondiali e tradizionali che riunirà, su invito del presidente della Repubblica, Kassym-Jomart Tokayevin, oltre cento delegazioni provenienti da 50 Paesi.

Un pellegrinaggio di pace e di dialogo, quello che il Pontefice si appresta a compiere, che avviene a 21 anni di distanza da quello storico di Giovanni Paolo II, quando, nel settembre 2001, il mondo era in stato di shock per via dell’attacco alle Torri Gemelle. Un attentato che, poco dopo, innescò una guerra che coinvolse diverse potenze mondiali. Oggi, il Volo Papale, fa nuovamente rotta verso l’Asia mentre il pianeta vive in tensione per il conflitto in Ucraina che, come ha sottolineato il Pontefice, rischia di degenerare nell’escalation nucleare (leggi qui).

Ecco all’ora che si delinea l’obiettivo di questo viaggio: “Un’occasione per incontrare tanti rappresentati religiosi e dialogare tra fratelli, accomunati dal comune desiderio di pace, pace di cui il nostro mondo è assetato”, come ha sottolineato lo stesso Papa Francesco all’Angelus.

E il programma del viaggio, oltre agli impegni pubblici (leggi qui), prevede anche incontri bilaterali con gli altri leader religiosi. Quasi certamente Francesco incontrerà per la sesta volta il Grande Imam di Al-Azhar Ahmed Al-Tayyeb, con il quale firmò il Documento sulla Fratellanza Umana, nell’aprile 2017. Grande assente il Patriarca di Mosca, Kirill. Al suo posto una delegazione russa. Il Pontefice aveva accettato l’invito in Kazakistan subito dopo che il Patriarcato di Mosca aveva annunciato la presenza di Kirill. Poi il Patriarca ha dato forfait: sfuma così l’occasione per un faccia-faccia che poteva essere risolutivo dopo le distanze tra Vaticano e Patriarcato che si erano venute a creare con le parole del Pontefice (aveva definito Kirill il “chierichetto di Putin” leggi qui) e la successiva “frecciatina” al Patriarca sull’imperialismo (leggi qui).

Certamente tra i quattro discorsi e l’omelia che il Papa pronuncerà i riferimenti alla guerra in Ucraina non mancheranno. Da sottolineare inoltre la presenza anche del rabbino capo ashkenazita d’Israele David Lau e l’arrivo al Congresso del presidente cinese Xi Jinping.

Francesco arriverà nella capitale kazaka alle 17:45 locali, le 13:45 in Italia. Poi il programma entrerà subito nel vivo: sopo la visita di cortesia al presidente della Repubblica, il primo incontro pubblico sarà quello con le autorità, la società civile e con il Corpo diplomatico presso la “Qazaq Concert Hall”. Mercoledì 14 l’apertura del Congresso, con la preghiera in silenzio dei leader religiosi e il discorso del Pontefice. Seguiranno gli incontri privati con alcuni leader religiosi e, nel pomeriggio, la messa papale nel piazzale dell’Expo. Giovedì 15 settembre, dopo il tradizionale incontro privato con i membri della Compagnia di Gesù presso la Nunziatura Apostolica, Papa Bergoglio incontrerà i vescovi, i sacerdoti, i diaconi, i consacrati, i seminaristi e gli operatori pastorali presso la Cattedrale Madre di Dio del Perpetuo Soccorso.

Nel pomeriggio, prima del suo ritorno a Roma, il Pontefice pronuncerà al Congresso il suo discorso, dopo la lettura della Dichiarazione finale. Dichiarazione, che nella sua bozza, secondo quanto affermato a Vatican News dal Segretario di Stato vaticano, il cardinale Pietro Parolin, si fa riferimento, “con enfasi particolare”, proprio al Documento sulla Fratellanza umana del 2019.

In Kazakistan (è il decimo più grande al mondo, composto da oltre 150 gruppi etnici, con 80 diverse lingue parlate dalla popolazione) i cattolici sono meno dell’1% dei 19 milioni di abitanti, il 70% dei quali sono di fede musulmana, mentre il 26% è costituito da cristiani, in netta prevalenza ortodossi. Va sottolineato che l’aereo papale non sorvolerà la Russia (né all’andata né al ritorno). Da Oltretevere spiegano che è una scelta di rotta. Fatto sta che questa scelta consentirà al Papa di non inviare un telegramma di saluto al presidente Putin. Ma nemmeno a Zelensky.

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