Pro Loco di Aranova, l’Associazione Crescere Insieme: “Urgono chiarimenti sulla sua regolarità”

Fiumicino – “L’associazione territoriale Crescere Insieme, a seguito dell’articolo pubblicato oggi (leggi qui), chiede che vengano forniti con urgenza i dovuti chiarimenti sulla effettiva regolarità della Pro Loco. Il chiarimento è dovuto alla località che ha inteso rappresentare, ai cittadini che hanno aderito nella convinzione di iscriversi ad una Pro Loco e, non per ultimo, ai numerosi commercianti che hanno sostanziosamente contribuito ad un progetto che era stato presentato ma che, con tutta evidenza, non poteva ancora portare il nome Pro Loco”. E’ quanto si legge in una comunicato stampa a firma dell’avv. Francesca De Pascali, vicepresidente dell’Associazione Crescere Insieme.

“Le dichiarazioni rilasciate dalla sig.ra Serafini (leggi qui) – spiega l’Avvocato – non servono a rispondere ai tanti interrogativi che questa vicenda ha suscitato. Uno per tutti: perché questa Pro Loco non ha seguito lo stesso iter, non ha adottato le stesse modalità, non ha consentito la partecipazione della popolazione, come invece fatto da altre Pro Loco territoriali (ad esempio Torrimpietra, Passoscuro, Testa di Lepre per fare qualche esempio) le quali, di contro, hanno ottenuto senza indugio il riconoscimento regionale?  E come mai le istanze di iscrizione di alcuni cittadini non sono state neanche esaminate per essere invece ignorate?  Se si voleva perseguire il bene della località, come è stato dichiarato, bisognava farlo seguendo le regole fissate per tutti e non cercando scorciatoie o escludendo taluno dalla partecipazione associativa. Questo è stato l’errore madornale di questa Pro Loco. Se poi tutto questo è stato fatto, come ha scritto qualcuno sui social, per ‘rompere un monopolio’ allora stiamo parlando di altro”.

“Stiamo parlando di aver dato vita ad una realtà associativa (che ha delle regole vigenti ben precise e che vanno rispettate) – sottolinea De Pascali – per altri scopi, di certo estranei a quelli di una APS. Vogliamo credere, che sarebbe ipocrita nascondere, che le cose non siano andate così e che lo spirito di collettività sia stato l’elemento fondante. Se così è, c’è ancora tempo e modo per dimostrarlo. Nessuno vuole il male di Aranova. Nessuno vuole divisioni. Ma tutti vogliamo che le regole siamo rispettate, come hanno fatto gli altri prima.
Anche questa è democrazia. Altrimenti è meglio creare un club privato. Quanto alla difesa a spada tratta pubblicata da alcuni esponenti del Pd non servono commenti. La Pro Loco è una realtà per sua definizione apolitica e qualunque appoggio politico è semplicemente censurabile”.

“Infine – conclude l’Avvocato –  crediamo che qualunque rimostranza debba essere rivolta dalla aspirante Pro loco di Aranova alla Regione Lazio, poiché è quest’ultima che non ha formalizzato l’iscrizione all’albo regionale per motivazioni che sicuramente sono state rese note alla stessa pro loco. Prendersela con altri non ha alcun pregio. Aspettiamo fiduciosi un doveroso chiarimento”.

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