Atletica, Arese batte il record italiano nel miglio: dopo 50 anni è storia

29 gennaio 2023 | 15:10
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Atletica, Arese batte il record italiano nel miglio: dopo 50 anni è storia

L’Azzurro verso gli Europei di marzo: “Sensazione bellissima”

Con rispetto, con ammirazione, ma anche con tanta voglia di consolidare la rinascita del mezzofondo italiano: i giovani azzurri riscrivono la storia e si sostituiscono ai miti nell’albo dei record. Era successo ieri nel miglio con Sinta Vissa capace di aggiornare il primato della Dorio, accade anche oggi nella stessa specialità con Pietro Arese, che addirittura dopo 50 anni supera il record di Gianni Del Buono (4:00.0 a Inglewood il 9 febbraio 1973) e scende per la prima volta sotto i quattro minuti, che quando si corre nel miglio è sempre una barriera evocativa.

Qui si corre indoor, e non è la specialità che in Italia si frequenta più spesso, questo è chiaro, ma il 3:55.71 di Padova è una prestazione che va letta con ottimismo in prospettiva 1500 metri. Era nell’aria, per Arese, alla luce dei progressi della scorsa stagione, culminati nel 3:35.00 del quarto posto agli Europei di Monaco. Il 23enne torinese delle Fiamme Gialle, campione d’Europa con la staffetta mista del cross, appena rientrato da un periodo di lavoro a Patrasso (Grecia), beneficia nei primi mille metri del lavoro fatto da Marco Aondio e dal compagno d’allenamento Andrea Sambruna – al quale ieri a sua volta aveva fatto da ‘lepre’ nei 1500 – e poi sfida il cronometro negli ultimi cinquecento, braccato da Joao Bussotti (Esercito) che pure si dimostra in condizione con 3:56.45. Sotto i quattro minuti anche Mattia Padovani (Atl. Lecco Colombo Costruzioni) con 3:59.94.

Verso Istanbul – “È andata meglio di quanto mi aspettassi, credevo di valere intorno a 3:56-3:57 – il commento post-gara di Arese – Gli ultimi quattrocento metri non finivano più, ma credo sia normale che a gennaio mi manchi ancora quella velocità nel finale: per come mi alleno io, sono più affine a un atleta da 1500-5000 che a uno da 800-1500 quale sono. È bellissimo essere il primo italiano sotto i 4 minuti indoor e devo dire che anche il risultato di venerdì di Federico Riva a Karlsruhe mi ha dato uno stimolo in più, sono stato contento per lui. A giocarci i posti per gli Europei indoor di Istanbul saremo in tanti”.

L’agenda dei prossimi appuntamenti è già definita: “L’11 febbraio a Metz sui 3000 metri, poi gli Assoluti indoor di Ancona (18-19 febbraio) con i 1500 il sabato e gli 800 la domenica, quindi subito dopo a Madrid il 22 febbraio nei 1500 del World Indoor Tour. Tre gare in cinque giorni per simulare il programma orario dei Mondiali di Budapest ad agosto: l’obiettivo è arrivare fino alla finale. Sull’onda dell’entusiasmo si punta in alto. E se l’anno scorso è stato tutto così inaspettato, quest’anno pensiamo a qualcosa di ancora più inaspettato. Intanto sabato prossimo mi divertirò a commentare in tv su Sky Sport il meeting di Boston: lo sognavo da bambino, facevo la telecronaca anche delle biglie in spiaggia…”.

Quarta di Sempre – Nel pomeriggio di Padova anche un’altra notizia che rafforza il bel momento azzurro dei 1500. La protagonista è Ludovica Cavalli (Aeronautica) che, lanciata nei primi ottocento da Sofia Bella, chiude in 4:09.19 e si inserisce al quarto posto delle liste italiane di sempre, togliendo ben sette secondi al precedente limite personale al coperto. Miglioramenti che era lecito attendersi dalla 22enne genovese in virtù della crescita mostrata nella passata stagione all’aperto fino al 4:05.79 di Sollentuna. (fidal.it)(foto@Grana-fidal.it)

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