Il Papa ricoverato al Gemelli: infezione ancora in corso ma “in veloce miglioramento”

30 marzo 2023 | 12:56
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Il Papa ricoverato al Gemelli: infezione ancora in corso ma “in veloce miglioramento”

Il Vaticano: “Il quadro clinico è in progressivo miglioramento”. E in piazza San Pietro parte l’allestimento degli addobbi per la Domenica delle Palme

Città del Vaticano – Migliorano le condizioni di Papa Francesco, da ieri ricoverato al Policlinico Gemello di Roma, anche se l’infezione è ancora in corso, come si apprende dall’ospedale. “Sua Santità Papa Francesco ha riposato bene durante la notte – si legge nella nota diffusa dal Vaticano -. Il quadro clinico è in progressivo miglioramento e prosegue le cure programmate“.

Nel bollettino medico, diffuso a tarda mattinata, la Santa Sede fa sapere anche come il Pontefice ha trascorso la sua prima giornata di ricovero: “Dopo aver fatto colazione, ha letto alcuni quotidiani ed ha ripreso il lavoro. Prima del pranzo si è recato nella Cappellina dell’appartamento privato, dove si è raccolto in preghiera ed ha ricevuto l’eucarestia”.

Il Pontefice, che da tempo vive con mezzo polmone in meno (all’età di 21 anni parte dell’altro organo gli fu asportato in seguito alle complicazioni di una polmonite grave) è arrivato ieri al nosocomio non con un’ambulanza vera e propria, ma con un pullmino attrezzato partito dal Gemelli e arrivato in Vaticano dopo che il Santo Padre ha accusato un affaticamento respiratorio mentre era a Santa Marta, dopo aver fatto rientro all’udienza generale.

Al decimo piano del Policlinico, dove vi è la “suite” papale allestita per la prima volta negli anni ’80 (col ricovero di Giovanni Paolo II) si trovavano ieri tra gli altri il professor Andrea Arcangeli, Direttore Sanità ed Igiene del Governatorato del Vaticano e Massimiliano Strappetti, assistente sanitario personale del Pontefice.

Papa Bergoglio in queste ore appare sereno. Probabilmente rimarrà in ospedale ancora due o tre giorni. In dubbio la sua presenza per le celebrazioni della Settimana Santa. In piazza San Pietro, in tanto, è partito l’allestimento degli addobbi per la Domenica delle Palme. Sui riti del Triduo Pasquale, però, vige il massimo riserbo. Al momento il direttore della Sala Stampa si è limitato a dire che “si è fatto spazio nell’agenda del Papa perché i controlli possano proseguire per il tempo necessario”. Per il “tour de force” pasquale non si esclude che si possa ripetere quanto avvenne nella primavera del 2005, quando un dolorante Karol Wojtyla segui, tra le altre cerimonie, la Via Crucis al Colosseo dalla cappella privata situata nell’appartamento del palazzo Apostolico.

L’inizio dell’allestimento degli addobbi in piazza San Pietro per la Domenica delle Palme

Nel frattempo, tutta la Chiesa si stringe in preghiera attorno al Papa. La Presidenza della Cei, a nome dei Vescovi italiani, si legge in una nota, “esprime vicinanza a Papa Francesco, dal pomeriggio di oggi al Policlinico Universitario Agostino Gemelli, assicurando la preghiera corale delle Chiese in Italia. Nell’augurare al Santo Padre una rapida ripresa, la Presidenza affida al Signore i medici e il personale sanitario che, con professionalità e dedizione, si prendono cura di Lui e di tutti i pazienti”.

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