Metromare. Nuove stazioni a Giardino di Roma e Mezzocamino: a che punto siamo

Ostia – Si è tenuto venerdì 20 settembre, in Regione Lazio, l’incontro tra i Comitati Pendolari Roma Lido e Roma Nord con vertici aziendali di Astral, alla presenza dell’assessore regionale ai Trasporti Fabrizio Ghera. Un incontro di cui in parte vi abbiamo già parlato (leggi qui e leggi qui). Tanti i temi sul tavolo, in particolare quelli relativi alla Metromare, che spesso sale alla ribalta della cronaca per i suoi disservizi. Fari puntati sulle nuove stazioni di Giardino di Roma e Mezzocamino, quest’ultime inserite nel Decreto Giubileo e a cui il Faro online ha dato ampio spazio (leggi qui). Ma grossa attenzione è stata posta anche sulla stazione di Acilia Sud e Tor Di Valle. Ma anche su molto, molto altro.

Nuove stazioni della Metromare

A quanto si apprende, il Comitato ha domandato ad Astral sulle stazioni Giardino di Roma e Mezzocammino, di cui ci sono finalmente le coperture economiche (rispettivamente 5 e 7 milioni di euro) e la disponibilità a procedere celermente da parte di Astral, anche utilizzando soggetti esecutori nel frattempo individuati con Accordi Quadro.

Secondo Astral, è necessario fare il progetto esecutivo per entrambe le stazioni entro fine anno, per impegnare i fondi previsti dal Dpcm di inizio Giugno 2023, che pone il limite di fine 2023 per tale adempimento. Giardino di Roma partirà subito dopo l’approvazione del progetto esecutivo. Per Mezzocammino, invece, Astral deve fare alcune verifiche con il Consorzio Mezzocammino e verificare anche i soldi disponibili. La stazione di Mezzocammino si farà al margine nord-occidentale del quartiere, nell’area antistante via di Trafusa, dove però va fatta una verifica sul parcheggio già esistente, asfaltato e illuminato, posto vicino ad un asilo, che secondo Astral sarà utilizzato anche da altra struttura, prevista li accanto dal Dipartimento Urbanistica di Roma Capitale.

Il Comitato ha sottolineato che il parcheggio lì esiste da lunghi anni e può essere usato in funzione della nuova stazione. Ha anche chiesto conferma su via di Trafusa, dato che sono circolate voci di uno spostamento della fermata più verso Vitinia (che già è dotata di fermata Roma Lido) in fondo a via di Mezzocammino, sull’area privata prima utilizzata come sfasciacarrozze.

Astral ha smentito categoricamente perché tale location comporterebbe una impegnativa modifica alla viabilità di zona, smantellando una rotatoria e creando una strada di accesso all’eventuale parcheggio sul terreno dell’ex sfascio e, soprattutto, si troverebbe su un tratto di binari della Lido in curva, e quindi non autorizzabile per motivi di sicurezza ferroviaria.

Acilia Sud – Dragona

Per Acilia Sud i lavori sono in linea con i tempi previsti. La fine lavori è prevista per Aprile 2024 (NdR. In realtà in passato Astral aveva dato indicazioni di fine lavori per autunno 2023, poi slittati a primavera 2024). Dopo il termine lavori la Regione provvederà al collaudo opere civili (maggio 2024) e successivamente ci sarà il collaudo finale di Ansfisa per l’autorizzazione all’apertura all’esercizio ferroviario passeggeri, previsto per settembre 2024. Dopo di che ci sarà l’apertura al pubblico.

Il Comitato Pendolari sottolinea che, causa i ritardi di anni e la lentezza del Comune a fare la sua parte di opere, la Stazione di Acilia sud-Dragona aprirà senza le necessarie opere di accesso e adeguati parcheggi di scambio.

Castel Fusano e Stella Polare

Il Comitato ha domandato anche sui lavori nelle stazioni, con particolare riferimento ai lavori di Castel Fusano e Stella Polare, dove le manutenzioni in corso hanno demolito i precedenti rivestimenti pregevoli, per sostituirli con un banale intonaco. Le stazioni avevano pilastri rivestiti di granito e i sottopassi rivestiti di mosaico vetroso.

Nonostante le insistenze di creare sessione di ascolto dei Comitati prima di passare alle fasi esecutive, come più volte chiesto e in parte promesso da Mallamo in passato, Astral ha negato qualsiasi incontro preventivo con le realtà locali, sui progetti di manutenzione delle stazioni. Mallamo ha solo concordato che il Comitato può incontrare l’arch. Sperati di Astral, direttore dei lavori, per avere spiegazioni.

Il Comitato ha fatto presente anche il tema della sicurezza e dell’igiene nei sottopassi di alcune stazioni, che sono non presidiate dal personale Astral e non vedono neppure la presenza di vigilantes.

Astral ha risposto che non è tema di competenza dei vigilantes e che si potrebbe installare delle telecamere. La risposta del Comitato è stata che le telecamere non servono a granché e comunque solo a posteriori, a fatto compiuto, certamente non sono in grado di prevenire alcunché.

Preso atto della lentezza con cui stanno procedendo i lavori in tutte le stazioni fino ad ora oggetto di interventi di ristrutturazione, associabile soprattutto alle scarse unità di personale impiegate ogni giorno feriale in cantiere dalle ditte edili, il Comitato ha chiesto che nelle fermate ove è prevista la ristrutturazione dei servizi igienici, spesso inagibili da tempo, i cantieri prevedano l’installazione di bagni chimici, per tutto il periodo di cantiere, per evitare “latrinai pubblici” come quello che si è venuto a creare, ad esempio, nel sottopasso di destra uscendo da Lido Ostia Centro.

Stazione di Tor di Valle

E’ stato chiesto se per Tor di Valle, con la stazione funzionante, fosse possibile anticipare la fruizione degli ascensori.  La risposta – sottolinea il Comitato – quando si è chiesto il dettaglio di quale delle due banchine, quella per Roma  o quella per Ostia, avrebbero visto attivare gli ascensori/scale mobili, è stata molto vaga, e dunque negativa.

Eur Magliana, Basilica San Paolo, Lido centro e Casal Bernocchi

Gli ascensori di Magliana e Basilica San Paolo sono in capo ad Atac e la stessa Ansfisa riconosce Atac come referente. Sono stati rivisti tutti i progetti, lasciati da Atac ad Astral e rimasti fermi a lungo. A Stella Polare sono stati riattivati da alcuni giorni; Cristoforo Colombo riaprirà a breve (collaudo effettuato). Mentre per Lido Centro e Casal Bernocchi sono stati approvati i progetti e sono interventi residui di poca durata, cui seguirà nell’ordine il collaudo per l’emissione del nulla ostia di autorizzazione di Ansfisa. Astral ha dato comunque priorità alle scale mobili, che a novembre 2022 erano ferme per il 50%, in attesa di collaudo da Ansfisa, che non aveva ricevuto la relativa documentazione.

Il Comitato non comprende quale logica abbia portato a privilegiare una fermata che, al di là della non elevata frequentazione, non abbisogna attualmente di ascensori funzionanti, in quanto le scarse corse Cotral, in arrivo una per volta in stazione, vengono tutte attestate al medesimo binario n.1, dove un soggetto portatore di handicap motorio o comunque P.M.R. può agevolmente scendere dal treno “a livello” della banchina di uscita. Il Responsabile impianti Astral ha ammesso che non gli era stata rappresentata dalla Azienda tale scaletta e le sue motivazioni.

Stazione nuova di piazzale Flaminio

Spostiamoci più verso Roma, con tema specifico sulla stazione nuova di piazzale Flaminio. La sede identificata per gli uffici del CNEL necessita di copertura finanziaria che attualmente non è presente, pertanto i lavori sono ancora fermi. Astral ha scritto alla Presidenza del Consiglio dei Ministri chiedendo la copertura e sono in attesa di riscontro. Per quanto riguarda il lavori della vecchia stazione Flaminio (l’attuale) è stato fatto bando di gara per 12 milioni di euro il cui iter è in corso.

Aumento su biglietti e abbonamenti

Il comune domanda del Comitato sul previsto aumento di biglietti ed abbonamenti slittato a gennaio, su cui il Comitato si è espresso negativamente. La Regione ha sottolineato come ci sia uno studio in corso, e verificherà di non aumentare gli abbonamenti, ma solo i biglietti. Il problema è di trovare i soldi per coprire i mancati incassi diretti attesi da tariffe del sistema Metrebus in caso di rinuncia agli aumenti. Atac e Comune chiedono i soldi.

Al termine dell’incontro il Comitato ha presentato ad Astral la copia cartacea della richiesta di accesso agli atti, già inoltrata via web nel mese scorso, e riguardante una serie di documenti non presenti sul sito Astral e riguardante contratti di appalto e disposizioni operative riguardanti i lavori in corso.

Metro A

Il Comitato ha posto l’accento sulla richiesta dei 2 treni dalla Metro A, richiesta per iscritto dalla Regione al Comune, su cui finora non ci sono state risposte. Questo in quanto i primi treni nuovi si vedranno solo nel 2025, cioè fra 2 anni: la richiesta dei 2 treni è l’unica soluzione in grado di alleviare le sofferenze dei viaggiatori in questo periodo.

Secondo la Regione, tuttavia, ik Comune è stato sollecitato più volte (verbalmente), ma nonostante ciò non sono pervenute risposte.

Lavori in carico a Rfi

La Regione Lazio ha trovato i fondi relativi agli incrementi dei costi tramite fondi FSC che sono in corso di approvazione (l’iter richiede circa 2 mesi). Si spera di far partire i lavori entro la fine del corrente anno. Questa situazione è la più critica e i comitati hanno richiesto di accelerare vista anche la situazione in cui versa RFI stessa.

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