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Ostia, sequestrata la pineta di Procoio dopo il massiccio taglio degli alberi

12 marzo 2020 | 12:28
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Ostia, sequestrata la pineta di Procoio dopo il massiccio taglio degli alberi

Dopo il rapporto dei Carabinieri Forestali la Procura della Repubblica di Roma ha messo sotto sequestro la pineta di Procoio

Ostia – La pineta di Procoio è sottoposta a sequestro penale. Dopo il rapporto presentato dai Carabinieri Forestali sul tipo di sfoltimento attuato all’interno del bosco da parte della proprietà, che è privata, la magistratura è intervenuta.

Il decreto di sequestro preventivo è datato 9 marzo. A essere interessata dal provvedimento è la zona di Riserva del Litorale compresa tra via del Mar Rosso, via dei Pescatori e via di Castel Fusano, oggetto di taglio di alberi e grossi rami che, secondo associazioni e comitati di quartiere, è stato eseguito in modo indiscriminato e dannoso nei confronti dell’ambiente. Nel gennaio 2020 (leggi qui) i Carabinieri Forestale avevano inviato in proposito una specifica informativa di reato al Tribunale di Roma.

L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico onlus, che – al pari di altre associazioni e comitati ambientalisti (es. i G.U.F.I., Comitato Salviamo Procoio) – ne aveva richiesto l’intervento con l’istanza di accesso civico, informazioni ambientali e adozione degli opportuni provvedimenti inoltrata (4 novembre 2019) alle amministrazioni pubbliche, alla polizia giudiziaria e alla magistratura competenti, esprime la propria soddisfazione per i controlli svolti e il provvedimento di sequestro adottato, finalizzato a impedire ulteriori danni al patrimonio ambientale. La proprietà aveva risposto (leggi qui) che “non si è trattato di disboscamento ma di intervento selvicolturale”.

Il cartello di sequestro apposto all’ingresso della pineta di Procoio

Coinvolti dall’azione ecologista il Ministero per i beni e attività culturali e il Ministero dell’ambiente, la Regione Lazio, la Soprintendenza per archeologia, belle arti e paesaggio di Roma, i Carabinieri Forestale, il Comune di Roma Capitale, l’Organo di gestione della Riserva naturale statale del Litorale Romano, informata per opportuna conoscenza la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma. Eminenti personalità scientifiche (leggi qui) si erano espresse contrarie alla modalità attuate nel taglio degli alberi. Al contrario il WWF Litorale (in questo articolo) aveva espresso un parere positivo verso l’operazione.

Si tratta di uno dei pochi lembi di bosco misto mediterraneo sopravvissuti lungo la costa laziale, scampato a speculazione immobiliare, bonifiche, realizzazione dell’aeroporto internazionale di Roma-Fiumicino – dichiarano dal Gruppo d’Intervento Giuridico Onlus – Il taglio boschivo in corso sembra in relazione con un piano di prevenzione incendi proposto dalla Proprietà Aldobrandini e approvato con nullaosta dell’Organo di gestione della Riserva naturale statale del Litorale Romano del febbraio 2019, previ vari pareri positivi condizionati da parte della Commissione di riserva della Riserva naturale statale del Litorale Romano al termine di lunga e complessa procedura”.

La Regione Lazio – D.G. Politiche Abitative, Pianificazione Territoriale, Paesistica e Urbanistica aveva comunicato (nota prot. n. 892902 del 6 novembre 2019) che la Città metropolitana di Roma Capitale, delegata in materia di risorse agro-forestali (regio decreto legge n. 3267/1923 e s.m.i.; legge regionale Lazio n. 39/2002 e s.n.i.; regolamento regionale n. 7/2005) aveva autorizzato l’intervento di diradamento e messa in sicurezza antincendio nel bosco misto con determinazione dirigenziale n. 6/1122 del 25 luglio 2019, previa conferenza di servizi semplificata in modalità asincrona durante la quale sono stati acquisiti i pareri di legge.

Carabinieri Forestale – Comando per la Tutela della Biodiversità e dei Parchi avevano ribadito l’urgenza degli interventi a fini di salvaguardia antincendio (nota prot. n. 322380 del 26 aprile 2019), mentre il Parco archeologico di Ostia antica (organo delegato in tema di tutela paesaggistica) aveva espresso il proprio parere positivo con nota prot. n. PA-OANT 2579 del 6 giugno 2019. Fondamentale, quindi, accertare se i lavori fossero o meno rispettosi di autorizzazioni e prescrizioni.                                                       La Riserva naturale statale del Litorale Romano è tutelata con vincolo paesaggistico (decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.), rientra nel sito di importanza comunitaria (S.I.C.) “Macchia Grande di Focene e Macchia dello Stagneto” (codice IT6030023) ai sensi della direttiva Habitat (n. 92/43/CEE).

L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico onlus esprime il proprio plauso per i provvedimenti finalizzati al rispetto della legalità ambientale.