Fiumicino, Palafersini: cosa c’è dietro il finanziamento mancato

8 marzo 2021 | 14:45
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Fiumicino, Palafersini: cosa c’è dietro il finanziamento mancato

A tre anni dall’ordinanza di chiusura del Palafersini è polemica sui fondi per il ripristino del palazzetto dello sport.

Fiumicino – 1.496.579,86 euro: è questa la cifra necessaria (e preventivata) per i lavori di recupero del Palafersini, il palazzetto dello sport di Fiumicino che, chiuso per ordinanza sindacale l’11 novembre del 2017 (leggi qui) è, a tutt’oggi, ancora chiuso e in attesa dei lavori di ristrutturazione, nonostante esista già un progetto approvato per il suo recupero (leggi qui).

Le vicissitudini del Palafersini, nel corso degli ultimi tre anni, sono tornate più volte alla ribalta dell’opinione pubblica, spesso a causa dello stato di degrado in cui versava il palazzetto, arrivato ad essere perfino ricovero di alcuni senzatetto (leggi qui).

Ora il Palafersini sembra essere tornato sotto i riflettori della cronaca e dell’agenda politica: motivo di tanta attenzione la provenienza di fondi necessari agli interventi di recupero del palazzetto dello sport.

In un primo momento (esattamente il 13 marzo del 2019) l’Amministrazione comunale, infatti, aveva dichiarato l’arrivo di fondi da parte del Ministero dell’Interno che avrebbero permesso l’adeguamento e la messa a norma dell’edificio (leggi qui).

A contestare questa dichiarazione, è di questi ultimi giorni invece la denuncia da parte degli esponenti dell’opposizione di una ristrutturazione del Palafersini a spese del Comune, con l’accensione di un mutuo “che – affermano gli esponenti della Lega – graverà sulle casse comunali” (leggi qui).

Ma come stanno veramente le cose? Da dove verranno i fondi per la ristrutturazione della struttura? Nel tentativo di fare chiarezza sulla vicenda ilfaroonline.it è andato a “frugare nelle scartoffie” e proprio dalle carte è emerso che il Ministero è stato di fatto interpellato per reperire i fondi necessari al restauro del Palafersini. Poi però…

La storia del finanziamento

Ma è necessario procedere con ordine. In primo luogo per quanto riguarda l’importo per i lavori di recupero: a stabilire la cifra è lo stesso Programma triennale delle opere pubbliche del Comune di Fiumicino, così come è possibile leggere nella sezione Amministrazione Trasparente, e che riporta al punto 29 l’intervento denominato “recupero Impianto Pala Fersini” e nella stima dei costi (ascritti all’anno 2020) l’importo di euro 1.496.579,86.

Programma triennale delle opere

Nella colonna “tipologia di apporto capitale” si legge la voce mutuo, non si parla quindi di fondi provenienti dal Ministero dell’Interno.

Eppure a quanto risulta dall’Allegato 1 al Decreto 23 febbraio 2021 del Ministero degli Interni, Dipartimento per gli affari interni e territoriali, il Comune di Fiumicino ha trasmesso, il 14 settembre 2020, istanza per l’assegnazione di un contributo, per l’anno 2021, corrispondente esattamente all’importo relativo al recupero dell’impianto sportivo.

Come si legge nel testo dello stesso Decreto, “nel medesimo Allegato 1 sono evidenziate le richieste escluse dalla procedura di attribuzione del contributo, e quindi inammissibili, per le motivazioni ivi indicate”.

Qualche colonna più avanti, infatti, nello stesso foglio si legge che la domanda di contributo rientra tra quelle “escluse”: la motivazione – come si legge sempre nel documento – è la mancata “compilazione nel Bdap – Mop (Banca dati delle amministrazioni pubbliche – Monitoraggio opere pubbliche ndr) del piano dei costi e dell’iter procedurale”.

Allegato 1 Decreto 23 febbraio

Per spiegare meglio la dicitura presente nell’allegato è necessario chiarire che il Monitoraggio Opere Pubbliche della Banca Dati delle Amministrazioni Pubbliche è un sistema finalizzato a raccogliere tutte le informazioni necessarie per tracciare il ciclo della spesa per opere pubbliche in Italia; per piano dei costi si intende l’articolazione anno per anno dei costi economici del progetto, mentre per iter procedurale si intende la descrizione della tempistica previsionale ed effettiva di espletamento delle varie fasi in cui risulta articolato il progetto.

Ecco quindi che – confrontando date e cifre – la vicenda da risulta chiara nel suo dipanarsi. La necessità di ristrutturare il Palafersini, la quantificazione della cifra, la richiesta al Ministero, il diniego e infine l’accensione di un mutuo. Niente fondi ministeriali per il palazzetto dello sport quindi: la ristrutturazione, quando ci sarà, sarà a carico delle casse comunali. Ma – va detto – è comunque la scelta giusta: lasciar deperire l’unica vera struttura pubblica dedicata allo sport a Fiumicino sarebbe un peccato.
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