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“Gli rompiamo le ossa”: sventato dal Ros un attentato mafioso contro Mario Baccini

13 febbraio 2022 | 19:44
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“Gli rompiamo le ossa”: sventato dal Ros un attentato mafioso contro Mario Baccini

Baccini considerato dal gruppo criminale un ostacolo per la vicenda di una nobildonna romana e di un conto in sospeso con una banca

Minacce a Baccini, da padre e figlio mafiosi, per risolvere un contenzioso da 16 milioni di euro; dietro, la vicenda di una nobildonna romana che aveva un conto in sospeso con una filiale bancaria e l’impossibilità di ottenere scorciatoie illegali.

Oggetto di tali “attenzioni” – secondo quanto riporta Il Corriere della Sera(leggi qui) – era appunto Mario Baccini, che evidentemente risultava essere un problema per le richieste criminali. Protagonisti delle minacce Giuseppe Guttadauro, 73 anni, e il figlio maggiore.

I due, secondo le ricostruzioni dei Ros, erano pronti ad eliminare ogni ostacolo, compreso l’ex ministro Mario Baccini. Con Guttadauro senior determinato: “Se poi a Baccini gli si devono rompere le corna per davvero, gliele rompiamo”.

Minacce non arrivate a destinazione, ma circostanziate e preoccupanti. “Apprendo con preoccupazione dalla stampa che ci sarebbe stato contro di me una pianificazione di attentato da parte di un noto gruppo mafioso, secondo cui sarei stato ostacolo per i loro affari – ha dichiarato Mario Baccini -. Ringrazio i Ros, i Carabinieri insieme alla magistratura per aver sventato questa azione criminale e perseguito questi soggetti”.

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