L'anniversario

Un anno fa la strage di Ardea, le perizie sui corpicini di Daniel e David: sono morti senza soffrire

13 giugno 2022 | 06:33
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Un anno fa la strage di Ardea, le perizie sui corpicini di Daniel e David: sono morti senza soffrire

E’ passato un anno esatto da quella maledetta domenica di inizio estate. Ma solo di recente è stata depositata la consulenza medico legale

Ardea – Un anno. Sono già passati dodici mesi da quella maledetta domenica mattina. Il 13 giugno del 2021 i fratellini Daniel e David Fusinato, di 10 e 5 anni, sono stati uccisi mentre stavano giocando a Colle Romito dove vivevano con i genitori.

Una tragedia assurda quella che ha colpito la famiglia Fusinato e non solo. Perché in aiuto dei due ragazzini è accorso un 84enne, Salvatore Ranieri, che, nel tentativo di salvare la vita ai due bambini, è stato freddato anche lui con un colpo di pistola.

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A esplodere i colpi mortali è stato il 35enne Andrea Pignani, ingegnere informatico, il quale, una volta compiuta la strage, è tornato a casa si è chiuso nella sua stanza e si è suicidato.

Sgomento e incredulità per una vicenda che ha segnato la comunità di Ardea. Tante le domande che sono nate dopo la strage. Prima tra tutte: si poteva evitare? Ma oltre ai dubbi, le indagini. Un’attività investigativa serrata che è tutt’ora in corso per stabilire eventuali responsabilità.

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Solo di recente è stata depositata la consulenza medico legale. Esami autoptici sui corpi delle tre vittime e anche su quello dell’assassino. Una perizia che, forse, dà un po’ di sollievo sottolineando che i due bimbi sono morti quasi sul colpo, senza soffrire. Un unico colpo quello mortale che ha raggiunto entrambi al petto e da una distanza ravvicinata. Mentre è in testa che è stato colpito l’anziano che, purtroppo inutilmente, con il suo corpo ha cercato di proteggere i due bambini. Mentre il killer suicida si è esploso un colpo alla testa.

Adesso non resta che aspettare l’esito degli accertamenti peritali sul cellulare e sui pc del Pignani. Accertamenti per i quali il legale della famiglia Fusinato, l’avvocato Diamante Ceci, ha nominato un consulente di parte, il dottor Marco Zonaro. Ma per motivi investigativi la perizia non è stata ancora messa a disposizioni delle parti. Perché le indagini proseguono in cerca di risposte e, probabilmente, di responsabilità. L’avvocato Ceci, ancora una volta, ha rimarcato la sua “fiducia nella magistratura e nelle attività investigative della Procura”.

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Tutto questo mentre per Domenico Fusinato, il papà di Daniel e David, che ad Ardea aveva scelto di trascorrere il periodo in cui era stato ristretto ai domiciliari per garantire più tranquillità alla sua famiglia, solo qualche mese fa è arrivata la sentenza di assoluzione della Corte d’Assise d’Appello. Un pronunciamento che fuga ogni dubbio circa eventuali coinvolgimenti dell’uomo in illeciti. Un successo amaro per l’uomo che ora aspetta giustizia per i suoi due bambini.

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