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Atletica, al Meeting di Savona Furlani vola a 8,44 ma il vento annulla il record

24 maggio 2023 | 20:54
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Atletica, al Meeting di Savona Furlani vola a 8,44 ma il vento annulla il record

Weir firma 21,60 nel lancio del peso. Sibilio rientra con una grande prestazione negli ostacoli

Savona – Sarebbe stato il record del mondo under 20 del salto in lungo, senza quel filo di vento di troppo. Clamoroso Mattia Furlani al Meeting di Savona: il 18enne fuoriclasse azzurro centra un enorme 8,44, agevolato da un vento di +2.2, leggermente superiore rispetto al 2.0 consentito.

È strepitosa la prestazione del lunghista delle Fiamme Oro che al secondo salto atterra a una misura che, qualora fosse stata omologabile, avrebbe superato l’8,35 del primato mondiale U20 del russo Sergey Morgunov (2012) e avrebbe avvicinato il record italiano assoluto di 8,47 che il suo mito Andrew Howe firmò in occasione dell’argento ai Mondiali di Osaka del 2007.

In termini statistici, è comunque il miglior salto della storia per un atleta under 20 considerando ogni condizione (salti regolari e ventosi), meglio dell’8,40 di Kareem Streete-Thompson (1991, vento +3.2) e dell’8.35 di sua maestà Carl Lewis (1980, +2.2). Numeri che da soli dicono già tutto sulla grandezza del salto trovato da Furlani al Memorial Ottolia, al secondo turno della sua serie, dopo aver già mostrato tutto il proprio talento in un nullo molto lungo al primo ingresso in pedana. In archivio restano comunque gli otto metri tondi (8,00) del quarto salto, vicini al personale di 8,04 della scorsa stagione.

Tra gli altri risultati principali, in chiave azzurra spicca il 21,60 del campione europeo indoor del peso Zane Weir, con Leonardo Fabbri a 21,09. Molto positivo il ritorno di Alessandro Sibilio dopo l’infortunio della passata stagione: è secondo nei 400hs con 48.72 nel duello con il qatarino Abderrahman Samba. Due lampi nello sprint: nei 200 il cubano Reynier Mena con 19.95 (+1.6), nei 100 la britannica Daryll Neita con 10.97 (+1.0). Ventosi i 100 maschili con il 9.94 del britannico Reece Prescod (+2.7) e tra gli azzurri il 10.08 del campione olimpico della staffetta Lorenzo Patta (terzo) e il 10.17 dell’altro olimpionico Filippo Tortu (10.17 dopo il 10.16 della batteria, sempre con +2.7). A proposito di 4×100 d’oro a Tokyo, vittoria e personale per Fausto Desalu nel secondo test sui 400 metri (46.15).

Furlani Show: “Sono impazzito quando ho letto 8,44” – “No, devo ancora realizzare quello che ho fatto, sono impazzito quando ho visto la misura di 8,44 – esulta Furlani, applaudito da Howe sulla pagina Instagram di Atletica Italiana (“Fenomeno”, ha commentato Andrew, reatino come lui) – Il vento è uscito sul tabellone poco dopo, ma questo non ha cambiato la mia reazione, è una prestazione grandissima e sono veramente felice perché ho lavorato tanto per preparare la stagione estiva. Ho migliorato tante cose, a partire dalla rincorsa. Ho messo dentro molta più forza di quanta ne avessi prima. Anche il primo salto, seppur nullo, era molto lungo e in quel caso non era ventoso. A Savona ho trovato una pedana veramente ottima. Ora pensiamo agli appuntamenti della stagione: gli Europei U20 di Gerusalemme ad agosto restano il mio obiettivo ma ora possiamo fare un pensierino anche ai Mondiali di Budapest”. Sulla pedana della Fontanassa anche il 7,96 (+1.6) del sudafricano Ruswahl Samaai, il 7,85 (+1.7) del francese Jean Pierre Bertrand e il 7,65 (+1.0) del finalista olimpico Filippo Randazzo (Fiamme Gialle).

100 Metri: Prescod Nel Vento, Neita sub-11 – Con tanto vento a favore si abbatte il muro dei dieci secondi nei 100 metri. A farlo, in finale, è il britannico Reece Prescod con 9.94 (+2.7). Si corre sul rettilineo opposto al principale, come spesso accade a Savona, in uno scenario fantastico con l’azzurro del mare alle spalle. Il miglior tempo del primo turno maschile, con entrambe le batterie ventose, lo firma il ghanese Benjamin Azamati (9.99/+2.7) che precede nella prima delle due Yupun Abeykoon (Nissolino Sport, 10.04) e i campioni olimpici Lorenzo Patta (Fiamme Gialle, 10.09) e Filippo Tortu (Fiamme Gialle, 10.16). Nella seconda batteria, viziata da +2.4 di vento, il britannico Reece Prescod (Assindustria Sport) comanda con 10.06 davanti all’ivoriano Arthur Cissé (10.07). Poco più di un’ora dopo la brezza è sempre oltre il consentito. Alle spalle di Prescod chiudono Abeykoon (10.01), Cissé (10.03), Patta (10.08), Azamati (10.11) e Tortu (10.17), stavolta più reattivo in partenza rispetto alla batteria ma senza brio sul lanciato. Al femminile c’è da registrare lo stop di Zaynab Dosso (Fiamme Azzurre) che avverte un fastidio muscolare alla gamba destra durante l’ultima uscita dal blocco in riscaldamento e rinuncia a gareggiare: in evidenza la britannica Daryll Neita (Assindustria Sport) che porta il record del meeting sotto gli undici secondi con 10.97 (+1.0) dopo l’11.06 (+1.1) della batteria.

In pista: il cubano mena 19.95 – Troppo vento anche nei 200 metri femminili: la britannica campionessa del mondo di Doha 2019 Dina Asher-Smith primeggia in 22.61, crono agevolato da un vento di +2.3: sarà tra le star del Golden Gala Pietro Mennea il 2 giugno a Firenze. Tiene bene sul rettilineo l’azzurra Dalia Kaddari (Fiamme Oro) che scende sotto i ventitré (22.95) mentre l’altra staffettista primatista italiana Vittoria Fontana si esprime in 23.24. Al maschile, qui con brezza entro il consentito, detta legge il cubano Reynier Mena, rasoiata sotto i venti secondi con 19.95 (+1.6) per staccare il dominicano Yancarlos Martinez (20.44). Nel giro di pista, Fausto Desalu (Fiamme Gialle) beffa tutti gli specialisti dei 400: il campione olimpico della 4×100 imposta una prima parte di gara più esuberante rispetto al debutto di Firenze e poi si difende nel finale, migliorando di due centesimi (46.15) il crono del 7 maggio e respingendo il tentativo di rientro di Edoardo Scotti (Carabinieri, 46.27) e Brayan Lopez (Fiamme Azzurre, 46.33). Tra le donne, nei 400, è terza l’azzurra Alice Mangione (Esercito) con 52.25, quarta l’altra medagliata della staffetta di Istanbul Anna Polinari (Carabinieri, 52.38), mentre le prime due piazze le guadagnano la britannica Laviai Nielsen (51.60) e la polacca Justyna Swiety-Ersetic (52.18).

Ostacoli: Samba vs Ale – Un rientro convincente, utile per prendere confidenza con la nuova ritmica e per ritrovare le sensazioni dopo quasi due anni senza gare sui 400hs, specialità di cui è finalista olimpico. Piace, al rientro, Alessandro Sibilio (Fiamme Gialle), lucido, incisivo, combattivo, alla terza prestazione in carriera con 48.72. L’ostacolista napoletano delle Fiamme Gialle è protagonista di un bel duello con il qatarino Abderrahman Samba, bronzo mondiale di quattro anni fa a Doha, vincitore oggi con 48.56 al termine del testa a testa sul rettilineo. “Ho interpretato perfettamente i primi sei ostacoli”, la soddisfazione di Sibilio. Tra le donne si migliora Alice Muraro (Atl. Vicentina) con 56.70, meglio dell’argento europeo indoor con la staffetta Eleonora Marchiando (Carabinieri) seconda in 56.87. Eolo (+2.5) vanifica il 13.45 di Lorenzo Simonelli (Esercito) nei 110hs. Il quarto classificato degli Euroindoor di Istanbul è pulito fino all’ultimo ostacolo, colpito, ma senza intoppi particolari: di rimonta emerge nelle ultime tre barriere il sudafricano Antonio Alkana che si prende la leadership con 13.32. Un centesimo divide due azzurri: 13.46 per Hassane Fofana (Fiamme Oro). È omologabile invece il 12.80 della finlandese Reetta Hurske, al primato del meeting con 12.80 sfruttando tutto il vento a disposizione (+2.0): le azzurre timbrano 13.05 (Elisa Di Lazzaro, Carabinieri, terza) e 13.15 (Nicla Mosetti, Bracco Atletica, quinta).

Triplo: rientra Derkach – Non c’erano particolari ambizioni per Dariya Derkach, al rientro dopo l’operazione per una borsite al tallone. L’argento europeo indoor del triplo parte dal quinto posto con 13,37 (+1.1) saltando con rincorsa ridotta di 12 passi, nella gara vinta da Thea Lafond (Dominica) con 14,68 (+2.9). Ventoso ma vicino ai quattordici metri il 13,99 di Ottavia Cestonaro (Carabinieri, +2.5).

Peso: Weir di Ferro – Solido, solidissimo. Ancora un ruggito dell’oro europeo indoor del peso Zane Weir: dopo il 21,74 di sabato ad Halle, il lanciatore delle Fiamme Gialle si conferma con due lanci non lontani da quella prestazione, sottolineando la sua costanza di rendimento e la stabilità su misure eccellento. Il migliore è il 21,60 del quinto turno, due centimetri in più del 21,58 del lancio precedente. Nella sua serie anche un 21,14 iniziale e tre nulli. È secondo Leonardo Fabbri (Aeronautica) che supera i ventuno metri con 21,09 e mette in fila gli avversari internazionali Scott Lincoln (Gran Bretagna, 20,50), Roman Kokoshko (Ucraina, 20,31) e Kyle Blignaut (Sudafrica, 20,29). Al personale Riccardo Ferrara (Carabinieri) con 20,14.

(Fonte fidal.it)

(foto Colombo/Meeting di Savona)

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