Gmg, un viaggio di fede. Diario di bordo, giorno 5: alla Veglia contagiati dalla gioia

Lisbona – Aveva ragione Papa Francesco, che proprio ieri sera ha detto a oltre un milione di giovani che “la gioia è contagiosa, è missionaria” (leggi qui).

I giovani delle diocesi di Porto-Santa Rufina e Civitavecchia-Tarquinia, che ieri erano presenti al Parque Tejo di Lisbona per la Veglia della Gmg, sono stati contagiata dalla gioia.

Tra sorrisi e la voce a tratti rotta dall’emozione, raccontano così quello che hanno vissuto nella notte, trascorsa all’aperto, sotto la grande croce luminosa che domina, assieme al ponte Vasco de Gama, il “Campo della Grazia”: “Il clima è bellissimo. Si respira tanta spensieratezza, si sta bene. Non interessa il pensiero degli altri, si fa amicizia con tutti. Qui c’è tutto il mondo, tutti sorridono: è la faccia più bella del pianeta”.

La Veglia, però, è stata solo la ciliegina sulla torta di una giornata che è iniziata, come le altre da quando sono partiti, molto presto. con la messa insieme a tutti i giovani provenienti dalle diocesi del Lazio nel posto in cui alloggiano, ovvero la parrocchia di Cristo Re a Portela.

La parrocchia è molto vicino al parco in cui si svolge la Veglia. Per questo, “nel tempo che ci separava dall’apertura dei gate abbiamo provato a fare un giro a Lisbona centro, ma quando ci siamo resi conto della ressa di pellegrini che andavano in direzione opposta alla nostra sulla metro, abbiamo scelto di tornare indietro. Abbiamo preso il kit del pranzo, pranzato e poi ci siamo avviati ai gate in un fiume infinito di giovani di tutto il mondo”.

Il sole rovente non sembra pesare. Raggiunto il settore, è partita l’esplorazione: “Abbiamo conosciuto altri giovani in attesa della Veglia. E’ stato un momento particolare perché c’è stata la possibilità di scambiare parole con tanti ragazzi con in quali è nata subito un’amicizia”.

Al tramonto, l’arrivo del Papa segna l’inizio della festa: Francesco passa in papamobile a pochi metri da loro. Li saluta con la mano, loro ricambiano con urla di gioia. “Mi piace il chiasso che state facendo” aveva detto il primo giorno. Sicuramente Bergoglio lo ha pensato anche ieri. Ai canti segue il silenzio dell’adorazione eucaristica. Il Papa torna in Nunziatura, dove trascorre la notte. Loro, i giovani, restano all’addiaccio. La Veglia, infatti, continua. Il sole sorge. E’ il giorno del gran finale, quello della messa di chiusura e dell’annuncio della prossima Gmg.

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