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Australian Open 2024, Sinner affonda Djokovic: “In finale darò il massimo, è la prima in uno Slam”

26 gennaio 2024 | 09:31
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Australian Open 2024, Sinner affonda Djokovic: “In finale darò il massimo, è la prima in uno Slam”

L’Azzurro batte il numero uno al mondo per la terza volta di fila. Ora uno tra Medveved e Zverev

Melbourne, 26 gennaio 2024 –  – Jannik Sinner batte Novak Djokovic in semifinale agli Australian Open 2024 e vola in finale. L’azzurro, numero 4 del mondo, oggi 26 gennaio supera il serbo, numero 1 del ranking, per 6-1, 6-2, 6-7 (6-8), 6-3 in 3h21′ e per la prima volta in carriera giocherà una finale in un torneo dello Slam. Il 22enne altoatesino si aggiudica la sfida sul campo della Rod Laver Arena con una prova quasi perfetta: non concede nemmeno una palla break al miglior giocatore del mondo, che ingrana solo a sprazzi e incappa in 54 errori gratuiti. Sinner sbaglia meno (28 errori non provocati), attacca al momento opportuno (15 punti a rete su 18 discese) e ottiene punti importanti dal servizio (9 ace) anche se la percentuale di prime palle rimane rivedibile (58%). Domenica 28 gennaio – nella mattinata italiana – Sinner affronterà il vincente della seconda semifinale, in programma tra il russo Daniil Medvedev e il tedesco Alex Zverev.

Sinner è il quinto giocatore italiano a raggiungere una finale Slam nel singolare maschile, il nono complessivo tra uomini e donne. All’età di 22 anni e 165 giorni, è il più giovane finalista in singolare maschile all’Australian Open. Djokovic, vincitore 10 volte a Melbourne, perde per la prima volta una semifinale nello Slam australiano.

“E’ stata una partita durissima”. Jannik Sinner esulta dopo la vittoria in 4 set su Novak Djokovic nella semifinale degli Australian Open 2024. Il successo contro il serbo, numero 1 del mondo, spalanca all’azzurro le porte per la prima finale in un torneo del Grande Slam.

“Ho iniziato benissimo nei primi due set, Nole ha sbagliato tanto. Ho sbagliato un match point nel 3°, ma volevo essere pronto per il set successivo. Ho iniziato alla grande e non vedevo l’ora di giocare questa partita”, dice Sinner.

“Avevo perso con Nole a Wimbledon, ho imparato da quella partita. Fa parte del mio processo di crescita –prosegue il numero 4 del mondo-. Giochiamo in modo simile, la risposta è il nostro punto forte. Cercavo di far partire lo scambio, non dico le tattiche perché ho la sensazione che faremo qualche altra partita contro. Mi ero allenato con Djokovic quando avevo 17 anni, cercavo di imparare dai migliori. Mi aveva consigliato di essere imprevedibile, di migliorare il servizio e ho la sensazione di poter migliorare ancora. Volevo essere preparato, dallo scorso anno la fiducia è altissima ed ero sicuro di poter giocare contro i migliori del mondo. Scenderò in campo con il sorriso e darò il massimo nella mia prima finale Slam”.

La partita

Sinner apre il match tenendo il servizio iniziale e sfruttando i 4 errori di Djokovic, evidentemente ancora freddo. Il serbo non ingrana e concede subito una palla break all’avversario: l’azzurro chiude il game con un rovescio vincente, 2-0. Il numero 1 del mondo continua a sbagliare da fondo, senza trovare la misura negli scambi che viaggiano già ad un ritmo forsennato (3-0).

Djokovic resta a galla nel primo set annullando una palla break che avrebbe chiuso di fatto il set e conquista il primo game (3-1). Sinner non trova la prima palla con continuità (sotto il 60%) ma non paga dazio e non stecca (4-1). Djokovic non c’è, continua a sbagliare (15 errori non forzati) e subisce un altro break che consente a Sinner di volare verso un agevole 6-1.

Il copione non cambia in avvio di secondo set. Sinner è un martello, mentre il rovescio di Djokovic va fuori misura a ripetizione. Nel terzo game, il numero 4 del mondo si procura 2 palle break: Nole sbaglia ancora e si ritrova sotto (1-2).

L’azzurro prova ad azzannare subito il terzo set e si procura una palla break nel primo game, con la possibilità di spaccare la partita definitivamente. Djokovic, spalle al muro, si salva. Nel quarto game, sotto 1-2, Sinner vive il primo momento critico dell’incontro. Sotto 0-30, l’azzurro rialza la testa con un provvidenziale ace e poi capitalizza gli errori dell’avversario (2-2).

Djokovic inizia a trovare gli angoli e i colpi vincenti aumentano: per il serbo, dopo un’ora e mezza alle corde, diventa più semplice tenere il servizio (3-2). Si procede senza strappi, con i giocatori al servizio in controllo. E’ sorprendente, almeno in parte, se si considera che Sinner nel terzo set deve ricorrere alla seconda palla una volta su due. Non ci sono opportunità per il break, Djokovic evita guai nell’undicesimo game, che richiede 10 punti. Si va al tie-break.

Sinner parte male (0-2), recupera il mini-break e torna in carreggiata (2-2) prima del nuovo strappo di Djokovic (2-4). L’azzurro riesce a chiudere nuovamente il gap (4-4) e con 3 punti di fila passa a condurre (5-4) e si procura un match-point (6-5) che Djokovic annulla (6-6) in uno scambio che lascia più di un rimpianto all’italiano. Il serbo si salva, mette la freccia e chiude 8-6: il terzo set è suo, match riaperto.

Il quarto set inizia all’insegna delle chance non sfruttate dall’azzurro. Sinner nel secondo game ha a disposizione 3 palle break non consecutive per dare una spallata all’incontro. Il numero 1 del mondo rimane aggrappato alla partita e si salva ancora (1-1). Nel quarto game, la svolta. Djokovic, avanti 40-0, si infila in un tunnel. Tre errori gratuiti, un doppio fallo, un altro errore: Sinner ringrazia e mette a segno il break che gli permette di spezzare l’equilibrio (3-1) e allungare (4-1). Il numero 4 del mondo sceglie il momento giusto per un game a zero e si porta sul 5-2. Sinner non trema, chiude 6-3: Djokovic va ko, Jannik è in finale all’Australian Open.

(Fonte Adnkronos)

Foto Grana/FITP

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