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Europei di Karate, Stefano Maniscalco a Simone Marino, per l’oro nei + 84 kg, ‘Sono contentissimo per lui, sapevo che avrebbe fatto bene’

8 maggio 2017 | 21:00
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Europei di Karate, Stefano Maniscalco a Simone Marino, per l’oro nei + 84 kg, ‘Sono contentissimo per lui, sapevo che avrebbe fatto bene’

Da un grande del karate mondiale ad un giovane esordiente, arrivano le congratulazioni per il titolo. Momento di pausa dalle gare per Maniscalco e per Tokyo 2020, poi deciderà

Europei di Karate, Stefano Maniscalco a Simone Marino, per l’oro nei + 84 kg, ‘Sono contentissimo per lui, sapevo che avrebbe fatto bene’

Il Faro on line – Nella stessa mattina di sabato 6 maggio, in cui Simone Marino è salito sul primo gradino del podio, agli Europei di Karate, in Turchia, sono arrivati i complimenti per lui, da un grande del kumite mondiale e continentale.

Seduto sugli spalti, del Pala Pellicone, di Ostia Lido, per tifare i suoi compagni delle Fiamme Gialle, ai Campionati Italiani di Judo, della categoria Juniores, Stefano Maniscalco ha speso parole di elogio, per il suo erede, della categoria dei + 84 kg. In un momento di pausa, dalle competizioni internazionali, come lui stesso dichiara per i lettori de Il Faro on line, ha dedicato il suo pensiero, al compagno di Nazionale, con cui, nei giorni precedenti, ha condiviso allenamenti e attese pre – Europeo, al Centro Olimpico Matteo Pellicone: “Sono contentissimo. Simone è un bravo ragazzo. Sapevo che avrebbe fatto bene”.

E il pluricampione mondiale, europeo e italiano, del combattimento dei pesi massimi, ha inserito il nome di Marino, tra i grandi del kumite, che nella storia, hanno costruito leggenda e prestigio, per i colori azzurri: “Dopo i grandi, nei pesi massimi, con Benetello, Guazzaroni ed io stesso, adesso c’è Simone. Ha dimostrato che la massima categoria, ancora esiste. Lui è un altro gran bel peso dei + 84 kg”. Durante il raduno degli azzurri, ad Ostia, Maniscalco ha trasmesso i suoi consigli da campione affermato ed esperto a Marino, che stava per partire, per la sua prima competizione senior, sotto i vessilli continentali: “Gli ho consigliato di salire sul tappeto e di essere se stesso. Di divertirsi”. Ha detto, il karateka delle Fiamme Gialle e quando quella finale europea è arrivata, grazie a quel talento espresso, naturalmente e con impegno da Simone, atleta del Team Puleo di Firenze, Stefano non ha mancato di tramandare le sue conoscenze. All’esordiente assoluto dell’ultimo incontro, in quella categoria di peso, in cui Stefano, con in tasca ben 5 medaglie d’oro, aveva ottenuto l’argento a Montpellier, nel 2016, il capitano azzurro ha dispensato consigli. E l’avversario di Marino era proprio Enes Erkan. Quello che Maniscalco conosceva bene, avendolo incontrato tante volte sul tatami ed anche battuto, ai Giochi del Mediterraneo ed in casa, nel 2013: “Prima dell’incontro con Erkan, gli ho detto come lui tirava. Simone ha anche seguito i miei consigli. Ha combattuto bene”.

Il desiderio di Stefano sarebbe quello di vedere Simone Marino, con il karategi delle Fiamme Gialle, addosso: “Spero di vederlo alle Fiamme Gialle. Quale migliore occasione ora, di poter ingaggiare un campione europeo in carica? Potremmo allenarci, anche insieme”. In attesa tuttavia, di vedere, che cosa il futuro riserverà, in questo contesto, Stefano sta affrontando un periodo di riposo, dalle gare. Dopo il 16esimo titolo italiano vinto, nei +94 kg, lo scorso 8 aprile, al Pala Pellicone e ricevuto il suo premio da leggenda del karate gialloverde, alla Festa dello Sport di Ostia, del 25 aprile, il campione gialloverde pensa a ritrovare, forma fisica ed energia: “Questo per me, è un momento di riflessione”. Ha detto ad Il Faro on line. E da vicecampione europeo di Francia 2016, dove aveva incontrato Horne in finale, anche lui assente agli Europei di Turchia, segue lui stesso, dei consigli preziosi, da chi, su quel tatami, lo ha fatto crescere, sin da bambino: “Il mio maestro mi aveva detto di combattere fino a 35 anni e l’ho fatto. Ho onorato il suo desiderio. Con molta calma, deciderò cosa fare. Ho alcuni fastidi fisici e vorrei che il mio corpo, si riposasse. Più in là, si vedrà”.

Non lascia tuttavia, la sua Nazionale del cuore, con cui ha girato il mondo ed è diventato quel campione, a cui tutti i giovani e non guardano con ammirazione: “Se posso dare un apporto alla Nazionale, mi fa piacere”. Facendo riferimento al settore karate, delle Fiamme Gialle, ha concluso: “Mi piacerebbe che riaprissero il settore karate e lavorare su quello”. E cosa farà Stefano, per Tokyo 2020 ? Lui lo spiega in questo modo: “Per le qualifiche olimpiche è presto parlare. Poi, deciderò”.

Foto: Fiamme Gialle