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Fiumicino, tornano a scuola le maestre accusate di maltrattamenti. I genitori delle vittime: “Siamo scioccati”

14 dicembre 2019 | 20:47
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Fiumicino, tornano a scuola le maestre accusate di maltrattamenti. I genitori delle vittime: “Siamo scioccati”

Il Tribunale per il Riesame di Roma ha derubricato il reato contestato dal Gip da maltrattamenti fisici e psicologici a ‘abuso dei mezzi di correzione’

Fiumicino – “Siamo esterrefatti. Facciamo fatica ad accettare che un giudice, non sta nonostante tutte le prove messe anche a disposizione del pubblico ministero, abbia potuto derubricare il reato e rimettere le maestre dentro una scuola”.

A parlare è Alessio Territo, genitore di uno dei bambini protagonisti loro malgrado dell’inchiesta che ha portato alla sospensione di due maestre della scuola  dell’infanzia L’isola dei Tesori (leggi qui).

La notizia della decisione del giudice del Tribunale per il Riesame di Roma – come anticipato dal quotidiano Il Tempo – ha derubricato il reato contestato dal Gip che le accusava in concorso tra loro di ‘maltrattamenti fisici e psicologici’, a quello meno grave di ‘abuso dei mezzi di correzione’, nonché disposto l’immediato rientro a scuola delle due donne.

maestre violente fiumicino

Il ricorso è stato presentato al tribunale per la Libertà dagli avvocati Nicodemo Gentile e Gianfranco Carluccio, difensori delle maestre, ha ottenuto un esito favorevole. I giudici hanno ritenuto valide le relazioni stilate dai consulenti di parte e corredate di testimonianze ed accertamenti tecnico-scientifici.

Le indagini da parte degli investigatori della Squadra Mobile della Questura di Roma erano scattate nella primavera del 2019 a seguito della denuncia presentata dai genitori di un bimbo che mostrava un atteggiamento aggressivo e che si rifiutava di andare all’asilo.

“Ovviamente non ci fermeremo qui – prosegue Territo -. A gennaio inizierà il processo, e in quella sede vedremo cosa accadrà, anche perché sarà possibile produrre anche nuove prove. Per adesso possiamo solo dire di essere scioccati da questa decisione“.