Wimbledon, Berrettini perde la finale con Djokovic: “Ci voleva solo un passo in più”

11 luglio 2021 | 18:59
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Wimbledon, Berrettini perde la finale con Djokovic: “Ci voleva solo un passo in più”

L’azzurro vince il primo set, sbaglia sotto rete e cede al numero uno al mondo, ma ne riceve i complimenti

Londra – Novak Djokovic batte Matteo Berrettini nella finale di Wimbledon e conquista il sesto titolo della carriera – il terzo consecutivo – sull’erba londinese. Il serbo, numero 1 del mondo, si impone per 6-7 (4-7), 6-4, 6-4, 6-3 in 3h24′. Per Djokovic, arriva il ventesimo titolo in un torneo del Grande Slam.

La Partita

Djokovic apre il match con 2 doppi falli nel game d’esordio e offre una palla break, ma l’azzurro colleziona una serie di errori alla risposta: 1-0. Berrettini si scrolla di dosso la tensione, tiene il servizio senza troppi patemi (1-1). Nel terzo game, avanti 0-30, il romano sbaglia un agevole passante di rovescio: chance persa e Djokovic -nonostante il terzo doppio fallo- resta avanti (2-1). Berrettini continua a sbagliare da fondo e alla seconda palla break cede il servizio: 1-3.

Il fuoriclasse di Belgrado trova fluidità nei game di battuta e senza sussulti scappa sul 5-2. L’italiano non trova la misura da fondo e commette errori banali nei pressi della rete, si aggrappa alla seconda palla di servizio per tenere viva la prima frazione (5-3) dopo aver annullato un set point. Berrettini si accende al momento giusto: le accelerazioni di dritto finalmente funzionano, arriva il controbreak (4-5) e con una serie di prime robuste ecco l’aggancio (5-5). L’epilogo del set è rinviato al tie-break che il numero 1 d’Italia apre con un incoraggiante 3-0: la fuga non decolla (3-3), ma Berrettini sfonda di nuovo (5-3) e completa l’opera con un ace (7-4). L’azzurro conquista il primo set 7-6 in 1h10′.

Sulle ali dell’entusiasmo, il romano inizia il secondo tempo in scioltezza. Avanti 40-15 nel primo game, però, ecco un lungo passaggio a vuoto che regala 2 break a Djokovic e permette al serbo di volare sul 3-0 (poi 4-1) e ipotecare il parziale. Berrettini ha il merito di recuperare un break e risalire fino al 4-5 dopo aver annullato 3 set point. Djokovic stavolta non trema nel momento chiave e chiude 6-4 dopo 1h’53’.

La svolta nel terzo set arriva nel terzo game. Djokovic si costruisce una palla break con un micidiale passante di rovescio incrociato, Berrettini cede la battuta con un errore da fondo ed è ancora costretto ad inseguire (1-2). L’azzurro ha 2 palle break nel sesto game ma fallisce l’aggancio. Djokovic, ancora una volta, va a servire avanti 5-4 e chiude alla seconda opportunità: 6-4, il serbo avanti 2-1 dopo 2h41′.

Il quarto set scorre via senza sussulti nella fase iniziale. Berrettini concede poco al servizio e si porta sul 3-2. Tra il sesto e il settimo game, il match imbocca il rettilineo finale. L’azzurro, avanti 15-30, spreca la colossale opportunità per procurarsi 2 palle break: la smorzata è timida, Djokovic ci arriva e evita guai peggiori. L’occasione sciupata pesa e il patatrac si completa le gioco successivo. Il serbo conquista 8 punti su 10, Berrettini regala il break con il terzo doppio fallo della sua partita: 4-3 per il numero 1 del mondo, che vede il traguardo. Sul 5-3, Berrettini alza bandiera bianca: Djokovic sfrutta il secondo match point, Wimbledon è suo. Ancora una volta. (Adnkronos)

Le dichiarazioni dei protagonisti ai microfoni di SkySport

Matteo Berrettini: “Sensazioni troppe da gestire, Novak è più bravo di me in questo. Sta scrivendo la storia di questo sport e  lo merita, sono contento della mia competizione, spero non sia l’ultima. Onore e bellissima emozione essere qui, dopo due settimane di gare, ci voleva solo un passo in più. Congratulazioni al team di Novak. Grazie alla mia famiglia, ai miei amici, è stato un lungo cammino. Non è una fine, ma un inizio di carriera. senza di loro niente di tutto questo, era possibile, grazie continuiamo a provarci”.

Novak Djokovic: Sono molto felice e non finisce qui la mia carriera. Questa sera mi divertirò a guardare una bella finale”. Poi dice di Matteo: “Hai giocato un tennis incredibile e potente, ne ho i segni sulla pelle. Farai una carriera incredibile”.

(foto@Facebook Federtennis)

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