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Covid, la Serie A in crisi chiede aiuto: Gravina propone un tavolo con il Governo

Il Presidente della Federcalcio propone nuovi progetti dal calcio per coprire le perdite

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Roma – La crisi si è aggravata durante la pandemia, ma il buco nei bilanci era già marcato. Torna il calcio italiano a chiedere aiuto ai fondi economici del Governo. La mancanza economica che preoccupa è quella di 1,5 miliardi di euro.

Rischia il fallimento il movimento italiano della Serie A. Sembra strano per i lettori o per i tifosi. Potrebbe essere così se ogni giorno questi ultimi vengono bombardati da cifre astronomiche per acquistare o vendere giocatori, da parte delle società di calcio. Ma evidentemente le analisi finanziarie deducono che dallo studio fatto, risulta un grave buco finanziario. Il mancato introito da ticketing, prolungato nel tempo a causa dei rigidi protocolli anti Covid, si è aggiunto agli altri ricavi non avvenuti o avuti con fatica. Pochi gli spettatori negli stadi e poca la speranza per guardare oltre la crisi sanitaria. Il Sole 24 ore indica appunto la cifra assente che grava, come una spada di Damocle, sulle teste dei proprietari delle squadre italiane. Le aziende sportive si aggiungono alle tante imprese su base nazionale degli altri settori che soffrono la ripartenza, all’interno di una pandemia che non è ancora cessata del tutto. E non è solo il calcio ad alzare la voce. Anche gli altri sport  subiscono la crisi e soffrono fino a raggiungere quasi meno due miliardi di ricavi in meno.

Il calcio chiede pesanti misure di sostegno che possano risolvere il problema economico e che possano azzerare le mancanze nei bilanci, ma allo stesso tempo si fa propositivo per trovare strade nuove per aggiustare la situazione. Attualmente, dopo un periodo di quasi tranquillità al 75% degli spettatori, la curva del Covid è ricominciata salire, fino all’ultimo provvedimento del Governo che ha segnato la presenza negli impianti al 50% all’aperto e al 35% al chiuso. Come fossero i primi giorni di crisi. La campagna vaccinale si fa ancora una volta ago della bilancia e le istituzioni politiche puntano ad un ritorno alla normalità di presenza nella prossima primavera. Intanto la Serie A non si tira indietro e chiede aiuto. Lo fa  tramite Gabriele Gravina. Il Presidente della Federcalcio lancia un appello affinché la politica possa aprire dialoghi risolutivi: “Abbiamo lavorato molto e fatto studi straordinari per capire le criticità del mondo del calcio e le abbiamo messe sul tavolo. Il mondo del calcio si deve presentare in modo coerente e con un piano industriale. Ci deve essere grande senso di responsabilità perché non voglio solo chiedere ristori”.

Nella conferenza stampa post Consiglio Federale, Gravina aggiunge: “Credo sia un nostro diritto chiedere le forme di agevolazioni che abbiamo richiesto – continua – ma è altrettanto doveroso presentarsi con presupposti che creino prospettive diverse”.

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