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Atletica, Tamberi vola a 2,30 ad Ostrava: “La misura che ci voleva”

1 giugno 2022 | 10:20
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Atletica, Tamberi vola a 2,30 ad Ostrava: “La misura che ci voleva”

Il 9 giugno l’azzurro sarà al Golden Gala: “Per ricaricare le energie”

Ostrava – Il miglior regalo per i suoi trent’anni, da festeggiare allo scoccare della mezzanotte, finalmente con una misura che rispecchia il suo valore. Gianmarco Tamberi decolla a Ostrava, in Repubblica Ceca: alla quarta uscita in poche settimane, il campione olimpico torna a 2,30 al Golden Spike e si riaffaccia sulle quote che gli appartengono, aggiungendo cinque centimetri allo stagionale che fin qui era inchiodato a 2,25, a tre giorni dal 2,15 di sabato scorso a Trieste.

L’azzurro delle Fiamme Oro trova la misura al secondo tentativo e poi tenta per tre volte anche il 2,34 che avrebbe rappresentato la miglior misura al mondo dell’anno, con un primo tentativo che fa ben sperare, soprattutto in ottica Golden Gala Pietro Mennea: potrà riprovarci il 9 giugno allo stadio Olimpico di Roma. Riapparso in pedana con la mezza barba che lo ha caratterizzato per anni (ma che era scomparsa dalle Olimpiadi di Tokyo in poi), Gimbo è impeccabile nelle prime tre misure (2,15, 2,20, 2,24), saltate in pantaloncini da basket, segno della fiducia, anche tecnica, ritrovata quest’oggi. A 2,27 il primo errore, rimediato al secondo assalto, e subito dopo lo stesso copione si ripete tre centimetri più su. È la quota superata anche dal brasiliano Fernando Ferreira che però saluta sbagliando 2,30. Terzo il siriano Majd Eddin Ghazal (2,24), quarto con 2,24 l’olandese Douwe Amels. È un pomeriggio favorevole anche per l’altro azzurro Silvano Chesani (Fiamme Oro) che si riporta a 2,20.

Gimbo: “Ora il Golden Gala per sentire il calore” – “Sono contento, ci voleva proprio questo risultato perché avevo cominciato la stagione in maniera un po’ zoppicante – le parole di Tamberi – oggi ero super carico, mi sono sentito veramente bene in riscaldamento e ho iniziato la gara con la convinzione di poter saltare molto in alto. Poi in realtà ho un po’ pasticciato con la tecnica, i salti del pre-gara li considero i migliori, insieme al primo dei tre tentativi sbagliati a 2,34. Comunque oggi era fondamentale saltare almeno 2,30. Questa misura avrei voluto farla a Trieste per regalarla al pubblico italiano ma ora penso soltanto al Golden Gala, non vedo l’ora di sentire il calore del tifo, le curve e le tribune piene di passione, sarà qualcosa di unico”. È tutto pronto per i suoi trent’anni: “Qui a Ostrava, insieme alla scarpa d’oro, mi hanno anche regalato una torta al cioccolato, temo però che non potrò mangiarla. Torno domattina in Italia e sicuramente  festeggerò con Chiara e con i miei amici. Il regalo più bello, per ora, è la foto mandata dalla ditta che sta facendo i lavori nella mia nuova casa ad Ancona: hanno appena montato il canestro da basket…”.

Il ritorno alla mezza barba in volto lo spiega così: “Sapevo che era arrivato il momento di tirar fuori… gli attribuiti e lottare! Come facevano gli indiani quando andavano in guerra, due segni in volto e iniziava la lotta. Questo per me è l’Halfshave, mettersi con le spalle al muro e cercare in tutti i modi di capire come uscirne!”. (fidal.it)(foto@Colombo/Fidal)

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