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Mondiali di Pallanuoto, l’Italia si arrende alla Spagna: Settebello d’argento dopo i rigori

4 luglio 2022 | 10:39
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Mondiali di Pallanuoto, l’Italia si arrende alla Spagna: Settebello d’argento dopo i rigori

Il Settebello si arrende al termine di un match spettacolare, raddrizzato con una splendida rimonta

Budapest – La Spagna batte l’Italia per 15-14 dopo i rigori nella finale dei Mondiali 2022 di pallanuoto a Budapest. Gli azzurri devono accontentarsi della medaglia d’argento, mentre gli iberici conquistano l’oro a 21 anni di distanza dall’ultimo trionfo. Il Settebello si arrende al termine di un match spettacolare, raddrizzato con una splendida rimonta. Sotto 3-6 all’intervallo, la Nazionale del ct Campagna torna in corsa nel terzo periodo (3-2) e corona la rincorsa nell’ultima frazione (3-1). Per assegnare il titolo iridato, servono i rigori e l’Italia si arrende con l’errore di Cannella. (fonte Adnkronos)

Campagna: “Un grande spettacolo, ma poteva andare diversamente)

“Immaginavo che la partita potesse avere questo andamento. La Spagna è partita molto forte, con ritmo forsennato e proponendo varie soluzioni di gioco. Ho chiesto ai ragazzi alla fine del primo tempo di rimanere calmi e di avere fiducia nel nostro gioco offensivo, nelle nostre qualità e che avremmo recuperato la partita. L’abbiamo ripresa e ad un certo punto pensavo anche di poterla vincere. Ma alla fine ha vinto la Spagna. E’ stata una bellissima partita, un grande spettacolo: certo poteva andare diversamente. Abbiamo avuto una reazione da grandissima squadra. Voglio ringraziare i ragazzi per quello che hanno fatto, so che adesso è forte la delusione ma bisogna reagire perché ci aspettano, da qui alle olimpiadi di Parigi, due anni impegnativi, in cui ci saranno due europei, uno ad agosto a Spalato, ed altrettanti mondiali: sono certo che saremo all’altezza come sempre. Questa squadra ha avuto una crescita esponenziale. Alla vigilia in pochi avrebbero scommesso che questa squadra sarebbe andata sul podio mondiale”, il commento del ct Campagna.

Foto di Giorgio Scala e Andrea Staccioli/ DBM