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Viaggio Apostolico in Canada, Papa Francesco: “Sarà un pellegrinaggio penitenziale”

17 luglio 2022 | 17:00
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Viaggio Apostolico in Canada, Papa Francesco: “Sarà un pellegrinaggio penitenziale”

A fine luglio il Viaggio Apostolico del Papa per “fare penitenza” dopo le violenze e gli abusi dei cattolici sugli indigeni: “Spero che questa visita possa contribuire al cammino di guarigione e riconciliazione intrapreso”

Città del Vaticano – A una settimana dall’inizio del Viaggio Apostolico in Canada, Papa Francesco, al termine dell’Angelus (leggi qui), si rivolte a tutti gli abitanti del Paese, spiegando i motivi della visita: “Verrò tra voi soprattutto nel nome di Gesù per incontrare e abbracciare le popolazioni indigene. Purtroppo, in Canada, molti cristiani, compresi alcuni membri di istituti religiosi, hanno contribuito alle politiche di assimilazione culturale che, in passato, hanno gravemente danneggiato, in diversi modi, le comunità native”.

“Per questo, recentemente ho ricevuto in Vaticano alcuni gruppi, rappresentanti dei popoli indigeni, ai quali ho manifestato il mio dolore e la mia solidarietà per il male che hanno subito (leggi qui). E ora mi accingo a compiere un pellegrinaggio penitenziale, che spero, con la grazia di Dio, possa contribuire al cammino di guarigione e riconciliazione intrapreso già. Vi ringrazio fin da ora per tutto il lavoro di preparazione e per l’accoglienza che mi riserverete. Grazie a tutti! E vi chiedo per favore di accompagnarmi con la preghiera”.

Abusi e violenze nelle scuole cattoliche: il Papa in “doloroso” ascolto degli indigeni canadesi

Già a giugno dello scorso anno Papa Bergoglio aveva definito una notizia “scioccante” (leggi qui) il ritrovamento dei resti sepolti di centinaia di bambini, alcuni di soli tre anni, avvenuto in diverse scuole cattoliche del Canada (leggi qui). Si trattava di rete di scuole fondate dal governo canadese e amministrate dalle chiese cattoliche del posto che rimuovevano i figli degli indigeni dalla loro cultura per assimilarli alla propria.

“Mi unisco ai vescovi canadesi e a tutta la Chiesa cattolica in Canada nell’esprimere la mia vicinanza al popolo canadese, traumatizzato dalla scioccante notizia. La triste scoperta, accresce ulteriormente la consapevolezza dei dolori e delle sofferenze del passato. Le autorità politiche e religiose del Canada continuino a collaborare con determinazione per fare luce su quella triste vicenda e a impegnarsi umilmente in un cammino di riconciliazione e guarigione”, aveva aggiunto il Papa addolorato affacciato su una piazza San Pietro gremita di fedeli lo scorso giugno.

“Questi momenti difficili, rappresentano un forte richiamo per tutti noi, per allontanarci dal modello colonizzatore, e anche dalle colonizzazioni ideologiche di oggi, e camminare fianco a fianco nel dialogo, nel rispetto reciproco e nel riconoscimento dei diritti e dei valori culturali di tutte le figlie e i figli del Canada”, aveva aggiunto Bergoglio.

“Affidiamo al Signore le anime di tutti i bambini deceduti nella scuola residenziale del Canada e preghiamo per le famiglie e comunità autoctone canadesi affrante dal dolore. Preghiamo in silenzio”, aveva concluso mentre su San Pietro scendeva un insolito silenzio orante. Ora, a distanza di un anno, il Viaggio Apostolico a compimento di un più lungo percorso di “riparazione” intrapreso dalla Santa Sede che ha visto tra marzo e aprile di quest’anno, diversi incontri, in Vaticano, tra il Pontefice e le delegazioni degli indigeni americani.

(Il Faro online) Foto © Vatican Media – Clicca qui per leggere tutte le notizie di Papa & Vaticano
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