Il Fatto

Fiumicino. 6 marzo, scatta l’ora x: al via la demolizione della nave fantasma

3 marzo 2023 | 13:32
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Fiumicino. 6 marzo, scatta l’ora x: al via la demolizione della nave fantasma

Dopo anni fissata la data di inizio del cantiere che smantellerà la “franca Real”, il relitto ormeggiato a ridosso del Ponte 2 Giugno. I costi e tempi della demolizione

Fiumicino – Addio al relitto della “Franca Real”, la nave fantasma ormeggiata a ridosso del Ponte 2 Giugno. E questa volta per davvero. La Guardia Costiera ha infatti emesso l’ordinanza (leggi qui) con la quale si dà avvio al cantiere che porterà alla demolizione della grande nave che negli anni scorsi è stata un pericolo per i pedoni e gli automobilisti che attraversavano il ponte che collega Isola Sacra con Fiumicino paese.

Per tre volte, da gennaio ad aprile 2021, infatti, cedettero le cime che la tenevano ferma sulla banchina del Tevere. La prima volta il relitto si andò a schiantare contro il ponte (leggi qui). La nave fantasma venne poi messa in sicurezza ma le cime, pochi giorni dopo, cedettero nuovamente (leggi qui). Poi, la messa in sicurezza definitiva del relitto, lungo 46 metri e largo 8,50 (leggi qui).

Ora, a distanza di due anni dall’ultimo intervento, dopo le sollecitazioni dell’Amministrazione e i rimpalli di competenza tra Comune e Regione (leggi qui), c’è finalmente una data in cui si darà avvio alla demolizione della nave fantasma, depennata dal registro delle imbarcazioni poco più di un anno fa (leggi qui).

Il cantiere di demolizione

L’ordinanza prevede già in questi giorni la delimitazione dell’area all’interno della quale saranno eseguiti i lavori. Per cento metri dal passaggio pedonale del ponte, precisa l’ordinanza, “è vietato creare intralcio, ancorare e sostare con qualunque unità sia da diporto che ad uso professionale, effettuare attività di immersione e di pesca”. Non solo: le imbarcazioni che navigano sul fiume, a meno di 30 metri dall’area del cantiere “dovranno procedere a velocità ridotta, prestando particolare attenzione alla navigazione”.

L’ordinanza fissa anche le regole per la ditta che eseguirà i lavori: l’intera area sarà delimitata con particolari panne galleggianti per evitare che in acqua si disperdano sostanze e/o materiali tossici o pericolosi, preservando così l’ecosistema e limitando ogni forma di inquinamento. Il costo dei lavori? Zero. La ditta incaricata per la demolizione, infatti, non ha stipulato nessun contratto né con la Regione Lazio né con l’Autorità Marittima. L’azienda recupererà il costo dell’operazione riciclando ferro e altri metalli presenti nell’imbarcazione. Da cronoprogramma i lavori dovrebbero terminare a fine maggio. Per l’estate, dunque, la sponda destra del Tevere tornerà completamente fruibile alla società.

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