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Mondiali, nuoto artistico ancora in finale: Cerruti-Ruggiero nel doppio tecnico per l’oro

14 luglio 2023 | 15:41
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Mondiali, nuoto artistico ancora in finale: Cerruti-Ruggiero nel doppio tecnico per l’oro

Le Azzurre staccano il secondo pass per la gara a medaglia. Domani alle 12,30 in vasca

Fukuoka – Dopo aver conquistato la finale nel solo tecnico con la diciottenne ed esordiente Susanna Pedotti(leggi qui), l’Italia prosegue con il programma delle gare ai Mondiali di Nuoto Artistico in svolgimento a Fukuoka in Giappone.

E conquista un’altra finale. Linda Cerruti e Lucrezia Ruggiero, nella specialità del doppio tecnico, scenderanno in gara per la medaglia massima il 16 luglio, alle 12,30 italiane.

Ci troviamo molto bene insieme, riusciamo a goderci la gara e l’esercizio – dice Linda, come riporta la news di federnuoto.it – Questo nuovo regolamento è veramente difficile, non lascia spazio al minimo errore e noi purtroppo abbiamo preso una penalità nell’ultimo pezzo di gambe. Dopo i Giochi Europei in Polonia abbiamo deciso di stravolgere l’esercizio per renderlo ancora più competitivo; in soli dieci giorni abbiamo cambiato tantissime cose, velocizzato molto le difficoltà ma oggi non siamo riuscite ad eseguirle al meglio”.

“Penso che questo sia un doppio molto competitivo soprattutto considerando che lavoriamo insieme solo da un anno e già abbiamo raggiunto una bella sinergia nei movimenti, cosa veramente difficile perché ciascuna di noi ha un modo differente di nuotare – prosegue Lucrezia,– Con Giorgio Minisini ho avuto bisogno di molto più tempo per iniziare a muovermi; con Linda è stato più semplice e veloce”.

“Da gennaio è stata una corsa da parte di tutte le nazioni ad inserire coefficienti sempre maggiori. Noi abbiamo continuato a cambiare per raggiungere una difficoltà molto alta. Gli ultimi cambiamenti dobbiamo ancora metabolizzarli completamente”. Prosegue la Ruggiero.

Sono consapevoli di aver lavorato bene con le loro allenatrici Patrizia Giallombardo e Roberta Farinelli e stanno bene insieme. “Forse lo preferisco – sorride Lucrezia – non fai in tempo neanche ad aver paura della gara”. “Anch’io – sottolinea Linda – perché da una parte non hai il confronto con le altre, non hai modi di vedere che penalità ha preso quella e cosa ha fatto l’altra; come gestione però è un po’ più difficile”. Cominciano con l’acrobatico ed è subito di altissima qualità. “Ci sono delle spinte codificate – spiega Lucrezia – e noi abbiamo scelto una spinta di flessibilità con rotazione a 360°. Linda spinge di gambe ed io sopra faccio una spaccata”. L’errore è arrivato alla fine, nel secondo ibrido. “Nell’ultimo pezzo di gambe – conferma Linda – ma dobbiamo rivederlo con attenzione e correggerlo, perché basta che non completi la rotazione e resti un grado indietro che subisci la penalità”.

“Il base mark è un po’ un incubo per tutti – prosegue Linda Cerruti, come riporta federnuoto.it – sicuramente stravolge le classifiche ed è tosta. Personalmente penso che questo regolamento sia ancora leggermente da modificare perché al momento non è completamente meritevole, non valuta tutte le qualità dell’atleta e basta un minimo errore per finire in fondo alla classifica. Diciamo che sono anche movimenti completamente nuovi per noi: la strada è giusta ma penso che sia un po’ troppo punitivo, in particolar modo negli esercizi tecnici dove gli ibridi sono solo due e se ne sbaglia uno sei out”.

Il pensiero va a Giorgio Minisini che entrambe salutano con grande affetto. “Nello sport ci sono cose che possiamo controllare ed altre no – commenta Lucrezia Ruggiero – Un infortunio può capitare a chiunque e in qualsiasi momento e purtroppo Giorgio si è lesionato il menisco in allenamento una settimana prima di partire. E’ stata dura per tutti e due, questo mondiale significava la possibilità di riconfermarci campioni del mondo dopo Budapest, ma anche se la delusione è tanta per fortuna non dovremo attendere molto perché i prossimi Mondiali saranno a Doha a febbraio 2024″.

Di seguito il racconto della gara (federnuoto.it)

Nel doppio la coppia italiana è la prima a gareggiare. Arriva in pedana con costumi gialli, raggianti, entrambe belle come il sole. La routine è Phoenix, la musica The Phoenix by Stefano Simmaco, la coreografia di Svetlana Romashina. Il preliminare tecnico prevede 38 coppie divise in due gruppi. Otto elementi, cinque obbligatori, due ibridi (movimenti di gambe) e l’acrobatico iniziale in cui Linda spinge e Lucrezia esce dall’acqua e fa la spaccata. Chiudono con il secondo pezzo di gambe dove prendono la penalità (come succederà alle greche dopo di loro). Le giurie sono severe e pagano la Fenice italiana 234.2667 punti, 136.9167 per gli elementi e 97.3500 per l’impressione artistica. Pochi minuti più tardi Evangelia Platanioti e Sofia Evangelia Mlakogeorgou fanno un pochino meglio di loro, pur sbagliando nell’ultimo ibrido, e sono subito davanti con meno di due punti (236.1667, di cui 137.1167 per gli elementi e 99.0500 per l’impressione). Davanti a tutte nel ranking provvisorio ci sono le campionesse del mondo in carica, le cinesi, Wang Liuyi e Wang Qianyi con 280.3334 (173.4834 per gli elementi e 106.8500 per l’impressione artistica).

Le azzurre ripropongono il tecnico dei Giochi Europei, ottavo ad Auschwitz (226.8250 punti) dove vinsero le austriache Anna Alexandri e Eirini Alexandri  (266.4584), con l’inserimento di nuove difficoltà.

La Fenice è un uccello mitologico che rinasce dalle proprie ceneri dopo la morte e, proprio per questo motivo, simboleggia la resilienza. Secondo la leggenda è originaria dell’Arabia e dopo aver vissuto per 500 anni, prima di morire, costruisce un nido sulla cima di una quercia o di una palma, accatasta le piante balsamiche e si adagia al sole, lasciandosi bruciare mentre canta una canzone di una soavità ineguagliabile.

La routine delle azzurre non poteva essere più indicata. Linda Cerruti, 29 anni savonese, allenata da Patrizia Giallombardo e Benedetta Parisella per Marina Militare e Rari Nantes Savona, 43 medaglie in 14 anni di Nazionale, tra Coppa Europa e World Series, Europei e Mondiali, Eurojunior e Giochi Europei, sta vivendo una seconda vita sportiva in doppio con una nuova compagna ed è al centro del progetto di rinnovamento della squadra Nazionale di nuoto artistico. Lucrezia Ruggiero, 22 anni romana, bicampionessa mondiale a Budapest ed europea a Roma 2022 nei mixed in coppia con Giorgio Minisini, allenata da Patrizia Giallombardo e tesserata con Fiamme Oro e Aurelia Nuoto, è protagonista di un secondo debutto mondiale e primo con il doppio tutto al femminile. Due ragazze, due atlete, due amiche che rinascono ogni giorno, pronte a nuove sfide con nuovi stimoli e obiettivi.

Foto di Giorgio Scala / DBM Deepbluemedia

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