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Un anno di sport, dall’oro olimpico di Arianna Fontana al record di Filippo Tortu

28 dicembre 2018 | 06:05
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Un anno di sport, dall’oro olimpico di Arianna Fontana al record di Filippo Tortu
Un anno di sport, dall’oro olimpico di Arianna Fontana al record di Filippo Tortu
Un anno di sport, dall’oro olimpico di Arianna Fontana al record di Filippo Tortu
Un anno di sport, dall’oro olimpico di Arianna Fontana al record di Filippo Tortu
Un anno di sport, dall’oro olimpico di Arianna Fontana al record di Filippo Tortu
Un anno di sport, dall’oro olimpico di Arianna Fontana al record di Filippo Tortu

Un primo bilancio dei primi sei mesi dell’anno che sta terminando. Le medaglie a Cinque Cerchi di Sofia Goggia e Arianna Fontana. L’oro di Mara Navarria nella scherma e i 44 allori dell’Italia Fiam agli Europei.

Il Faro on line – E’ stato un anno vincente per lo sport italiano e aspettando che la Riforma appena attuata dal Governo faccia il suo decorso, ma solo dal 2020, non mancano le emozioni da ricordare in questi 12 mesi trascorsi.

Ne ha dato ampia cronaca Il Faro on line, cogliendo fatti e personaggi. Ma soprattutto descrivendo momenti di gara ed episodi di vita privata che fanno degli atleti coinvolti, persone. Prima di tutto. In questo articolo vengono ricordati campioni e campionesse. Competizioni ed emozioni per i primi sei mesi del 2018.

Righe piene di enfasi, per descrivere il cuore di un atleta. Coraggioso, determinato e appassionato.. allora mettetevi comodi. Comincia il racconto.

Nella Coppa del Mondo della vela azzurra, Flavia Tartaglini si prende il secondo posto, aggiungendo un altro successo al suo ampio palmares di vittorie. Nella Rs X femminile, specialità in cui l’atleta delle Fiamme Gialle, primeggia nelle classifica di tutto il mondo, la Tartaglini è ugualmente felice del suo risultato: “E’ stata una bella battaglia in mare – ha detto Flavia, come riportato dal comunicato stampa della Federvela – ho perso l’oro per un punto e all’ultimo lato, ma sono felice”.

Al Pala Pellicone di Ostia Lido, ecco primi negli Assoluti maschili di judo Nicolas Mungai e Giuliano Loporchio. Una grande competizione per entrambe gli atleti di famiglia azzurra, il 25 gennaio. E nella classe femminile, il bronzo olimpico di Londra 2012, Rosalba Forciniti, è tornato sul tatami il giorno successivo, con l’oro tricolore al collo.

Veniva nominato presidente del Gruppo Sportivo delle Fiamme Gialle, il Gen. Gianni Gola, nello stesso mese e si arricchiva lo spazio dello sport de Il Faro. La moglie del compianto Dott. Antonio Maglio, Maria Stella, riceveva il Collare d’Oro da parte del Comitato Italiano Paralimpico. Una grande figura per lo sport destinato ai disabili. Fu lui a creare e proprio a Ostia, nell’attuale struttura del Cpo lidense, la sport terapia. Maglio portò le gare sportive alle Olimpiadi. E nacquero le Paralimpiadi, a Roma 1960.

Firmava una tripletta poi la scherma italiana in Coppa del Mondo. Nel fioretto maschile individuale, Alessio Foconi si classificava primo a Parigi. Il fiorettista dell’Aeronautica Militare batteva in finale con Daniele Garozzo, campione olimpico a Rio e allungava di due lunghezze su Giorgio Avola, terzo piazzato. Ma non solo tris nella scherma. Anche nello sci alpino, Sofia Goggia (poi campionessa olimpica a PyeongChang 2018), insieme a Federica Brignone e Nadia Fanchini piazzavano la storia in discesa libera, sulle nevi tedesche. Tutte e tre sul podio le atlete azzurre, dando forza ai sogni olimpici che si sarebbero avverati un mese dopo.

Ecco allora, Sofia sul podio olimpico di febbraio. In discesa, la finanziera di Predazzo ha puntato al sogno e durante la notte italiana del 20 febbraio, ha conquistato la medaglia più bella. Un oro storico per lei e per l’Italia. Dopo i successi di Debora Compagnoni e Isolde Kostner. Non era sola però la Goggia a far gioire l’Italia Team delle nevi in Corea del Sud. Arianna Fontana firmava tre successi. L’oro nei 500 metri dello short track, l’argento in staffetta sui 3000 insieme a Cecilia Maffei, Lucia Peretti e Martina Valcepina e il bronzo nei 1000. Una distanza meno amata per lei, ma un sogno avverato alle Olimpiadi, come raccontò a Il Faro on line, durante la cerimonia di premiazione al Comando Generale della Guardia di Finanza: “E’ stato un sogno conquistare l’oro”. 8 medaglie olimpiche in palmares e tanti desideri ancora da avverare. Lei Portabandiera in Corea del Sud.

E mentre Sara Cardin trionfava in Premier League, mettendosi al collo l’oro del primo posto, nel kumite femminile azzurro di Dubai, rimpinguando i suoi sogni olimpici, qualcuno all’ombra dei Cinque Cerchi vinceva per davvero. Michela Moioli disegnava una gara straordinaria in snowboard a PyeongChang e diventava leggenda a Cinque Cerchi. Agli Europei Open di judo, l’Italia era sei volte di bronzo, grazie alle guerriere del tatami. Tra di esse, Rosalba Forciniti, Edwige Gwend e Francesca Milani salivano sul podio del circuito acchiappa punti per Tokyo 2020. A marzo, ecco Mara Navarria prendersi la quinta tappa di Coppa del Mondo di scherma. Nella spada, l’atleta dell’Esercito sarà la migliore del 2018, con premiazione a Parigi, in atmosfera natalizia.  Il Mushin Karate Eschilo conquistava una pioggia di allori, alle porte della primavera. A Cervia, ai Campionati Italiani della Fiam. Il dojo di Casal Palocco piazzava 49 medaglie nel complesso, in bacheca. Fabrizio Ascone metteva al collo tre ori. 2 primi posti per il kumite ippon e sanbon. Insieme al titolo italiano nel kata individuale. Saliva sul secondo gradino Diego Del Proposto. Nelle  forme del karate, il pluricampione mondiale partecipava alla grande festa del Mushin. Venivano festeggiati dalla Guardia di Finanza, Giacomo Bertagnolli e Fabrizio Casal, al loro rientro da PyeongChang. Alle Paralimpiadi Invernali, gli atleti delle Fiamme Gialle facevano incetta di medaglie a Cinque Cerchi. 4 medaglie per loro. Con 2 titoli paralimpici nel gigante e nello slalom. Una leggenda si era creata nello sport italiano e internazionale. Mentre il freddo lasciava lentamente spazio al tepore della primavera 2018, il successo dell’Italia agli Europei di judo ha incorniciato un mese importante. Era Matteo Medves a conquistare il podio. Terzo gradino per l’azzurro nella competizione di Tel Aviv.

Lucrezia Zinoni strappava il pass per le Olimpiadi Giovanili di Buenos Aires di ottobre, in canoa. E’ stata la prima atleta azzurra a conquistare un posto per l’Argentina, con grande soddisfazione del presidente di Federcanoa, Buonfiglio: “Risultato straordinario”. Disse la prima figura della canoa italiana nel comunicato della Federazione. Luigi Busà, Angelo Crescenzo a Laura Pasqua si confermavano campioni italiani di kumite agli Assoluti Italiani di Ostia e gli atleti, tutti della Nazionale italiana, arricchivano le proprie bacheche personali. Si definivano ulteriormente i parametri  di qualifica per Tokyo 2020. La World Karate Federation avanzava proposte e idee per permettere al karate di fare spettacolo a Tokyo 2020. Davide Benetello lo annunciò su Facebook: “Voglio attuarli prima del 2 luglio”. E così fu.

A maggio ecco il lampo sulla pista, con preludio di pioggia a giugno. Freccia Gialloverde Tortu correva i 100 metri a Savona a due centesimi dal record storico di Pietro Mennea. 10’03” per l’atleta delle Fiamme Gialle al Meeting ligure. Tremava l’atletica leggera italiana e sognava circa un mese dopo, proprio grazie al velocista gialloverde che al Golden Gala stupiva il pubblico. Sotto la Tribuna Monte Mario, terzo a 10”04. L’Italia vinceva anche nel fondo tricolore. Nelle acque de Les Seichelles, Simone Ruffini e Arianna Bridi si prendevano il primo posto, aggiungendo il terzo piazzamento alle loro spalle, di Martina De Memme. Una Coppa del Mondo da incornicare per l’Italia. Una 10 chilometri da applausi. Enrico Berrè conquistava l’oro in Coppa del Mondo, firmando il secondo primo posto della carriera nel circuito della sciabola maschile mondiale. Sul tatami del brazilian jiu jitsu, l’Asd Yoshokanconquistava 12 medaglie ai Campionati Italiani del Pala Olgiata. 5 titoli tricolori per i lottatori del X Municipio. Tra di essi, Jacopo Leonardi, Giordano Montoneri e Hilda Matteucci si laureavano primi in Italia.

Ai Giochi del Mediterraneo, l’Italia del canottaggio conquistava tre medaglie. Nel singolo trionfavano Valentina Rodini e Luca Rambaldi. In coppia, i medaglisti olimpici Romano Battisti e Simone Venier si piazzavano terzi. Aggiungeva tante medaglie allora il canottaggio alla ricchissima spedizione azzurra in Spagna. Molte medaglie per l’Italia in questa competizione, in cui storicamente, ha sempre vinto tanto. Il judo partecipava alle festa mettendosi due medaglie al collo. Un poker di allori, tra cui un oro per Manuel Lombardo e  un argento per Odette Giuffrida. Nella lotta, il pluricampione mondiale ed europeo della lotta libera, Frank Chamizo, conquistava l’oro di Tarragona. Agli Europei Wadokai, l’Italia della Fiam vinceva 44 medaglie con grande soddisfazione di Augusto Sambucioni, coach del kumite tricolore: “Puntiamo sui giovani, siamo soddisfatti”. A Resita, prime sul podio, tra gli altri compagni azzurri, Desiree Santarelli, Giulia Cortesi e Siria Nicoletti. Strappava un posto nella storia dell’atletica leggera, Filippo Tortu. Dopo i lampi del mese prima, ecco la conferma. Come un fiore sbocciato per forza, come un talento per forza espresso. Segnava il record e lo strappava a Pietro Mennea. Il 22 giugno a Madrid, Freccia Gialloverde fermava il crono a 9”99. Da impazzire un primato..che ha fatto impazzire tutto lo sport italiano. Il mito. Giovanissimo: “Felicissimo – dichiarava Filippo, come riportato dalla Fidal – Pietro resta intoccabile”.

Si riempivano allora le pagine sportive de Il Faro on line, con le emozioni dello sport. Una grande prima metà del 2018. Medaglie, urla di gioia degli atleti. Leggende. Episodi. Immagini. Tutto racchiuso nel racconto di testata. Stupore. Storia. E il 31 dicembre, appuntamento..con gli altri entusiasmanti sei mesi rimanenti.

Foto : Fijlkam – Augusto Bizzi – Fiam – Federcanottaggio