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No a tennisti russi e bielorussi, Wimbledon: “Non c’era altra decisione”

27 aprile 2022 | 12:02
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No a tennisti russi e bielorussi, Wimbledon: “Non c’era altra decisione”

Il Presidente del Comitato Organizzatore spiega: “Una partecipazione sarebbe stata macchina di propaganda”

Dopo la decisione degli organizzatori di escludere i tennisti russi e bielorussi dal torneo, è Ian Hewitt a parlare. Il Presidente dell’All England Club, che gestisce e organizza Wimbledon, spiega che non ci sarebbe stata altra opzione percorribile, se non quella di bandire i giocatori dalla prossima edizione della competizione tennistica.

I giocatori russi e bielorussi avrebbero dovuto compilare “una dichiarazione scritta contro l’invasione dell’Ucraina, situazione che avrebbe potuto mettere a rischio i giocatori e le loro famiglie”, ha sottolineato il presidente di All England Club, chiarendo che questa era una condizione posta dal governo del Regno Unito. A queste condizioni, “riteniamo di aver preso la decisione più responsabile possibile”, ha aggiunto.

“Anche se dovessimo accettare iscrizioni di giocatori russi e bielorussi con dichiarazioni scritte, rischieremmo che il loro successo o la loro partecipazione a Wimbledon possano essere utilizzati a beneficio della macchina di propaganda del regime russo, cosa che non potremmo accettare”, ha proseguito Hewitt.

Il bando dei tennisti russi e bielorussi è stato fortemente criticato dall’ATP e dalla WTA, e da molti giocatori. Novak Djokovic lo ha definito “pazzesco” e Rublev “totalmente discriminatorio”.

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