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Paralimpiadi di Tokyo, Martina Caironi è argento nel lungo: “Vale i miei sforzi”

2 settembre 2021 | 20:11
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Paralimpiadi di Tokyo, Martina Caironi è argento nel lungo: “Vale i miei sforzi”

L’azzurra vince la quarta medaglia ai Giochi. Come a Rio è seconda in pedana. Il 5,30 non arriva

Tokyo – Giornata da ricordare per i colori azzurri. La para atletica italiana mette a segno un altro colpo grosso dopo il bronzo vinto da Oney Tapia nel disco F11 nelle prime ore della sessione mattutina di gare.

La medaglia numero quattro dell’Italia la porta Martina Caironi, una delle atlete abituate ad eccellere e a non mancare mai un appuntamento con il podio.

Ai suoi terzi Giochi da Londra 2012, la saltatrice e sprinter bergamasca si laurea vicecampionessa paralimpica nel salto in lungo T63, accorpato alle categorie T61 e T42. L’argento ha il sapore agrodolce per la primatista mondiale di specialità che, nonostante sia riuscita ad avvicinare il suo record iridato di 4 centimetri con la misura di 5,14, aveva sperato di fare di più.

A sfidarla la rivale di sempre, la biamputata Vanessa Low  che, dopo Rio 2016, le strappa nuovamente il più alto gradino del podio con il record del mondo T61 infilato all’ultimo salto.

L’analisi della gara da parte della pluridecorata delle Fiamme Gialle è molto lucida: “La pedana, molto veloce, è stata stranamente complicata. Ho messo grande energia nei primi due salti, di cui due nulli. Il primo avrebbe potuto portarmi ad una misura ottima. Nonostante l’esperienza, in una gara importante e quando ti trovi sotto, si rischia di andare in confusione. In realtà ero concentrata tanto da azzeccare il salto del 5,14 ma non è bastato. La mia avversaria viaggiava su altre misure. Io sapevo di poter arrivare a 5,30 che era poi il mio obiettivo, ci ho provato e non è arrivato. Comunque non bisogna buttare via la gara, sono ancora qui dopo cinque anni dove sono successe tantissime cose. La Low è un’ottima saltatrice e ha una tecnica totalmente diversa dalla mia perché ha la doppia amputazione. La conosco dal 2010 e ci siamo sempre sfidate anche se è di un’altra categoria. Anche nelle edizioni precedenti è sempre stata 10 centimetri avanti a me e questo forse è fastidioso. In ogni caso questa medaglia vale tutti gli sforzi fatti quest’anno e vale il 50% dei sacrifici. Per l’altro 50% ci vediamo dopodomani.”

Sabato prossimo la Caironi sarà impegnata nei 100 T63 in una sfida serrata con le compagne azzurre Ambra Sabatini e Monica Contrafatto.

(foto@Bizzi/Cip)

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