Il Caso

Ostia, niente bagnini durante la settimana: coppia rischia di affogare

14 ottobre 2021 | 17:05
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Ostia, niente bagnini durante la settimana: coppia rischia di affogare

I bagnini dell’Anab scrivono al futuro sindaco di Roma: “Il servizio di salvataggio va garantito tutti i giorni, per tutta la stagione balneare”

Ostia – Prevedere e garantire il servizio di assistenza e salvataggio dei bagnanti nelle spiagge libere di Ostia e Castel Porziano tutti i giorni, per l’intera durata della stagione balneare.

E’ la richiesta avanzata dalla sezione del Lazio dell’Anab, l’Associazione nazionale assistenti bagnanti, al futuro sindaco di Roma e al prossimo presidente del Municipio X, in vista del 2022.

Non solo: i bagnini dell’Anab chiedono a chi siederà in Campidoglio e nel Palazzo del Governatorato anche di prevedere doppi turni o l’assegnazione di due assistenti bagnanti per ogni postazione, in modo tale che nessuno si ritrovi a dover intervenire da solo, come già accaduto in passato (leggi qui).

A sottolineare l’urgenza e la necessità della loro richiesta, i bagnini raccontano un episodio avvenuto a fine settembre scorso sulla spiaggia di Ostia: “Da una recente segnalazione e di varie testimonianze – premettono -, siamo venuti a conoscenza di un accaduto e, nonostante siano passati diversi giorni dalla fine della stagione balneare, è di fondamentale importanza renderlo pubblico e invitare la futura Amministrazione a prenderne atto”.

“Le tragedie o i colpi di straordinaria fortuna – sostengono i bagnini di Ostia e Castel Porziano – avvengono puntualmente per il coincidere di una serie di circostanze e combinazioni rarissime, che per tale ragione vengono definite ‘fatalità’. Proprio con questo termine può definirsi ciò che è capitato ad una giovane coppia di stranieri, che il 28 settembre scorso verso le ore 18:30 ha deciso di farsi un bel bagno presso la spiaggia libera SPQR di Ostia, presidiata durante luglio e agosto tutti i giorni e nei mesi di maggio, giugno e settembre soltanto nei fine settimana, dall’assistente bagnante Christian Basilotta, titolare della postazione n.78″.

“Quel giorno, non essendo un fine settimana, la postazione non era sorvegliata; e la coppia di stranieri non si è resa conto, mentre stava facendo il bagno, di essere finita in quella che generalmente chiamiamo buca, e cioè un punto in cui l’acqua diventa repentinamente più profonda e soggetta a forte corrente di ritorno. La donna, allora, ha iniziato ad urlare, mentre il suo compagno, cercando d’aiutarla, chiamava aiuto. A quel punto due bagnanti, lo studente universitario Achille De Vita e Sandro Santoro, volontario della Croce Rossa Italiana, sono intervenuti a nuoto, riuscendo a trarre la donna in salvo”.

“Una serie di casualità coincidenti – sottolineano dall’Anab – possono condurre alla tragedia, anche laddove sembra veramente impensabile. Non facciamo differenza tra spiagge libere e lidi privati; tutti hanno diritto godere in sicurezza del nostro mare. La futura Amministrazione comunale – concludono – ha una grande responsabilità su questo tema, e speriamo che vi si approcci con serietà, impegno e attenzione”.

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