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Ponte della Scafa e viadotto di via dell’Aeroporto, il caso finisce sul tavolo di Toninelli

4 marzo 2019 | 06:30
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Ponte della Scafa e viadotto di via dell’Aeroporto, il caso finisce sul tavolo di Toninelli

Interrogazione dell’on. Marco Silvestroni (Fratelli d’Italia) al ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli

Finisce sul tavolo del ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli il caso del Ponte della Scafa e del viadotto di via dell’Aeroporto. A sollecitare una risposta definitiva sui rischi che corrono i cittadini, sulla tempistica dei lavori e sulle scelte fatte dagli Enti competenti è stato l’on. Marco Silvestroni (Fratelli d’Italia), che nella seduta numero 135 ha protocollato alla Camera una interrogazione a risposta orale, precisamente la n.3/00567 (leggi qui l’interrogazione parlamentare).

A darne notizia sono Roberta Angelilli e il capogruppo di Fratelli d’Italia al consiglio comunale di Fiumicino, Alessio Coronas.
“I punti toccati – spiegano – sono pochi ma essenziali: i soldi per le opere pubbliche, le condizioni esistenti, le tempistiche future.

I soldi nella Legge di Bilancio

Sul primo punto, Silvestroni ha ricordato che per l’anno 2019, specificatamente per la messa in sicurezza e la manutenzione di infrastrutture quali viadotti, ponti e gallerie, nella Legge di Bilancio è previsto l’impegno di 1,5 miliardi di euro.

Quanto alle condizioni del Ponte della Scafa e del viadotto dell’Aeroporto – spiegano ancora Angelilli e Coronas – Silvestroni ha chiarito come “a vista palesano gravi condizioni di deterioramento che non escludono, oltre ogni ragionevole dubbio, il rischio di cedimenti strutturali”.

L’inchiesta del Faro on line

Un allarme lanciato oltre due anni fa da un articolo-inchiesta del Faro on line (leggi qui l’articolo) e che ha poi trovato riscontro in una nota dei Vigili del Fuoco, specificatamente per il viadotto, arrivata in Regione e all’Astral.

“A proposito delle competenze – continuano Angelilli e Coronas – Slilvestroni ha ricordato come recentemente le competenze sulla gestione delle due arterie siano passate da Astral (regionale) ad Anas (statale), ma nessuno dei due enti abbia fatto pubblicamente il punto della situazione, ben sapendo che le due infrastrutture viarie sono utilizzate quotidianamente da migliaia di utenti e residenti, essendo peraltro entrambi le strade “al servizio” dall’aeroporto internazionale Leonardo Da Vinci.

Il monitoraggio delle criticità

Con nota n. 8818 del 16 agosto 2018 (leggi qui il comunicato ufficiale) il Ministero chiedeva a Regioni, Comuni ed Enti interessati di relazionare sullo stato di conservazione e manutenzione delle opere di competenza. Ma di questo screening, non se ne sa nulla.

“Sappiamo dall’assessore al Lavori Pubblici di Fiumicino, con una certa approssimazione – aggiunge Anselmo Tomaino, dirigente provinciale di FdI – che il cantiere del nuovo ponte partirà presumibilmente a fine 2019… e che a breve partiranno gli espropri per la complanare… (leggi qui l’articolo) Mi sembrano le solite dichiarazioni fumose”.

“Continuano a giocare sulla nostra pelle per quanto riguarda la sicurezza – prosegue Tomaino -, e il Comune di Fiumicino invece di spendere soldi per piste ciclopedonali che potevano essere realizzate da una sempre più inutile Autorità portuale, poteva adoperarsi per realizzare la rotatoria al semaforo di Via Trincea delle Frasche e la viabilità alternativa per chi scende dal Ponte della Scafa e usando il sottopasso entrare comodamente ad Isola Sacra su via della Scafa”.

Insomma, tante parole, pochi fatti, pericolo costante. “Per questo – concludono Angelilli e Coronas – Silvestroni ha chiesto a Toninelli se non ritenga opportuno adottare iniziative per garantire urgentemente la sicurezza delle due infrastrutture viarie”.