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Tokyo 2020, prima la Sabatini e poi la Caironi: il record del mondo sui 100 resta in Italia

4 settembre 2021 | 09:37
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Tokyo 2020, prima la Sabatini e poi la Caironi: il record del mondo sui 100 resta in Italia

In finale le due azzurre insieme a Monica Contrafatto. In batteria apre Ambra e poi Martina riprende il primato

Tokyo – Il segnale che l’atletica paralimpica fosse in crescita o già ampiamente affermata in campo internazionale c’era già stato. Martina Caironi, Oxana Corso, Oney Tapia, la capitano Assunta Legnante, Ambra Sabatini e Monica Contrafatto. Solo alcuni dei grandi campioni azzurri che nel mondo vincono e collezionano medaglie con record. Ma quel segnale o allarme per le avversarie delle italiane è stato di nuovo lanciato in pista questa notte. mentre in Italia splendevano le stelle del quasi entrante sabato, ecco l’eccezionalità sportiva che si spiegava alle Paralimpiadi di Tokyo. Come per le Olimpiadi. Quasi un mese fa, Marcell Jacobs e Gianmarco Tamberi vincevano l’oro insieme e nello stesso giorno nei 100 metri e nell’alto, replicando poi il successo per l’Italia quella staffetta lì, quella della 4×100 che poi emozionò mettendosi al collo l’oro a cinque cerchi. Due medaglie o tre oggi potrebbero ancora arrivare dai 100 metri nell’atletica paralimpica. Motivo? Proprio a causa di quel segnale lì lanciato questa notte. Ed è una eccezionale storia di talenti italiani, tutti italiani.

Ambra Sabatini e Martina Caironi in batteria dei 100 dei T63 e ovviamente in finale, di oggi. All’ora di pranzo italiana (ore 14.25 Raisport). La prima, già detentrice del primato iridato con 14:59, lo rinnova il record del mondo in batteria con 14:39, vincendo su Monica Contrafatto (che ha strappato il pass per la finale con 14:72). Mentre si svolgeva ancora la festa e mentre tutte esultavano tra cui anche Martina, ecco la Caironi che raggiunge l’obiettivo sognato e la festa diventa più imponente. Uno degli scopi per questa Paralimpiade. E la medaglia virtuale Martina l’ha conquistata strappando il record mondiale alla Sabatini. Amica, compagna di squadra (anche in Fiamme Gialle) e ‘rivale’ in pista, con affetto. E allora Martina lo ha fatto il record con 14:37.

Sembra di rivivere la genuina rivalità tra Jacobs e Tortu proprio sui 100 metri. Una questione che fa solo un gran bene all’atletica paralimpica azzurra. Ambra e Martina. Lei giovanissima appena arrivata nel circuito internazionale ma già campionessa e lei. La Regina dei 100 metri che si è affermata ancora. Incredibili emozioni allora a Tokyo 2020 questa notte. Sono entrambe in finale. Chi vincerà? Sarà di nuovo quella sfida impossibile per entrambe probabilmente, sarà ancora una favola da scrivere per entrambe evidentemente. Ma è l’Italia che sogna, quella Italia Team della para atletica e del movimento paralimpico che attende di aggiungere allori alle già altisonanti 58 medaglie in bacheca.

(foto@Mantovani/Fispes)

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