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‘Filosofia e Scienza degli Sport Estremi: perché l’Uomo sfida l’Estremo?’: il Convegno dell’Anfi Atleti Fiamme Gialle con il Prof. Zeppilli

23 novembre 2023 | 16:38
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‘Filosofia e Scienza degli Sport Estremi: perché l’Uomo sfida l’Estremo?’: il Convegno dell’Anfi Atleti Fiamme Gialle con il Prof. Zeppilli

L’evento questa mattina nell’Aula Magna della Scuola Finanziaria Economica della Guardia di Finanza

Ostia – Perché qualcosa evidentemente ‘chiama’. Dalla cima elevata di una montagna, dal profondo blu, quasi buio, degli abissi degli oceani, dal freddo gelido dei ghiacciai fino a morirne, quasi. Dall’altezza più irraggiungibile dei cieli, dalla distanza più lunga mai percorsa. L’uomo sfida se stesso, sfida l’estremo che vive intorno a lui, ma che probabilmente già vive dentro al suo cuore. Sono state queste le tematiche, discusse questa mattina al Convegno ‘Filosofia e Scienza degli sport estremi. Perché l’uomo sfida l’estremo?’. Di fronte ad una platea colma di studenti delle scuole superiori (oltre 500) del X Municipio di Ostia, insieme alle autorità militari, ai rappresentanti degli Istituti Scolastici lidensi, alcuni atleti delle Fiamme Gialle (tra cui Edwige Gwend ed Emanuele Bruno del judo gialloverde) e ai membri dell’Anfi Atleti Fiamme Gialle di Castelporziano (che ha organizzato l’evento), il Prof. Zeppilli (già Direttore della Scuola di Specializzazione in Medicina dello Sport e dell’Esercizio fisico «Università Cattolica – Policlinico Gemelli» e Medico federale della Federazione Italiana Giuoco Calcio) ha mostrato il suo studio sull’argomento partito da una figura italiana emblematica come quella di Angelo D’Arrigo. Uomo profondamente attratto dalle sfide e da quell’estremo che ha inseguito per il bene della stessa umanità e della natura. Una delle sue imprese narrate (tra le molte rimaste nella storia) fu quella di insegnare a volare e guidare uno stormo di uccelli migratori, che non riusciva ad alzarsi in vlo dall’Europa in autonomia, fino alla Siberia, per riportare a casa i volatoli. Lo fece mediante un deltaplano (lui alla guida) della stessa colorazione di essi per tranquillizzarli e portarli fino a casa. Un esempio di uomo che resterà nella storia del mondo. E forse, sia per restare nella memoria collettiva, sia per seguire un istinto naturale, sia per sentire. E il ‘Sentire’ è la guida dell’uomo, o della donna, che pratica gli sport estremi, probabilmente. Una tipologia di persona che non si identifica nella maggioranza normale della collettività, ma che appartiene ai ‘Big Eroi’, così evidenziati da un grafico mostrato dal Prof. Zeppilli.

L’evento si è svolto presso l’Aula Magna della Scuola Economica Finanziaria della Guardia di Finanza ed è stato aperto dal Comandante della Caserma della Guardia di Finanza di Ostia Lido, Francesco Mattana. Quest’ultimo ha espresso i suoi saluti e ha ringraziato il Prof. Zeppilli e i presenti, tra cui il Generale Gola, presidente dell’Anfi di Castelporziano che ha organizzato il Convegno. Ha salutato le scuole e i professori e il resto della platea in Aula Magna. Ha argomentato il tema spiegando che esiste una ambivalenza tra sconfitta e successo, tra il limite e la sua consapevolezza e un percorso di crescita, che può portare alla proprie potenzialità.

E’ intervenuto successivamente il Generale Gola, che dopo aver ringraziato, ha parlato di uno speciale anniversario, quello della Guardia di Finanza. Il prossimo anno il Corpo dello Stato farà 150 anni. Ha parlato poi dello sport che è un grande maestro di vita: “E’ uno spazio gigantesco – ha detto Gola –  lo è di valori. Sconfigge la violenza e insegna”. Ha invitato poi tutti i presenti ad alzarsi per omaggiare le donne che ne sono vittime. E l’Anfi si fa vicino a chi ne soffre. Sono stati poi diffusi due filmati. Il primo ha descritto la storia della stessa Guardia di Finanza nel tempo, dalle origini sino ad oggi, il secondo ha descritto quella delle Fiamme Gialle, con i suoi atleti e le medaglie. Da Sofia Goggia con la sua impresa di conquistare l’argento alle Olimpiadi Invernali in discesa libera, con un ginocchio appena ripresosi da un grave infortunio, passando per le vittorie di Ruggero Tita nella vela e già qualificato per Parigi 2024, fino alle medaglie dell’atletica con il bronzo europeo di Filippo Tortu nei 200 metri (salito sul podio per l’Italia dopo tanti anni dalla conquista di Pietro Mennea), dai successi iridati del judo e del karate con i giovani atleti Assunta Scutto e Matteo Fiore. Ambiti di record e di sfide eccezionali.

Foto Anfi Atleti Fiamme Gialle Castelporziano

L’uomo, che sceglie di essere atleta e sfida se stesso nello sport. Lo fa puntando prima alla medaglia d’oro e poi si spinge un po’ più in là con il primato da conquistare nella sua disciplina. Quest’ultimo la misura dell’estremo nello sport. Il Prof. Zeppilli allora è partito dalla figura di D’Arrigo, per cui è stata intitolata la camera ipobarica al Reparto Sperimentale di Volo dell’Aeronautica Militare di Pratica di Mare. Invitato per quell’evento a Pratica di Mare, da Francesco Torchia, medico sperimentatore di volo e trainer in camera ipobarica di piloti militari, Zeppilli si è avvicinato a questa tematica e ha dato il nome al Convegno, come da lui raccontato questa mattina. L’uomo che cerca di alzarsi sempre più in volo fino a sfiorare cime irraggiungibili, facendo i conti con la sua limitata natura. Il cuore che pulsa, il sangue che scorre e che può diminuire il proprio ossigeno, in base alle altezze elevate raggiunte. Un limite che si scontra con i sogni di estremo dell’uomo e che trova nella scienza e nella strumentazione creata da lui stesso, un mezzo per provare emozioni, sensazioni. Per ‘Sentire’. Per scrivere la storia e restare nella memoria della collettività. Fino a sfiorare il concetto di ‘immortalità’. Forse fisiologica, forse fisica, forse filosofica e teologica: “E’ un tema che merita di essere conosciuto – ha introdotto Zeppilli, mentre si apprestava a mostrare il suo studio – l’uomo agisce in ambiti ostili e a rischio”. La domanda: Perché fa tutto questo? E’ stato il filo conduttore del Convegno. Lo studio del Prof. Zeppilli si è stagliato man mano nel racconto di teorie, di figure storiche umane e sportive che hanno raggiunto record personali incredibili sfidando le regole della natura stessa (tra cui alcuni italiani come Davide Carrera e Alessia Zecchini nell’apnea, Reinhold Messner nell’alpinismo). Alcuni, dei pochi storici, tra i tanti che si sono confrontati con la natura e hanno raggiunto record incredibili. Come i famosissimi fondisti e maratoneti keniani ed etiopi. Bucano quasi il primato di scendere sotto le due ore in maratona. Il sogno di tutti gli altri atleti di farlo con le proprie forze (resistenza, muscolazione, velocità e potenzialità, come spiegato da Zeppilli su domanda di uno studente).

Foto Anfi Atleti Fiamme Gialle Castelporziano

I punti che hanno fatto da cardine alla discussione sono stati: l’uomo come cercatore di sensazioni ed emozioni, il senso del brivido e dell’avventura, il fare una esperienza di quel qualcosa che chiama e che spinge oltre i propri limiti; la ricerca appunto del limite e l’andare oltre; la conoscenza poi. Forse, a studi in corso e che forse sempre l’uomo spingeranno a studiare ancora, il concetto principale della ricerca. Perché l’uomo sfida l’estremo? Per conoscersi evidentemente e per conoscere il creato intorno a sé. Risposte forse a metà che troveranno altre domande e che spingeranno a creare nuovi studi in futuro. Un valore che accompagna l’uomo, indispensabile per andare oltre, è il coraggio. Che risponde al desiderio di ricerca. Perché l’uomo ricerca? Che cosa ricerca nell’estremo? Un dialogo tra il Prof. Zeppilli e gli studenti presenti, insieme a chi era seduto in Aula Magna.

In chiusura di Convegno è intervenuto Mario Falconi, presidente del X Municipio. Quest’ultimo, dopo i consueti saluti, ha detto: “Lo studio del Prof. Zeppilli emoziona e sa far emozionare. Agli studenti dico di non arrendersi e accrescere sempre la loro curiosità”.

Foto Anfi Atleti Fiamme Gialle Castelporziano

Un Convegno allora destinato a delinearne altri, evidentemente. Perché l’uomo sempre ricerca. Perché l’uomo sempre sfida se stesso in ricerca della sua natura. Spingendosi oltre il limite della natura. Del creato e di se stesso.

Foto ANFI Atleti Fiamme Gialle Castelporziano

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