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Karate, Clio Ferracuti ‘la Consapevole’: “Voglio diventare la più forte in assoluto”

9 febbraio 2024 | 11:33
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Karate, Clio Ferracuti ‘la Consapevole’: “Voglio diventare la più forte in assoluto”

L’atleta delle Fiamme Oro e della Nazionale: “Il karate è una bella parentesi, ma non è tutto. Voglio intraprendere anche gli studi”

Roma – Convinta dei propri mezzi sul tatami e nella vita e consapevole di se stessa. Clio Ferracuti è una delle stelle della Nazionale Italiana di Karate, che punta a grandi traguardi. L’atleta delle Fiamme Oro, colonna del Team della Polizia di Stato del kumite, e conquistatrice in carriera di 20 medaglie a livello internazionale, punta in alto: “Voglio diventare la più forte in assoluto”. Lo dichiara nella sua intervista a Il Faro online al PalaPellicone di Ostia, il giorno dopo la conquista della medaglia d’oro italiana nei +68kg (leggi qui).

Sfumato il sogno delle Olimpiadi, l’Azzurra non ha mollato e non molla neanche oggi. Ci sono grandi sogni da realizzare e ci mette tutto il cuore. Lo fa, credendo nella Donna che è e nella Campionessa che si prende per mano e a cui lei stessa ‘punta il dito contro’ per mettersi alla prova. L’atleta romana prosegue il cammino nello sport e nella vita, sentendosi. Ascoltando dentro una voce che spinge sempre più in là nello sport e nel kumite, che descrive la sua anima da combattente, e godendosi nella vita i bei momenti con le amiche e gli splendidi paesaggi che la natura le pone intorno. Ma poi il vero spettacolo, evidentemente, è lei sul tatami. Splendente di carica interiore e dedita allo sport che pratica, grazie al papà Maestro, da quando aveva 4 anni, Clio sogna speciali traguardi. Uno degli obiettivi che si pone è la qualificazione al Mondiale di Pamplona. Secondo i nuovi regolamenti della World Karate Federation, come Davide Benetello ha descritto a Il Faro online, scattano i pass ai prossimi Europei e la Ferracuti, delle Fiamme Oro e della Nazionale, desidera volare in Spagna e con tutta la squadra femminile tricolore, quasi nella totalità formata dalle guerriere delle Fiamme Oro, insieme alla campionessa appena entrata in Team, Pamela Bodei dei Carabinieri: “Abbiamo un’ottima coesione”. All’ultima rassegna iridata le Azzurre sono uscite al primo turno, ma hanno in bacheca l’argento di Novi Sad e il bronzo degli Europei di Guadalajara, insieme a quello dei Mondiali di Dubai. Lei stessa ha messo al collo due medaglie del terzo posto al collo (nel 2021 e nel 2023) con l’argento vinto a Cracovia, in occasione dei Giochi Europei. Tre dei numerosi allori ottenuti in carriera. Prima degli Assoluti, Clio ha partecipato alla spedizione italiana di Parigi in Premier League e ha conquistato il bronzo (leggi qui). Puntuale. Puntuale nel prendersi per mano e puntuale nel sentire i suoi sogni. E i desideri si avverano, anche quando riceve riconoscimenti importanti. Lo ha raccontato direttamente lei, sulla sua pagina Instagram. Clio ha ricevuto un Premio dal presidente dell’VIII Municipio di Roma, Amedeo Ciaccheri: “Sono immensamente grata. Ad Maiora”. Ha scritto l’Azzurra sulla sua pagina Instagram.

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Ha ancora tantissimi obiettivi da raggiungere. Ai prossimi Europei di maggio due qualifiche la stuzzicano: il Mondiale Individuale e quello a Squadre. Ma gli obiettivi che desidera  conquistare non fanno parte, solo dello sport. Cogliere la sua indipendenza personale come Donna è fondamentale. Lo racconta a Il Faro online. E i sogni viaggiano insieme, tra sport e vita. Convinta nelle proprie possibilità, puntando sempre più in alto.

Cara Clio, è arrivata una splendida medaglia d’oro dagli Assoluti. Come hai vissuto la competizione di Ostia?

“Non è stata la prima volta che ho vinto. Non sono tantissimi i miei ori, ne ho persi parecchi. Gli Assoluti sono sempre una gara importante, riconfermarsi è sempre difficile, è una gara di testa e di consapevolezza, e l’ultima l’ho gestita senza fare troppo. Con la consapevolezza che quando volevo fare un punto, lo mettevo a segno e senza strafare. Non dovevo dimostrare niente a nessuno, ma solo a me stessa. Nonostante avessi fatto una gara nel week end prima, con la stanchezza ancora addosso sono stata in grado di fare bene la gara dei Campionati Italiani, importante per me”.

Come ci si prepara per una gara importante?

“Mi preparo con la mia Mental Coach, figura fondamentale per gli atleti di alto livello. Facciamo degli esercizi di respirazione, concentrazione e focalizzazione sul momento presente, su me stessa, non sull’esterno. Molto spesso, l’errore che un atleta generico fa è quello di concentrarsi sulle aspettative. E’ molto più difficile invece fare un lavoro introspettivo e dimostrare a se stessi, quello che si vale”.

..è un piccolo scatto di crescita per te, evidentemente.. affronti le tue paure..

“Certo. Il mio primo avversario sono io. Ogni volta che scendo dal tatami e non mi sono piaciuta, sono la prima a puntarmi il dito contro. Gli Assoluti sono stati una gara in cui mi sono data una pacca e sgridare la persona in me, che mi ha puntato il dito contro. Questo mi fa veramente piacere”.

.. è un’aspettativa difficile nei tuoi confronti..

“Sono una perfezionista di natura. Una persona che ama il risultato, la forma e mi piace fare le cose per bene. Quando incontro un intoppo.. subito sono la prima a sgridarmi”.

Ti prendi per mano prima di una gara Clio? In quali situazioni accade?

“Certo. Prima della gara, immagino la situazione in cui prendere tutte le mie paure e le insicurezze, ma anche le parti belle di me come il coraggio, la forza, facendo tutta un’unica squadra. Anche grazie alla paura che io sono dove sono arrivata oggi nel karate, anche grazie al coraggio e alla consapevolezza che acquisisci con il tempo. La cosa più importante è che prendo ‘la persona critica dentro di me’ e dico: lo vedi dove siamo arrivati? Aiutami ad andare sempre  più avanti”.

Ti accorgi dei successi che hai avuto e acquisisci fiducia..

“..ancora non sono sazia, ancora c’è il dito puntato. Vorrei fare qualcosina di più”.

..per esempio?

“Non si dice, altrimenti non si avvera. Però vorrei andare sempre più in alto. Quello sì”.

Hai vinto tante medaglie internazionali. Tra cui il bronzo mondiale con la squadra femminile. Una grande emozione. E poi ci saranno ancora a Pamplona, a fine anno..

“Sì è accaduto a Dubai. Ma nella scorsa rassegna non abbiamo fatto medaglia. Siamo uscite al primo turno. Però mi sono classificata al terzo posto individuale, il giorno dopo. Non siamo ancora qualificate per il prossimo Mondiale di novembre. Ce la giochiamo agli Europei e io mi devo qualificare anche per il Mondiale Individuale. Quindi ho degli obiettivi molto impegnativi. Un passo per volta e con cautela (sorride) senza affrettare le cose, tutto a tempo debito”.

Le bellissime gare a squadre di kumite. Lottate insieme e insieme vi aiutate per raggiungere il risultato. Come vivete tutto questo?

“Ora con noi c’è anche Pamela Bodei dei Carabinieri, che è appena entrata in squadra e con lei ci siamo integrate perfettamente, ma siamo tutte ‘Made in Fiamme Oro’. Tutti i giorni ci alleniamo insieme, fatichiamo insieme. Il lavoro di squadra ti unisce, condividi le stesse sensazioni ed emozioni. Quando poi partecipi alla gara ufficiale, è tutto qualcosa in più. Abbiamo tutte un’ottima coesione”.

Tanti anni nel karate..

“Lo pratico da quando avevo 4 anni. Grazie a mio padre, il mio primo Maestro. Mi ha preso pian piano ‘questa malattia’ (ride)”.

..e come mai è nata la ‘guerriera Clio del kumite’?

“..perchè ho provato il kata e non riuscivo a farlo.. (ride) sono una persona iperattiva e ho adorato subito il combattimento.. ‘io voglio combattere!’ mi sono detta”.

Nella vita come sei? Cosa ti porti nel karate? Sei sempre stata molto determinata in gara..

“Credo che il karate è una bella parentesi, ma non è tutto nella vita. Il coraggio e la determinazione me li porto anche nel quotidiano. Terminato l’allenamento oppure la gara, è bene staccare. E’ importante perché è il mio lavoro e lo assaporo al 100%, ma terminati gli impegni, tendo a volermi dedicare ad altro”.

..ad esempio Clio? Come vivi il tempo libero?

“Sto pensando di iniziare gli studi… che ancora non voglio svelare per scaramanzia (lo farò, quando sarà ufficializzato). Penso al mio benessere personale. Secondo me il primo allenamento è lo svago. Quando sei libera di testa si hanno risultati maggiori, questo è poco ma sicuro. Mi piace visitare i luoghi e spegnere le connessioni. Un tramonto o una cena con un’amica, esperienze che ti restano dentro”.

Il tuo sogno? Da atleta e da ragazza?

“Erano le Olimpiadi. Siccome non si può, vorrei diventare la più forte in assoluto. Campionessa di tutto. Come ragazza, vorrei affermarmi e diventare una donna indipendente.. poi pensiamo al resto”.

Foto Fijlkam

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