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Atletica, Angelo Ulisse: “Verso la stagione indoor con voglia di correre e divertirmi”

5 settembre 2023 | 11:18
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Atletica, Angelo Ulisse: “Verso la stagione indoor con voglia di correre e divertirmi”

L’Azzurro campione europeo della 4×100 a Latina, in recupero dell’infortunio avuto a Molfetta

Latina – Una stagione estiva di luci e ombre con tanta voglia di spazzare via le nuvole e far tornare il sole. Ci sta lavorando il campione europeo della 4×100 Under 23 Angelo Ulisse. Eh già. L’Italia ormai è abituata ai successi delle squadre azzurre nel mondo. L’unione del gruppo, la condivisione delle emozioni e l’essere veloci, amici anche in pista. Questa è probabilmente la bellezza dell’atletica e quella bellezza che spinge l’atleta delle Fiamme Gialle di Latina a risalire la cima per tornare a gareggiare.

A Espoo a luglio arriva un successo storico per l’Italia e per lui. Gli Azzurri in squadra, con lui dentro, vincono il titolo continentale della 4×100 agli Europei. E l’Italia applaude, trionfa e si emoziona. Questo ricorda con più emozione UIisse, come racconta nella sua intervista a Il Faro online, che viaggiando nel mondo dell’atletica, sogna grandi traguardi. E quel traguardo intanto ce l’ha dentro e lo spinge a conquistare successi sempre più importanti. Far parte di quella squadra è stato importante per il gialloverde velocista e recordman nelle gare giovanili nei 100 metri e nei 60 metri. E’ stato formativo e storico. E arriva un’immagine tra le sue parole mentre ne parla. Le lacrime di Coach Licciardello (allenatore delle Fiamme Gialle e della Nazionale Under 23) e di Matteo Galderisi, (fisioterapista alle Fiamme Gialle) ai piedi del podio, durante la premiazione, sono state gocce in un mare immenso di felicità. E le sue? Anche le sue. E la sua grande gioia. Poi è arrivato un po’ di buio. L’infortunio agli

(foto di Angelo Ulisse)

Assoluti di Molfetta è stato quasi una doccia fredda e un ostacolo inaspettato lungo il cammino sportivo. Ma si può arrendere un velocista con l’oro europeo al collo in bacheca? Certo che no, probabilmente. E allora Angelo risale e recupera. Sta recuperando, con la voglia di tornare alle gare dei ‘grandi’ per diventare grande come loro. E ringrazia, e ci tiene a farlo, Antonio Virgini, della Palestra di Sezze V-sport, insieme a suo fratello Mirko e al preparatore atletico Giacomo Campana. Insieme a loro Ulisse sta guarendo da quel fastidioso indurimento all’adduttore destro. E mentre recupera interviene con piacere agli eventi dell’Avis. Angelo è Testimonial e due giorni fa è intervenuto a una serata organizzata dall’Organizzazione dei Donatori di Sangue di Sezze.

Ha tifato da casa, come hanno fatto tutti gli italiani, per la straordinaria staffetta della 4×100 dei Senior. Roberto Rigali, Marcell Jacobs, Lorenzo Patta e Filippo Tortu (questi ultimi due compagni di squadra di Angelo, alle Fiamme Gialle) hanno conquistato l’argento della storia ai Mondiali di Atletica(leggi qui). E la soddisfazione di far parte di quell’azzurro ha dato tanto carico all’atleta di Latina. Fa i complimenti in questo caso, al Prof. Di Mulo per gli ottimi metodi adottati in staffetta e anche a Giorgio Frinolli, che lui stesso ha avuto modo di vedere all’opera agli Europei Under 23. Un successo di tutta l’atletica e anche di Angelo, nei sogni di Angelo. Che ora vuole ritornare in pista per riprendersi quel posto speciale. E diventare grande. Tra i grandi.

“Non vedo l’ora di tornare sui blocchi”. Dice Ulisse nella sua intervista. Prossimo obiettivo: la stagione indoor nei 60 metri.

Caro Angelo sta terminando una estate importante per te, sul piano agonistico. Hai aggiunto una splendida medaglia d’oro in bacheca. Vuoi raccontare la tua avventura agli Europei di Atletica Under 23?

“E’ stata un’estate, fino a luglio, piena di impegni, una stagione lunghissima e veramente intensa. Non ho mai fatto così tante trasferte, posso dire che questa è la mia prima vera stagione outdoor da professionista. Ho avuto l’opportunità di gareggiare in tante piste importanti e in tanti di Meeting di alto livello. È stata una stagione di transizione, sono cresciuto molto sotto tanti punti di vista. Il culmine ovviamente è stato l’oro agli Europei Under 23, un’esperienza fantastica. Il gruppo azzurro era davvero unito, ho rivisto vecchi amici e ho conosciuto anche persone speciali; dal primo all’ultimo. Sapevamo di avere una staffetta molto molto competitiva, il livello quest’anno era davvero alto e non potevamo permetterci di sbagliare. L’abbiamo sognata  e l’abbiamo ottenuta. Che emozione!!! Correre in quello stadio pieno di persone e sentire il calore degli altri ragazzi a farci il tifo è stato fondamentale. L’emozione più grande è stata quella di cantare l’inno sul podio, ricordo Claudio Licciardello e Matteo Galderisi (il nostro fisioterapista) in lacrime mentre filmavano tutto”.

Agli Assoluti di Molfetta hai avuto un altro stop. Come si affronta questa difficoltà per un velocista?

“Mi è dispiaciuto davvero tanto non essere sceso in pista, si entrava in finale con poco meno di 10.70, un tempo davvero tranquillo per me. Purtroppo come ho già spiegato, durante il riscaldamento ho avvertito una fitta all’adduttore destro e non riuscivo a correre. È stato difficile dover rinunciare. Gli Assoluti sono sempre una gara importante e di livello altissimo dove potevo dire sicuramente la mia. Inoltre avevo lo stimolo di tornare dietro i blocchi da campione europeo. Ma sarà per la prossima !!!”.

Stai affrontando ora il recupero. Come sta andando?

“Sì, ho ripreso con largo anticipo la preparazione invernale e la sto iniziando nel mio paese natale, Sezze.

Sono ospite della V-sport di Antonio Virgini, che insieme a suo fratello Mirko e al Preparatore Giacomo Campana mi stanno mettendo nelle migliori condizioni di lavorare. Non è facile trovare una sala pesi ampia e delle attrezzature professionali, ma devo dire che sono rimasto sorpreso dalla loro struttura, non manca nulla per svolgere un’attività di alto livello. Li ringrazio di cuore per questa possibilità”.

Hai seguito i Mondiali di Atletica della Nazionale Senior. Puoi descrivere le tue emozioni per l’argento della 4×100?

“Ho seguito abbastanza i Mondiali Senior perché tanti amici hanno preso parte alla rassegna iridata, la nostra 4×100 è un fiore all’occhiello della velocità mondiale. Il metodo del Prof. Di Mulo funziona, è studiato nei minimi dettagli. Ho avuto modo di conoscerlo e fare un raduno a gennaio con lui, è una persona di un carisma eccezionale. Insieme a lui c’è Giorgio Frinolli, un’altra grandissima persona che non può mancare se si parla di 4×100. È stato l’artefice del nostro oro a Espoo. I ragazzi sono stati fantastici, arrivare secondi a un Campionato Mondiale è tanta roba, ma d’altronde se siamo i campioni Olimpici un motivo ci sarà…”.

Quali sono i prossimi obiettivi della stagione che sta arrivando?

“La prossima stagione sarà importante per me, ci sono tantissimi appuntamenti e sto lavorando per farmi trovare pronto e più forte di prima. Sono carico e sicuro che il lavoro che stiamo facendo darà i suoi frutti.

Ho voglia di correre forte e di divertirmi. Dietro di me ho uno staff eccellente che da quest’anno vede l’inserimento di Kevin Ojiaku, ex saltatore azzurro da 8.20. Non vedo l’ora di tornare di nuovo dietro i blocchi nella prossima stagione indoor, i 60 sono la mia gara preferita”.

(foto@Marchitto – Fiamme Gialle)

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